Re:
Matthew Holden, 05/09/2010 20.57:
Sono in pari con Breaking Bad..puttana..
Se penso che la quarta stagione inizierà tra un anno mi vien voglia di picchiare un bambino.
Episodio preferito, Teo? Io continuo a cambiare idea tra "Fly" e "One Minute"...il primo mantiene una tensione tremenda per tutto l'episodio, ma il secondo ha quegli ultimi cinque minuti in cui stavo per soffocare
Comunque l'altro giorno sia Bryan Cranston che Aaron Paul hanno preso l'Emmy come miglior attore - rispettivamente protagonista e non. Meritassimi entrambi, dovrebbero riceverli a vita.
Ieri ho finalmente terminato la seconda stagione di
Deadwood, altra serie HBO che consiglio di cuore. Se la prima stagione era eccellente, la seconda manda la serie su livelli visti raramente in tv.
Si tratta, come suggerisce la foto, di una serie western. E' andata in onda dal 2004 su HBO per tre stagioni, rimanendo purtroppo incompleta. Quello che c'è, però, è visione assolutamente essenziale.
La serie si colloca nel pantheon western a fianco a film come
The Wild Bunch e
Unforgiven, trattando di quel periodo a fine '800 in cui il vecchio west stava terminando in virtù degli eventi che hanno portato l'era moderna.
Deadwood si trova ancora ad essere più un accampamento illegale che una vera cittadina, anche se l'annessione territoriale a uno Stato sarà un punto cardine della seconda stagione. Il campo è quindi ancora terreno fertile per il crimine e la corruzione, un clima che Al Swearengen, proprietario dell'unico saloon in città, sfrutta per gettare la propria ombra su tutti i traffici, manipolando eventi e persone secondo i propri fini.
La serie si apre con l'arrivo in città di due personaggi chiave: Seth Bullock, impegnato nell'apertura di un negozio di utensili, e il leggendario uomo di legge Wild Bill Hickock. Da qui partono un milione di intrecci tra omicidi, corruzione, la ricerca dell'oro e così via.
Stilisticamente la serie è simile a
The Wire: tempi dilatati, trame a larghissimo respiro che includono due dozzine buone di personaggi principali, a loro volta coinvolti in sottotrame di altrettanto largo respiro. Leggendo in giro ho notato diverse critiche di gente che aveva difficoltà a seguire le trame...beh, proprio come nel caso di The Wire, non si tratta di tv per casalinghe da consumarsi durante il pranzo.
A livello di recitazione corale, nessuno batte Deadwood. Breaking Bad ha un'eccellente livello medio ma è tuttavia incentrato su due personaggi. The Wire, prendendo diversi elementi dalle strade, in rare occasioni veniva meno da questo punto di vista, così come Mad Men a volte ha qualche elemento un attimo fuori posto. Il cast allargato di Deadwood invece non ha punti deboli e, come ho detto, si tratta di una serie popolata da almeno una ventina di personaggi prominenti. C'è comunque uno standout, ovvero Ian McShane/Al Swearengen, un "cattivo" (anche se nel tempo si mostrerà essere un personaggio di estrema complessità, per cui chiamarlo così è riduttivo al massimo) di incredibile carisma.
Problema principale: suonerò come un disco rotto, ma l'edizione italiana è orrenda, blasfema, satanica, la gente coinvolta dovrebbe patire un ventennio in un gulag. Su Marte.
Una delle maggiori bellezze di Deadwood è la grandiosità del linguaggio utilizzato. Ogni dialogo è un labirinto verbale shakesperiano deviato dalla volgarità della gente che lo enuncia. Al di là delle oscene voci utilizzate, è l'adattamento che fallisce drammaticamente. Adattare Deadwood richiederebbe uno sforzo assolutamente non inferiore a quello richiesto da, appunto, un dramma di Shakespeare.
I nostri signori hanno adattato Deadwood con lo stesso sforzo con cui avrebbero adattato l'A-Team, e il risultato è disastroso. Si tratta veramente della deturpazione di un'opera d'arte, per cui vi suggerisco di cuore di evitarlo a tutti i costi.
Il problema secondario è che, per l'appunto, abbiamo dialoghi ricchi all'interno di trame complesse e segnate da un'allergia totale verso gli spiegoni - in poche parole, se ti perdi sono cazzi tuoi.
Per questo motivo senza un'ottima conoscenza della lingua inglese la visione è sostanzialmente una perdita di tempo.
Chi può, lo recuperi.