Robin Hood Tax

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Fatascalza
00martedì 3 giugno 2008 21:16
"La gente che ha fame non aspetta": è il Tremonti versione Robin Hood che parla, e fa capire che la "tassa straordinaria" sui petrolieri "per dare burro pane e pasta a chi ha più bisogno" in Italia potrebbe arrivare presto. Inserita nel provvedimento legislativo che anticiperà la Finanziaria e accompagnerà il Dpef che è atteso tra fine mese e luglio: "E' un'ipotesi su cui stiamo ragionando", spiega. E dalla Commissione Ue, come dai ministri finanziari europei, sembra arrivare un via libera alla proposta: "E' una questione di esclusiva competenza degli Stati membri e non crea distorsioni del mercato", ha assicurato il commissario Ue al mercato interno, Charlie McCreevy. Parere sostanzialmente favorevole anche dal commissario Ue agli affari economici e monetari, Joaquin Almunia, e dal presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker.

Dunque, appare scongiurato il pericolo che di fronte alla misura ideata da Tremonti si possa opporre Bruxelles nel ruolo di Sceriffo di Nottingham, quasi sempre ostile verso misure che ritiene possano recare danno alla libera concorrenza: "Se così fosse, direi allo sceriffo di andarlo a fare da un'altra parte", scherza il ministro dell'Economia, determinato più che mai a portare in porto quella che definisce "un'imposta etica che è materia di sovranità nazionale". "Io sono convinto che è una cosa giusta e in Italia la faremo, dobbiamo farla", sostiene il ministro, indipendentemente da come si svilupperà il dibattito europeo apertosi ieri all'Eurogruppo di Francoforte e oggi all'Ecofin di Lussemburgo. "In tempi straordinari - spiega Tremonti riferendosi alla crisi legata all'aumento dei prezzi dei generi alimentari - servono forme di prelievo straordinarie" . Dunque, avanti con la messa a punto di una supertassa che grava sui profitti di chi produce e distribuisce prodotti petroliferi. "Sarà una tassazione generalizzata - assicura - non distorsiva della concorrenza. Sarà applicata a tutti i petrolieri, di qualunque parte siano, senza alcuna discriminazione basata sulla nazionalità".

Tremonti fa capire che i tecnici sono già al lavoro da tempo: "La stiamo studiando, stiamo ragionando", afferma, anche se ci vuole un po' di tempo. "Perché anche Robin Hood - scherza - prima si è trovato la foresta, la strada, e poi si è organizzato". Sui tempi il ministro afferma quindi che quella di veder nascere la Robin Hood tax entro l'estate "é una delle ipotesi". La proposta di Tremonti - a differenza di quella del presidente francese Nicolas Sarkozy di tagliare l'Iva sui carburanti - è stata accolta abbastanza favorevolmente dai ministri finanziari europei. "Quella di Tremonti - ha detto Juncker - è una delle idee sul tavolo, una delle possibilità. Personalmente, comunque, non dico di no". E anche il ministro dell'Economia francese, Christine Lagarde, apre: "Si tratta di una proposta sensata, anche se bisogna valutare bene l'impatto sugli investimenti delle compagnie". Qualche perplessità è arrivata invece dalla Germania, con il sottosegretario all'Economia Thomas Mirow, che invita a "fare attenzione, perché le compagnie trovano sempre il modo di trasferire sui consumatori le maggiori tasse". Sul fronte della Commissione Ue, oltre al sostanziale via libera di McCreevy, Almunia ricorda come gli accordi di Manchester del 2005 prevedono di evitare sgravi fiscali generalizzati e nazionali, ma nulla hanno a che vedere con specifiche proposte di nuove imposte.

Dall'Unione Petrolifera, invece, per ora si preferisce non commentare la proposta di Tremonti: "Aspettiamo che si concretizzi,perché per ora sappiamo solo le cose che leggiamo", ha detto il presidente dei petrolieri italiani, Pasquale De Vita. Perplessità, invece, da parte dell'opposizione, con Pierluigi Bersani, ministro dell'Economia del governo ombra, che parla di "bluff di Tremonti in delirio demagogico". "Il solo annuncio di un aggravio fiscale sui petrolieri è già stato trasferito alla pompa. E da una settimana il differenziale del prezzo della nostra benzina con la media europea ha toccato la punta massima".

Fatascalza
00martedì 3 giugno 2008 21:17
Voi che ne pensate???
_Akela_
00martedì 3 giugno 2008 21:53
Che i petrolieri si rifaranno sul consumatore finale come tutti i commercianti...
Fatascalza
00martedì 3 giugno 2008 21:57
lo penso anche io ... e ho il terrore, visti i costi della benzina ;o)
_Akela_
00martedì 3 giugno 2008 22:09
Potrebbe anche essere una buona arma se usata bene. Tu alzi alle stelle il petrolio ed io ( visto che non posso permettermelo e tu non fai prendi adesso e pagherai a gennaio ) se non costretto per necessità reali me ne vado in giro pedibus calcantibus oppure in bicicletta o se preferisci in tandem. ( se vuoi ho un posto libero ) Alla lunga devono calare le braghe anche perchè i concessionari d'auto non venderebbero più. Niente macchine, niente consumo di petrolio...poi proprio adesso che cercano di sostituire l'approvigionamento elettrico col nucleare... tempi duri ( se ben gestiti ) per i petrolieri...( occhio però a non fare la fine di Mattei! )
Fatascalza
00martedì 3 giugno 2008 22:18
salgo sul tandem, ahahahahhahah
mariposa.
00martedì 3 giugno 2008 22:25
io non ho nemmeno la patente,per cui non ho grande scelta!
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