Tremonti esclude altre tasse ma intanto arriva il nuovo Redditometro

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binariomorto
00martedì 18 maggio 2010 23:55
Tremonti: "Ridurremo la mano pubblica"
Nessuno stravolgimento per le pensioni

A Bruxelles il ministro: dovranno preoccuparsi "i falsi invalidi" e i "veri evasori".
"Non metteremo le mani nelle tasche degli italiani". Bossi: "Sarà una manovra dura".
Bersani: "Temo condono". Prodi: "Volgari e diseducativi"


ROMA - Sono "i falsi invalidi" e "i veri evasori" a doversi preoccupare delle misure da inserire nella manovra. Lo ha detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti in conferenza stampa a termine dell'Ecofin. Il ministro non ha illustrato in dettaglio la manovra, ma ha dato indicazioni a grandi linee, spiegando che "è ora di ridurre effettivamente il peso della mano pubblica". Tremonti ha anche assicurato che l'Italia intende rispettare gli impegni presi con l'Unione Europea: "L'Italia ha ricevuto nel dicembre scorso indicazioni dalla Ue per la correzione dei propri conti pubblici. Noi intendiamo rispettare quegli impegni e quei numeri. Non c'è stato chiesto nient'altro".

Dando ancora qualche anticipazione sul contenuto della manovra, il ministro dell'Economia ha assicurato che non inciderà sulle pensioni: "Se lei mi chiede se stiamo stravolgendo il sistema pensionistico le dico di no, perché funziona bene", ha risposto a un giornalista, aggiungendo che "abbiamo il sistema previdenziale più stabile d'Europa". E ha ha anche ripetuto per l'ennesima volta: "Non metteremo le mani nelle tasche dei cittadini, non aumenteremo le tasse". Tremonti ha poi risposto anche a una domanda sulla possibile riduzione dei termini dei parlamentari: "Ho sentito parlare di tagli agli stipendi dei parlamentari dell'ordine del 5%. Mi viene da sorridere. Per me è solo un aperitivo".

Sul fronte della spesa pubblica, ha detto Tremonti, "C'è una vasta e ampia area di spesa improduttiva. Per esempio, c'e la spesa per l'invalidità che dal 2001 ad oggi, col Titolo quinto che ha dato alle Regioni poteri di spesa ma non di presa, è salita da 6 miliardi di euro a 16 miliardi di euro, un punto di Pil. E poi ci sono trasferimenti dal ministero degli Interni ad una platea di Comuni che ammontano a 15 miliardi ogni anno. Ci sono dunque enormi margini di intervento - ha proseguito il ministro - senza che si producano effetti distorsivi o recessivi. E quando dico ridurre la spesa pubblica - ha concluso - dico che c'è un uso non appropriato del denaro pubblico".

Secondo il leader della Lega Umberto Bossi, la manovra economica sarà dura. "Ma non ho sentito ancora nulla. Ora Tremonti è in Europa, quando torna lo vedo", ha detto. "Speriamo che non ci sia alcun aumento delle tasse. Sono già molto alte nel paese", ha aggiunto Bossi.

Arriva il nuovo Redditometro. E intanto l'Agenzie delle Entrate sta per varare il nuovo Redditometro. Tra i nuovi parametri considerati per la determinazione del reddito presunto ci saranno l'acquisto di mini-car, le iscrizioni a club e scuole esclusive, le spese per i viaggi all'estero, la stipula di polizze assicurative e le spese di ristrutturazione. Gli "indicatori" saranno molti di più di quelli attuali, saranno basati sulle spese certe, realmente effettuate, e verranno parametrati sulle varie tipologie di famiglia, guardando anche alla distribuzione sul territorio italiano. Se ci sarà una discrepanza di rilievo tra quanto speso e quanto dichiarato scatta l'avviso del fisco e, ovviamente, il contribuente o si adegua o dovrà dimostrare di avere altre fonti di reddito (come vincite alle lotterie o eredità). Il fisco, comunque, si aspetta un effetto deterrenza, con un adeguamento spontaneo.

Bersani: "Ora temo un condono". E' ironico il commento agli annunci di Tremonti che il segretario del Pd Pierluigi Bersani affida a Facebook: "Quando Tremonti minaccia gli evasori, spunta sempre un condono", scrive Bersani. "Temo che a doversi preoccupare sarà chi paga le tasse".

Prodi: "Espressioni volgari". Il governo e Tremonti dicono che non metteranno le mani nelle tasche dei cittadini? Romano Prodi, ospite di 'Otto e mezzo' definisce questa espressione "di una volgarità unica. Cosa significa - dice l'ex premier - non metteremo le mani nelle tasche degli italiani? Che aboliremo gli asili, le scuole, la sanità? Ma in che Paese viviamo?". Insomma l'espressione cara a Berlusconi e a Tremonti appare all'ex premier "uno slogan diseducativo per un Paese che così non sarà mai forte. Questo modello educativo, che unito ai condoni spinge la gente a convincersi che non bisogna pagare le tasse, è un modo di incitare all'evasione, che significa la distruzione morale del Paese".

Fonte: Repubblica
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