Omicidio Amanda Knox

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Fatascalza
00sabato 18 ottobre 2008 19:06
Condanna all'ergastolo per Rudy Guede, rinvio a giudizio per Raffaele Sollecito e Amanda Knox: e' la richiesta formulata al gup di Perugia dai pm Giuliano Mignini e Manuela Comodi al termine della loro requisitoria per l'inchiesta sull'omicidio di Meredith Kercher, l'inglese uccisa in una notte di brutale ferocia, il primo novembre 2007 a Perugia.

L'omicidio e' maturato nel corso di un gioco erotico violento, dicono i pubblici ministeri. In base alla ricostruzione accusatoria i tre imputati arrivarono insieme nella casa del delitto e tutti parteciparono all'uccisione della giovane inglese. Meredith Kercher è stata accoltellata alla gola da Amanda Knox mentre Rudy Guede la strozzava e Raffaele Sollecito la teneva. Questa la ricostruzione dell'omicidio della studentessa inglese secondo i pm Giuliano Mignini e Manuela Commodi. Un quadro descritto nella requisitoria.

L'ivoriano Guede viene processato con il rito abbreviato. Gli altri due imputati, Raffaele Sollecito ed Amanda Knox hanno invece scelto il rito ordinario. I tre, tutti presenti in udienza, hanno sempre sostenuto la loro estraneità all'omicidio compiuto a Perugia nella notte tra il 2 e il 3 novembre dello scorso anno.

Guede, Knox e Sollecito hanno assistito alle richieste dei Pm Giuliano Mignini e Manuela Comodi apparentemente impassibili. Uscendo dall'aula i loro difensori si sono comunque detti tutti sicuri di poter confutare le accuse. Gli imputati si sono infatti sempre proclamati estranei al delitto. L'udienza è stata rinviata a lunedì prossimo per l'intervento delle parti civili e quindi sarà la volta delle difese con le loro arringhe.

AMANDA IN LACRIME DAVANTI AL GUP L'udienza preliminare relativa all'omicidio di Meredith Kercher davanti al Gup Paolo Micheli si e' aperta con alcune dichiarazioni spontanee di Amanda Knox. La giovane di Seattle ha parlato in inglese per una decina di minuti assistita da un interprete. Ha comunque salutato il giudice in italiano rivolgendosi con un ''buon giorno''.


''Meredith era mia amica e non avevo alcun motivo per ucciderla'' ha ribadito. Una dichiarazione spontanea, quella della studentessa di Seattle, caratterizzata da alcuni momenti di commozione e lacrime. Mentre parlava Amanda e' stata vista gesticolare piu' volte con le mani. Maglione fucsia su camicia bianca, la Knox ha ripetuto al giudice di essere estranea al delitto. Ha sostenuto di avere ricevuto pressioni dalla polizia la notte in cui venne fermata. Secondo la giovane americana le venne anche detto che avrebbe preso trent'anni di carcere se non avesse confessato.

Ha sempre mantenuto un atteggiamento molto composto, anche quando le sue parole sono state segnate dalla commozione. Subito dopo di lei ha preso la parola Raffale Sollecito il quale si e' limitato a spiegare ''di avere conosciuto Amanda il 25 ottobre a un concerto di musica classica''. Tra i due giovani, fidanzati fino al momento dell'arresto ci sono stati anche oggi diversi sguardi ma nessuna parola.

ansa.it
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