Qualcosa si muove... potere della coscienza

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=marco68=
00martedì 3 aprile 2007 11:43
Qualcosa si muove...

Dopo Massimo Colombo, dirigente di rifondazione comunista ad Albenga, che si è dimesso dal partito per protesta contro i Dico è la volta di Davide Proietto, segretario provinciale dei comunisti italiani di Lecco che, dopo 40 anni di militanza, ha deciso di dimettersi dal partito per protesta contro i Dico.

Pesanti le sue parole nella lettera di dimissioni:

"La famiglia è troppo importante, per la società, per essere trattata a questo modo. Adesso si parla genericamente di coppie conviventi, ma questo temo sia soltanto il primo passo. Il prossimo sarà il matrimonio omosessuale e, temo, la possibilità di adottare bambini per queste coppie. Se questi sono diventati i temi cari alla sinistra, preferisco andarmene".
rossella.37
00martedì 3 aprile 2007 11:52
Potere della coscienza o della morale??? [SM=g27816]
homer.js
00martedì 3 aprile 2007 11:58
..secondo me semplice egoismo e visuale limitata delle cose..
..dopodiche'..sappiamo quel partito come ragiona...
...o con me o fuori dai co######........
m@ite
00martedì 3 aprile 2007 11:58
quello che ancora non si è capito è che nessuno ha parlato di adozioni, si sta semplicemento chiedendo il riconoscimento civile di coppie che lo sono a tutti gli effetti. Se due persone vivono assieme, si amano e condividono la propria esitenza è giusto che abbiano il diritto di essere riconosciuti dalle lagge e tutelati.
Purtroppo in italia è dura la strada verso la tolleranza, si preferisce giudicare e additare i "colpevoli", molti se potessero brucerebbero ancora gli omosessuali come nel medioevo...
l'ultima uscita di qualche giorno fa in cui si è messa l'omosessualità al pari della pedofilia insomma mi ha lasciata perplessa...siamo ancora a questo punto? povera italia, dovrebbero toglierti dall'unione europea e unirti ai paesi integralisti islamici...
=marco68=
00martedì 3 aprile 2007 12:07
Re:

Scritto da: m@ite 03/04/2007 11.58
quello che ancora non si è capito è che nessuno ha parlato di adozioni, si sta semplicemento chiedendo il riconoscimento civile di coppie che lo sono a tutti gli effetti. Se due persone vivono assieme, si amano e condividono la propria esitenza è giusto che abbiano il diritto di essere riconosciuti dalle lagge e tutelati.
Purtroppo in italia è dura la strada verso la tolleranza, si preferisce giudicare e additare i "colpevoli", molti se potessero brucerebbero ancora gli omosessuali come nel medioevo...
l'ultima uscita di qualche giorno fa in cui si è messa l'omosessualità al pari della pedofilia insomma mi ha lasciata perplessa...siamo ancora a questo punto? povera italia, dovrebbero toglierti dall'unione europea e unirti ai paesi integralisti islamici...



Nessuno ha messo sullo stesso piano nulla... non ti fidare delle sintesi giornalistiche... leggi l'intervento per come è stato realmente.

Bagnasco pose un problema serio, reale e concreto!

E cioè: se l'unico criterio di discernimento è, come tutti dicono che sia, l'affettività consensuale... allora come potremo dire di no alla richiesta di riconoscimento pubblico con diritti annessi a reòazioni poligamiche consensuali? a relazioni incestuore consensuali? a relazioni pedofile consensuali? quest'ultima sembra una provocazione ma in realtà in Olanda è nato un partito politico che si prefigge proprio di ottenere tali riconoscimenti...

Allora... siamo certi di voler continuare su questa strada? sicuri che l'affettività consensuale debba essere l'unico criterio?

A me sembrano problemi molto seri, molto reali e molto concreti!
homer.js
00martedì 3 aprile 2007 12:07
Re:

Scritto da: m@ite 03/04/2007 11.58
.....brucerebbero ancora gli omosessuali come nel medioevo......



..guarda che quelle erano streghe....(forse..lesbiche??.. [SM=g27819] ..)..

..scherzi a parte..io gradirei che qualcuno mi spiegasse perche' i dico sarebbero una minaccia per la famiglia..?

..mi spiego..se io sono omosessuale..lo sono indipendentemente da tutto...e non dalle leggi che ci sono... magari se una legge mi agevola nn mi fa schifo..
..oppure io che sono etero e regolarmente sposato con famiglia e 2 gatti.... se approvano la legge... nn e' che mollo tutto e vado a convivere col mio amico vercingetorige...

..e allora?..tutta sta paura..?...

qualcuno mi spiega..??
m@ite
00martedì 3 aprile 2007 12:15
Re: Re:

Scritto da: homer.js 03/04/2007 12.07


..guarda che quelle erano streghe....(forse..lesbiche??.. [SM=g27819] ..)..

..scherzi a parte..io gradirei che qualcuno mi spiegasse perche' i dico sarebbero una minaccia per la famiglia..?

..mi spiego..se io sono omosessuale..lo sono indipendentemente da tutto...e non dalle leggi che ci sono... magari se una legge mi agevola nn mi fa schifo..
..oppure io che sono etero e regolarmente sposato con famiglia e 2 gatti.... se approvano la legge... nn e' che mollo tutto e vado a convivere col mio amico vercingetorige...

..e allora?..tutta sta paura..?...

qualcuno mi spiega..??



bruciavano anche gli omosessuali, uomini e per togliere l'odore di carne umana bruciata buttavano nel rogo del finocchio...da cui l'uso della parola finocchio per designare le persone gay...
a parte questa puntualizzazione sono perfettamente daccordo col tuo pensiero [SM=x714079]
m@ite
00martedì 3 aprile 2007 12:19
Re: Re:

Scritto da: =marco68= 03/04/2007 12.07


Nessuno ha messo sullo stesso piano nulla... non ti fidare delle sintesi giornalistiche... leggi l'intervento per come è stato realmente.

Bagnasco pose un problema serio, reale e concreto!

E cioè: se l'unico criterio di discernimento è, come tutti dicono che sia, l'affettività consensuale... allora come potremo dire di no alla richiesta di riconoscimento pubblico con diritti annessi a reòazioni poligamiche consensuali? a relazioni incestuore consensuali? a relazioni pedofile consensuali? quest'ultima sembra una provocazione ma in realtà in Olanda è nato un partito politico che si prefigge proprio di ottenere tali riconoscimenti...

Allora... siamo certi di voler continuare su questa strada? sicuri che l'affettività consensuale debba essere l'unico criterio?

A me sembrano problemi molto seri, molto reali e molto concreti!


vedi che sottilmente si pongono più o meno sullo stesso livello le relazioni affettive omosessuali con quelle pedofile!!! quest'ultime sono una malattia, una perversione e un reato! essere gay nooooo!!! si ama a prescindere! e si continuerà ad amare a prescindere dai dico, dai pacs e da qualunque altra invenzione postmoderna...
cmq l'italia è un paese laico e non capisco perchè dobbiamo sempre stare a sentire il parere di monsignori , preti e frati. cosa c'entrano con la politica? allora gradirei sentire anche l'opinione dei rabbini e dei capi islamici...e perchè no dei testimoni di geova...
homer.js
00martedì 3 aprile 2007 12:24
Re: Re: Re:

Scritto da: m@ite 03/04/2007 12.15
bruciavano anche gli omosessuali, uomini e per togliere l'odore di carne umana bruciata buttavano nel rogo del finocchio...da cui l'uso della parola finocchio per designare le persone gay...



OT
..nn lo sapevo...chiedo venia...
fine OT
=marco68=
00martedì 3 aprile 2007 12:28
Re: Re: Re:

Scritto da: m@ite 03/04/2007 12.19

vedi che sottilmente si pongono più o meno sullo stesso livello le relazioni affettive omosessuali con quelle pedofile!!! quest'ultime sono una malattia, una perversione e un reato! essere gay nooooo!!! si ama a prescindere! e si continuerà ad amare a prescindere dai dico, dai pacs e da qualunque altra invenzione postmoderna...
cmq l'italia è un paese laico e non capisco perchè dobbiamo sempre stare a sentire il parere di monsignori , preti e frati. cosa c'entrano con la politica? allora gradirei sentire anche l'opinione dei rabbini e dei capi islamici...e perchè no dei testimoni di geova...



è evidente... in uno stato laico che voglia davvero definirsi tale qualsiasi istanza presente in società deve avere parte al dibattito pubblico!

Tutti debbono essere liberi di dire la propria opinione, proporre le proprie prospettive e soluzioni... poi a decidere saranno gli eletti dal popolo!

A nessuno deve essere negata la propria affettività... e difatti nessuno chiede di proibire nulla... ma diverso è il riconoscimento pubblico... decidere se la famiglia fondata sul matrimonio è la cellula fondamentale su cui la società basa il proprio futuro, oppure se deve essere relativizzata... questa è una scelta che coinvolge tutti quanti... e quindi che richiede la partecipazione di tutti quanti, nessuno escluso, dal dibattito pubblico.
=marco68=
00martedì 3 aprile 2007 12:29
Re: Re: Re:

Scritto da: m@ite 03/04/2007 12.15


bruciavano anche gli omosessuali, uomini e per togliere l'odore di carne umana bruciata buttavano nel rogo del finocchio...da cui l'uso della parola finocchio per designare le persone gay...
a parte questa puntualizzazione sono perfettamente daccordo col tuo pensiero [SM=x714079]



leggenda nera! non risultano sentenze di condanna al rogo per omosessuali. Nessuno storico ne ha mai trovate!

E anche la storia del "finocchio" compare soltanto in romanzetti di terz'ordine... non risulta in alcun documento o testimonianza storica.
m@ite
00martedì 3 aprile 2007 12:34
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: =marco68= 03/04/2007 12.29


leggenda nera! non risultano sentenze di condanna al rogo per omosessuali. Nessuno storico ne ha mai trovate!

E anche la storia del "finocchio" compare soltanto in romanzetti di terz'ordine... non risulta in alcun documento o testimonianza storica.



Nessuna leggenda nera, semmai storia nera, storia occultata;la chiesa non si assumerà mai le proprie responsabilità...passate e presenti. Ma soprattutto non è aperta al dialogo: impone il suo pensiero!
=marco68=
00martedì 3 aprile 2007 12:35
Re: Re: Re:

Scritto da: m@ite 03/04/2007 12.19

vedi che sottilmente si pongono più o meno sullo stesso livello le relazioni affettive omosessuali con quelle pedofile!!!



Assolutamente no!!!

Si trae soltanto una conseguenza logica! se l'unico criterio non ha alcun argine etico ma è solo basato sull'affettività consensuale dopo le convivenze generiche (omo o etero) si passerà inevitabilmente a tutte le altre...

Così come risulta logico pensare che una volta riconosciute pubblicamente le convivenze omosessuali non vi potranno esservi "barriere" alla loro richiesta di genitorialità e adozioni...

Qui non c'è nulla da mettere sullo stesso piano... c'è solo un ragionamento logico...
m@ite
00martedì 3 aprile 2007 12:37
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: =marco68= 03/04/2007 12.35


... c'è solo un ragionamento logico...



c'è da chiedersi: la logica di chi?
=marco68=
00martedì 3 aprile 2007 12:37
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: m@ite 03/04/2007 12.34


Nessuna leggenda nera, semmai storia nera, storia occultata;la chiesa non si assumerà mai le proprie responsabilità...passate e presenti. Ma soprattutto non è aperta al dialogo: impone il suo pensiero!



Allora trovami una fonte storica seria e documentata che asserisca tale situazione.
Perchè io ci ho studiato anni... su storici non cattolici quali Firpo, Moulin e Le Goff... e tutti sono concordi nello smontare queste leggende nere... e del resto l'inquisizione poteva occuparsi soltanto di eresia religiosa... una sorta di "reato di opinione", lo chiameremmo oggi. non di altro!
homer.js
00martedì 3 aprile 2007 12:52
Re: Re:

Scritto da: homer.js 03/04/2007 12.07


......io gradirei che qualcuno mi spiegasse perche' i dico sarebbero una minaccia per la famiglia..?

..mi spiego..se io sono omosessuale..lo sono indipendentemente da tutto...e non dalle leggi che ci sono... magari se una legge mi agevola nn mi fa schifo..
..oppure io che sono etero e regolarmente sposato con famiglia e 2 gatti.... se approvano la legge... nn e' che mollo tutto e vado a convivere col mio amico vercingetorige...

..e allora?..tutta sta paura..?...

qualcuno mi spiega..??



...nessuno mi spiega...???... [SM=g27819]
=marco68=
00martedì 3 aprile 2007 12:54
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: m@ite 03/04/2007 12.37


c'è da chiedersi: la logica di chi?



Allora dimmi: se l'unico criterio è l'affettività consensuale... su quali basi potrai dire di no a chi vuole vedersi riconosciuti diritti e relazioni poligamiche consensuali? o relazioni incestuose consensuali?
=marco68=
00martedì 3 aprile 2007 12:57
Re: Re: Re:

Scritto da: homer.js 03/04/2007 12.52


...nessuno mi spiega...???... [SM=g27819]



spiegato talmente tante volte...

La società non deve proibire nulla tra le relazioni affettive che le persone instaurano tra di loro... ma quando si passa al riconoscimento pubblico è indispensabile che la società ponga la famiglia fondata sul Matrimonio su un piano totalmente distinto per diritti e doveri da qualsiasi altra relazione. E questo perchè la famiglia resta, nonostante il divorzio, di gran lunga il legame più stabile tra tutte le relazioni e dunque l'unica cellula su cui la società può contare per il proprio futuro procreativo e educativo.

Relativizzare la famiglia assimilandola a qualsivoglia altra relazione significa smettere di credere e aver fiducia nel futuro della società...
homer.js
00martedì 3 aprile 2007 13:07
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: =marco68= 03/04/2007 12.57


spiegato talmente tante volte...

..scusa ma so' de coccio... [SM=g27828]


......quando si passa al riconoscimento pubblico è indispensabile che la società ponga la famiglia fondata sul Matrimonio su un piano totalmente distinto per diritti e doveri da qualsiasi altra relazione. E questo perchè la famiglia resta, nonostante il divorzio, di gran lunga il legame più stabile tra tutte le relazioni.......

..e allora...???... siccome dura di piu' (da verificare)..trattamenti diversi??..

e dunque l'unica cellula su cui la società può contare per il proprio futuro procreativo e educativo.

...ti concedo il procreativo....per quanto riguarda l'educazione ritengo che una coppia omosessuale abbia le stesse capacita' di educare



Relativizzare la famiglia assimilandola a qualsivoglia altra relazione significa smettere di credere e aver fiducia nel futuro della società...
...ma nessuno vuole togliere meriti e demeriti alla famiglia... si vuole solo che altri tipi di unioni vengano riconosciuti e legalizzati... senza impoverire la famiglia...

..ma perche' avete tutta sta paura..??

flydanny
00martedì 3 aprile 2007 17:01
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: homer.js 03/04/2007 13.07




...Uuuummmmhhh.....che argomento spinoso!
Che faccio mi ci ficco?
[SM=x714141] [SM=x714141]

Bye
rossella.37
00martedì 3 aprile 2007 17:06
Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: flydanny 03/04/2007 17.01



...Uuuummmmhhh.....che argomento spinoso!
Che faccio mi ci ficco?
[SM=x714141] [SM=x714141]

Bye



Si dai...mi meravigliavo di nn leggere ancora il tuo intervento!!! [SM=x714202]
homer.js
00martedì 3 aprile 2007 17:08
Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: flydanny 03/04/2007 17.01



...Uuuummmmhhh.....che argomento spinoso!
Che faccio mi ci ficco?
[SM=x714141] [SM=x714141]

Bye


solo se sei daccordo con me... [SM=x714078] [SM=x714078] [SM=x714078]
flydanny
00martedì 3 aprile 2007 17:47

...E vabbè...mi ci ficco!
Stavolta le mie posizioni, sono molto vicine a quelle di Marco.
Anche se ribalto il suo discorso, giungo praticamente alla medesioma conclusione.
Non trovo giusta l'equiparazione della famiglia tradizionale a quella di fatto.
Non lo trovo giusto per una quantità di ragioni, non ultima, quella che chi si assume responsabilità giuridiche e civili attraverso un atto che poi è anche un sacramento ( ma questo è un altro aspetto) non può poi essere equiparato nei diritti a chi queste responsabilità non se le prende.
E non voglio neppure sapere perchè non se le prende.
Non le vuole e basta!
Non è paura, come dice Homer, ma non è nemmeno vero che i modelli comportamentali e valori trasmissibili ad esempio da una coppia omosessuale siano uguali a quelli trasmissibili da una coppia tradizionale.
Non lo dico io, lo dice la psicologia e la storia comportamentale.
Ed è evidente "erga omnes" che il volere regolamentare per legge e demagogicamente i diritti delle famiglie di fatto, è solo l'anticamera per poi equiparare tutte le famiglie purchè siano.
Sicchè, Nessuno ( io per primo) ha paura di regolamentare i rapporti che esistono al difuori della famiglia tradizionale, ma questo è giusto e logico che avvenga solo dopo aver praticamente regolamentato ed aiutato le famiglie tradizionali, che si trovano ad affrontare situazioni di invivibilità, perchè le pochissime risorse a disposizione, anzichè essere destinate a loro, vengono disperse in mille rivoli per favorire demagogie e minoranze.
Perchè, sia chiaro che quando non si incentiva la famiglia tradizionale, e si dirottano le poche risorse, questo è un attacco bello e buono.
E giacchè ci siamo diciamola per intero.
Le famiglie di fatto, già oggi possono essere regolamentate giuridicamente attraverso accordi personali.
Ma non basta.
Si vuole farlo, per legge e tassativamente, costi quello che costi, anche a prezzo di drenare quelle poche risorse che altrimenti sarebbe naturale destinare alle famiglie tradizionali, sottoforma di scuole, asili, assistenza, assegni familiari e quant'altro.
Non perchè le minoranze non vadano tutelate, ma perchè la democrazia, come la vita è fatta di numeri, e se devono sempre prevalere le minoranze sulle maggioranze, c'è qualcosa che non funziona.....


Bye
homer.js
00martedì 3 aprile 2007 23:00
...lo giuro... non ci ho capito una cippa....era meglio che non mi spiegassero niente... [SM=x714078]
Piccolo Lupo TdC
00martedì 3 aprile 2007 23:07
Re:

Scritto da: flydanny 03/04/2007 17.47

Perchè, sia chiaro che quando non si incentiva la famiglia tradizionale, e si dirottano le poche risorse, questo è un attacco bello e buono.
E giacchè ci siamo diciamola per intero.
Le famiglie di fatto, già oggi possono essere regolamentate giuridicamente attraverso accordi personali.
Ma non basta.
Si vuole farlo, per legge e tassativamente, costi quello che costi, anche a prezzo di drenare quelle poche risorse che altrimenti sarebbe naturale destinare alle famiglie tradizionali, sottoforma di scuole, asili, assistenza, assegni familiari e quant'altro.
Non perchè le minoranze non vadano tutelate, ma perchè la democrazia, come la vita è fatta di numeri, e se devono sempre prevalere le minoranze sulle maggioranze, c'è qualcosa che non funziona.....


Bye

Ecco, quello che non capisco è perchè ste poche risorse disponibili debbano andar a discapito di questi temi quando invece si potrebbero sottrarre a tante altre cose più futili o da una delle tante voragini sovvenzioniste statali.
flydanny
00mercoledì 4 aprile 2007 09:57
Re:

Scritto da: homer.js 03/04/2007 23.00
...lo giuro... non ci ho capito una cippa....era meglio che non mi spiegassero niente... [SM=x714078]




...Ammesso e non concesso che io abbia la capacità e la credibilità di spiegare qualcosa, posso chiederti se questa affermazione era rivolta al mio ragionamento?
E posso chiederti, in caso di risposta affermativa, quale è la parte nella quale non sono stato chiaro?
...Così...eeehhh, giusto per parlare.....
[SM=x714179]

Bye
flydanny
00mercoledì 4 aprile 2007 10:05
Re: Re:

Scritto da: Piccolo Lupo TdC 03/04/2007 23.07
Ecco, quello che non capisco è perchè ste poche risorse disponibili debbano andar a discapito di questi temi quando invece si potrebbero sottrarre a tante altre cose più futili o da una delle tante voragini sovvenzioniste statali.




..Ma questo mi pare un altro tema.
Come dire che, siccome le cose inutili sono tante, perchè non si eliminano e si dirottano le risorse sulla famiglia?
Bel ragionamento ma astratto.
La situazione è questa, le risorse sono queste, dati i termini del problema, ( che sono dati fissi) quale è la soluzione?
Il demagogico dirottamento delle risorse verso le minoranze, o l'auspicabile ripartizione delle stesse alla maggioranza delle famiglie tradizionali, che tra l'altro hanno responsabilità civili e giuridiche?
...Anzi,io rovescio proprio i termini del problema, se si riuscisse a "prelevare" qualcosa dall'inutilità, allora si potrebbe pensare a darla alle famiglie di fatto....


Bye
homer.js
00mercoledì 4 aprile 2007 10:35

Non trovo giusta l'equiparazione della famiglia tradizionale a quella di fatto.
Non lo trovo giusto per una quantità di ragioni, non ultima, quella che chi si assume responsabilità giuridiche e civili attraverso un atto che poi è anche un sacramento ( ma questo è un altro aspetto) non può poi essere equiparato nei diritti a chi queste responsabilità non se le prende.



...cosa vuole dire..???


non è nemmeno vero che i modelli comportamentali e valori trasmissibili ad esempio da una coppia omosessuale siano uguali a quelli trasmissibili da una coppia tradizionale.
Non lo dico io, lo dice la psicologia e la storia comportamentale.



...ammesso e non concesso che questo sia vero...
..li privi della possibilita' di avere dei diritti sulla base di questo concetto??


....ma questo è giusto e logico che avvenga solo dopo aver praticamente regolamentato ed aiutato le famiglie tradizionali.......


...sicche' questo non avviene e visto come vanno le cose nn avverra' a vreve ...facciamo che nn regolamentare nemmeno gli altri.....


Le famiglie di fatto, già oggi possono essere regolamentate giuridicamente attraverso accordi personali.


cioe'...?


Si vuole farlo, per legge e tassativamente, costi quello che costi, anche a prezzo di drenare quelle poche risorse che altrimenti sarebbe naturale destinare alle famiglie tradizionali, sottoforma di scuole, asili, assistenza, assegni familiari e quant'altro


..questa mi sembra una piccola esagerazione...dai...
...potrei dari ragione se qualcosa si facesse... ma nn si sta facendo nulla....NULLA...!!! e lo sai meglio di me...
..e poi..scusami..ma in un paese a crescita zero ..a cosa servono altre scuole ed asili...???
flydanny
00mercoledì 4 aprile 2007 12:40

Non trovo giusta l'equiparazione della famiglia tradizionale a quella di fatto.
Non lo trovo giusto per una quantità di ragioni, non ultima, quella che chi si assume responsabilità giuridiche e civili attraverso un atto che poi è anche un sacramento ( ma questo è un altro aspetto) non può poi essere equiparato nei diritti a chi queste responsabilità non se le prende.



...cosa vuole dire..???


..Una cosa assai semplice e che sai anche tu.
Le famiglie effettive hanno una serie di responsabilità giuridiche nei confronti dello Stato, proprio come istituzione, responsabilità che non hanno in alcun modo le famiglie di fatto.
Se Tizio si sposa, solo per fare un esempio, in caso di divisione, deve sottostare ad una serie di regole giuridiche, che gli impediscono di fare ciò che più gli aggrada.
Una serie di doveri sanciti dalla Costituzione, che di fatto gli impediscono fare come al supermercato, cioè di prendere ciò che serve e lasciare sugli scaffali quello che non gli piace.
Se Caio, viceversa, è in una famiglia di fatto, può fare ciò che vuole, persino prendere la porta ed andarsene da un giorno all'altro, portandosi via tutto ciò che è suo, lasciando la compagna e magari 5 figli, senza che alcuno possa dire nulla.
Sicchè, non mi paiono proprio uguali le posizioni di Tizio e quelle di Caio.
Allora, Caio non deve poi pretendere di avere gli stessi diritti di Tizio, senza averne nel contempo gli obblighi!
E' un semplice principio del diritto.



non è nemmeno vero che i modelli comportamentali e valori trasmissibili ad esempio da una coppia omosessuale siano uguali a quelli trasmissibili da una coppia tradizionale.
Non lo dico io, lo dice la psicologia e la storia comportamentale.



...ammesso e non concesso che questo sia vero...
..li privi della possibilita' di avere dei diritti sulla base di questo concetto??


..A parte il fatto che la psicologia dell'età evolutiva si è espressa assai chiaramente sulle possibili e troppo spesso verificate disarmonie della crescita del bambino in seno a famiglie omosessuali, in mancanza cioè di riferimenti certi sull'identità dei genitori.
Ma quand'anche questo fosse superabile, è tutta da verificare la condizione di eguaglianza tra la coppia formata da un uomo ed una donna e qualle formate da due uomini o da due donne.
E quand'anche volessimo superare questa obbiezione, perchè mai dovrei negare diritti sulla base del concetto prima espresso?
Dove lo hai letto?
Si tratta semmai di stabilire quali devono essere questi diritti e quando debbano essere applicati....



ma questo è giusto e logico che avvenga solo dopo aver praticamente regolamentato ed aiutato le famiglie tradizionali.......



...sicche' questo non avviene e visto come vanno le cose nn avverra' a vreve ...facciamo che nn regolamentare nemmeno gli altri.....


...Ma no, certo, procediamo sempre secondo il criterio del meno peggio, regolamentando prima le minoranze per demagogia e poi le maggioranze se e quando fa comodo....



Le famiglie di fatto, già oggi possono essere regolamentate giuridicamente attraverso accordi personali.



cioe'...?


Non credo vi sia la necessità di farti l'elenco delle soluzioni possibili, sia dal punto di vista giuridico, sia dal punto di vista del diritto.
Non mi si venga a dire che "costano", perchè parimenti costa ad esempio la separazione che si impone ad una coppia sposata, e non mi si ritiri fuori la trita storia dell'assistenza ospedaliera, perchè non solo è risolvibile, ma appartiene più a leggende metropolitane che vogliono strumentalizzare la questione che alla realtà....


Bye
dudok76
00giovedì 5 aprile 2007 11:08
[SM=x714122] colombo
[SM=x714122] proietto
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