Scontro nella metro a Roma

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Fatascalza
00martedì 17 ottobre 2006 11:10
Due convogli della Linea A della metropolitana di Roma si sono scontrati questa mattina all'altezza della stazione di piazza Vittorio Emanuele II. Il cadavere di una donna di 30 anni è stato estratto dalle lamiere dei convogli. I vigili del fuoco hanno anche estratto 50 feriti gravi. Secondo una prima ricostruzione, un convoglio della metropolitana avrebbe tamponato un altro treno. L'incidente avrebbe causato l'esplosione della centrale elettrica. I due treni viaggiavano a bassa velocità.

Sul luogo dove si è verificato lo scontro fra i due convogli sono giunti senza difficoltà numerosi mezzi di soccorso: ambulanze e vigili del fuoco. Da testimoni si è appreso che alcune persone sono uscite insanguinate dai due ingressi della metropolitana. I vigili urbani hanno intanto isolato la piazza con ripercussioni sul traffico nella zona.

Ci sono ancora diverse persone incastrate tra le lamiere dei due convogli. I vigili del fuoco hanno già estratto una sessantina di feriti. La maggior parte ha riportato contusioni, ma una ventina sono in condizioni gravi, mentre si sta lavorando per liberare gli altri. Al comando generale dei vigili del fuoco si sta recando il vicecapo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Colcerasa, per coordinare gli interventi di soccorso.

Secondo quanto si è appreso, a tamponare il convoglio della metro A sarebbe stato uno dei nuovi treni Caf, vetture messe da poco in circolazione sulla linea e con tecnologia all'avanguardia, di fabbricazione spagnola che sostituiranno gradualmente l'attuale flotta della metropolitana. Il presidente di Met.Ro Stefano Bianchi si sta recando sul luogo dell'incidente.

UN TESTIMONE, ANCORA TANTA GENTE LA' SOTTO "C'é ancora tanta gente là sotto. Credo che non possa muoversi". E' quanto ha raccontato un testimone, una persona che si trovava su uno dei due convogli, secondo il quale almeno un quarto del vagone che ha tamponato l' altro treno si sarebbe completamente accartocciato. I due convogli sarebbero nuovi treni entrati in funzione di recente. "Ho visto una metro della Linea A, il nuovo modello come la nostra sulla quale viaggiavamo - ha raccontato il testimone - ho visto che avevamo velocità sostenuta e non frenavamo, sembrava impossibile che entrassimo lì con tanta forza".

CHIUSA TUTTA LA LINEA A, NAVETTE SOSTITUTIVE E' stata sospesa la circolazione in entrambe le direzioni della linea A della metropolitana. I passeggeri potranno ricorrere a navette sostitutive messe a disposizione lungo i tragitti della metropolitana

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00martedì 17 ottobre 2006 11:11
Salgono a due le vittime dell'incidente di stamani nella metropolitana di Roma. Oltre alla donna di 30 anni, una nigeriana, e' stato estratto il cadavere di un uomo, del quale non si conosce il nome. Secondo un testimone, Simone Saltarelli, il treno che proveniva da Furio Camillo e' partito con i semafori rossi.
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00martedì 17 ottobre 2006 13:04
SECONDO IL 118: 2 MORTI, 4 CODICI ROSSI, 200 SOCCORSI Due morti, quattro codici rossi, 200 soccorsi. Questo il bilancio del 118 che ha allertato, per accogliere i feriti, gli ospedali San Giacomo, Policlinico Umberto I, Policlinico Tor Vergata, Sant'Andrea, Celio, San Camillo, Policlinico Casilino. La macchina dei soccorsi ha messo a disposizione 28 ambulanze e tre mezzi di soccorso, una tenda con un punto di rianimazione e una tenda punto medico avanzato.

UNA TENDA DEL 118 IN PIAZZA VITTORIO Una tenda per prestare i soccorsi ai feriti è stata allestita in Piazza Vittorio nei pressi dell'ingresso della stazione della metropolitana. Il personale ed i volontari intervenuti sul posto stanno prestando le cure alle persone ferite. Tutta la zona di piazza Vittorio è transennata dalle forze dell'ordine. Il traffico nelle aree adiacenti è praticamente paralizzato.


FERITI TRASPORTATI ANCHE IN BUS NEGLI OSPEDALI Un autobus con dei feriti a bordo si e' recato all'ospedale San Giacomo dove i passeggeri non gravi saranno medicati e assistiti. Inoltre due pullman dell'Atac sono stati utilizzati per portare i feriti lievi negli ospedali di Tor Vergata e Sant'Andrea. Altri feriti, ritenuti più gravi, sono stati portai dal 118 con le ambulanze al San Camillo al San Giovanni al Fatebenefratelli dell'Isola Tiberina e 7 a Villa San Pietro. La maggior parte delle persone persone e' sotto choc.


[Modificato da Fatascalza 17/10/2006 13.04]

Fatascalza
00martedì 17 ottobre 2006 13:05
Le testimonianze dei passeggeri: "Una frenata, poi il botto"

ROMA - C'e' tanto choc e paura tra i viaggiatori dei due treni della metropolitana di Roma che si sono scontrati. Ecco alcune delle testimonianze dei passeggeri.

UN AVVOCATO: "HO VISTO IL TRENO AVVICINARSI SEMPRE DI PIU'" "Ero appoggiato con le spalle alla parete del convoglio quando ho visto il treno che si avvicinava sempre di più. Ho avuto tantissima paura, dopodiché mi sono buttato all'indietro, a terra, e ho sentito un grande botto". E' il drammatico racconto di un giovane avvocato che si trovava all'interno dell'ultimo vagone del convoglio fermo alla stazione di Vittorio Emanuele. "Quando ho riaperto gli occhi ho visto solo sangue e feriti, e poi un lamento continuo e senza sosta. Io fortunatamente mi sono salvato e ringrazio Dio per questo, ma è stata una scena veramente devastante".

"LO SPOSTAMENTO CI HA GETTATO PER TERRA" "Non abbiamo sentito lo schianto ma solo un grande spostamento che ci ha gettato per terra". E' questa la testimonianza di una donna che si trovava sulla metropolitana in sosta alla fermata alla stazione Vittorio Emanuele e che ha lasciato ora, zoppicando, il pronto soccorso del Policlinico Umberto I. "Mi trovavo nella carrozza più lontana dall'incidente, piena di gente. Inizialmente abbiamo pensato che l'autista avesse lasciato il freno, siamo usciti dal vagone e abbiamo capito. I convogli in fondo erano piegati, tanto fumo, gente che piangeva ed urlava, signore anziane che perdevano sangue dal viso. Una donna - ha concluso - che si trovava nell'ultimo vagone della mia metropolitana mi ha raccontato di aver visto un bagliore della metro in arrivo e sentito una lunga frenata".

"URTO FORTE, C'E' STATO PANICO" C' era anche il giornalista Rai Carlo Verna. Raccontando quanto avvenuto ha detto che si trovava sul convoglio che ha tamponato l' altro treno: "Quando siamo scesi - ha detto - è stato il momento più brutto, perché c' era panico. Ho visto una donna incinta che piangeva ma non ho notato bambini". Verna ha detto inoltre che "l' impatto è stato forte nonostante la velocità ridotta del convoglio" e di aver percepito che ci fossero della persone rimaste incastrate ma "di non averle viste poiché i soccorritori, arrivati subito, ci urlavano di non guardare e ci incanalavano verso una via d' uscita".

"PENSAVAMO FOSSE ESPLOSA UNA BOMBA" "Dentro al convoglio la gente non smetteva di urlare: è scoppiata una bomba, è un attentato, adesso moriamo tutti". E' questa la testimonianza di Federico, studente universitario, che era nel treno che ha tamponato. "Il treno - racconta lo studente - viaggiava tranquillo poi il terribile impatto. Abbiamo davvero pensato tutti che fosse scoppiata una bomba".

"L'IMPATTO E POI IL BUIO" "Dopo l'impatto, la parete si è sfondata ho dolore alle gambe e ho battuto la testa. Ho visto i feriti a terra, perché lo scontro è stato talmente forte che siamo caduti tutti uno sull'altro". Lo racconta una signora in lacrime, mentre aspetta di salire sull'ambulanza. Ad aver vissuto momenti drammatici, soprattutto chi stava sull'ultimo vagone della metropolitana che era ferma alla stazione di Piazza Vittorio. "Ho visto in lontananza le luci della metropolitana, poi il buio - racconta Silvia, mentre si tiene un fazzoletto premuto sulla fronte - e poi l'impatto forte, e più niente. Credo di aver battuto la fronte contro qualcosa e adesso aspetto di andare all'ospedale".

Fatascalza
00martedì 17 ottobre 2006 16:14
Dopo incidente in tilt nella zona rete telefonia mobile

(ANSA) - FROSINONE, 17 OTT - Si chiamava Alessandra Lisi, era laureata in statistica e lavorava a Roma come ricercatrice la donna morta nell'incidente del metro. Era originaria di Pontecorvo, in provincia di Frosinone. A causa delle centinaia di telefonate fatte dopo lo scontro dei due treni, la rete di telefonia mobile della zona e' andata completamente in tilt. Per circa 2 ore e' stato difficilissimo comunicare attraverso cellulari di qualsiasi gestore a causa del sovraccarico della rete.
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00martedì 17 ottobre 2006 16:14
Procura indaga contro ignoti per disastro colposo e lesioni

(ANSA)-ROMA,17 OTT-Omicidio colposo, disastro colposo e lesioni gravissime:questa l'ipotesi di reato sulla quale indaga la Procura per lo scontro nella metro a Roma. Il fascicolo, al momento, e' contro ignoti in attesa che il Pm completi i primi atti istruttori tra cui l'interrogatorio del macchinista del convoglio che ha tamponato il treno fermo in stazione,Angelo Tomei, ricoverato al Policlinico Casilino. L'uomo,che ha subito un forte choc, ha riportato solo contusioni ed escoriazioni:ne avra' per un paio di giorni.
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00martedì 17 ottobre 2006 16:15
Si contano 110 feriti, alcuni dei quali gravi ed un morto.
Fatascalza
00martedì 17 ottobre 2006 21:34
Il numero dei feriti continua ad aumentare, "per fortuna" non ci sono feriti gravissimi ....

Ma sempre con i mezzi pubblici 'ste tragedie?
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