edizione straordinaria del tg1

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strega@rossa
10giovedì 20 aprile 2017 22:16
a Parigi sta accadendo qualcosa...forse un attentato
Eroe
10giovedì 20 aprile 2017 23:16
Ormai sembra che tali notizie finiranno per non fare più notizia e forse meno ne parlano meno saranno coloro che li imiteranno.
mizar!
10venerdì 21 aprile 2017 00:04
si, anche secondo me si rischia il fattore emulazione... [SM=g5228157]
strega@rossa
10venerdì 21 aprile 2017 12:37
sembra che se non ci sono almeno 20 vittime a nessuno interessa parlarne...
Orchidea
10venerdì 21 aprile 2017 12:59
si rischia di abituarsi
Fatascalza
10venerdì 21 aprile 2017 19:28
hanno dato risalto , non è una notizia passata inosservata
Fatascalza
10venerdì 21 aprile 2017 19:29
Re:
Eroe.E., 20/04/2017 23.16:

Ormai sembra che tali notizie finiranno per non fare più notizia e forse meno ne parlano meno saranno coloro che li imiteranno.




siamo anche noi che dobbiamo continuare a parlarne per fare in modo che non si sopisca.
Ad esempio, ho aperto numerosi post sulla violenza sulle donne ma ben pochi hanno commentato, questo mi fa pensare che oramai ci si è abituati, abbiamo poco o niente da dire.
Ma per mio conto si deve continuare a parlarne, anche dire le stesse cose.
Lo steso vale per questi attentati
riccardo60
10venerdì 21 aprile 2017 21:03
Re: Re:
Fatascalza, 21/04/2017 19.29:




siamo anche noi che dobbiamo continuare a parlarne per fare in modo che non si sopisca.
Ad esempio, ho aperto numerosi post sulla violenza sulle donne ma ben pochi hanno commentato, questo mi fa pensare che oramai ci si è abituati, abbiamo poco o niente da dire.
Ma per mio conto si deve continuare a parlarne, anche dire le stesse cose.
Lo steso vale per questi attentati




La violenza sulle donne è una cosa un po' diversa, tu hai ragione a dire che bisogna parlarne,
ma non è che non ne parlano perchè si è fatto l'abitudine, ma perchè in quell'argomento regna l'ipocrisia.

Mentre per quanto riguarda il terrorismo, meno ne parlano meglio è, si devono dare le notizie
e basta senza fare troppe speculazioni, tanto non si capisce nulla lo stesso,
il terrore ha bisogno di una vetrina per esporre i suoi trofei, non bisogna dargliela.
mizar!
10venerdì 21 aprile 2017 21:52
e soprattutto non possiamo farci nulla...
la violenza sulle donne invece, in parte, è frutto di ignoranza... e quella va debellata sul nascere...
strega@rossa
10venerdì 21 aprile 2017 22:09
Re: Re:
Fatascalza, 21/04/2017 19.29:




siamo anche noi che dobbiamo continuare a parlarne per fare in modo che non si sopisca.
Ad esempio, ho aperto numerosi post sulla violenza sulle donne ma ben pochi hanno commentato, questo mi fa pensare che oramai ci si è abituati, abbiamo poco o niente da dire.
Ma per mio conto si deve continuare a parlarne, anche dire le stesse cose.
Lo steso vale per questi attentati




infatti volevo dire questo...inoltre se ne è parlato molta nei tg ma a differenza di altre volte se ne è parlato pochissimo su facebook ad esempio e anche qui...
mizar!
10venerdì 21 aprile 2017 22:12
il terrorismo si basa sulla diffusione... infatti sono loro stessi a fare propaganda, meno se ne parla meno il terrore si dffonde...
riccardo60
00sabato 22 aprile 2017 08:07
ieri sera (venerdi 21 aprile) Crozza ha ironizzato sulla spesa militare nel mondo, qualcosa come 1000 milardi di dollari l'anno, sembra una cosa banale ma, se volessero davvero risolvere il conflitti e di conseguenza il terrorismo, pensate a cosa potrebbero fare con 1000 miliardi di dollari l'anno, per fare un esempio provate a leggere questo pezzo di Gino strada,
sembra banale come appunto dice il titolo, ma non lo è affatto.

LA BANALITÀ DEL BENE di Gino Strada

Che cosa fareste con 50mila euro?

La Nato sa bene come spenderli: è il costo di una sola bomba GBU-31, una delle decine di bombe che ogni notte vengono sganciate in Afghanistan.

Anche Emergency sa bene come spenderli: negli scorsi mesi, con quei soldi, abbiamo costruito e equipaggiato due posti di primo soccorso nel sud dell’Afghanistan, che lavorano a pieno ritmo per curare le vittime di attentati, combattimenti e bombe GBU 31.

E sapete quanto abbiamo speso, in quel Paese, negli ultimi dieci anni? Quello che l’Italia spende in 60 ore diguerra. Una guerra schifosa, una guerra che non abbiamo nemmeno il coraggio di chiamare con il suo nome. Una guerra che i cittadini sono stati costretti a finanziare: ci hanno sfilato i soldi dalle tasche, usando le nostre tasse per tenere l’Italia in guerra, alla faccia dell’articolo 11 della nostra Costituzione. Una guerra che, ci hanno detto, avrebbe portato pace, democrazia, diritti. Balle. Come è meglio spendere 50mila euro, per distruggere o per curare?

Noi non abbiamo dubbi. Dal 1999 lavoriamo in Afghanistan, dove abbiamo curato più di due milioni di persone.

Nei nostri Centri chirurgici per vittime di guerra, i feriti continuano ad aumentare ogni anno. Zone sempre piú ampie del Paese sfuggono a ogni controllo del governo centrale. In dieci anni, secondo le Nazioni Unite, è diminuita l’aspettativa di vita dei cittadini afghani, mentre il resto è aumentato: i feriti, i mutilati, l’analfabetismo, la mortalità materna, quella infantile.

Dove sono i diritti? Dov’è la pace? Dov’è la democrazia?

E che cosa sarebbe successo, invece, se i soldi che ci hanno rubato per fare la guerra fossero stati investiti in ospedali, scuole, strade, posti di lavoro? Forse avrebbero portato, questa volta per davvero, la pace, la democrazia, i diritti.

Ma la guerra, e lo sperpero dei nostri soldi, non è solo un problema “di là”, oltre l’oceano. È anche qui. Voi come spendereste 14 miliardi di euro?

L’Italia lo sa bene: con i soldi delle nostre tasse, compra 131 cacciabombardieri. Chissà come si intende far fruttare l’investimento. Chissà chi abbiamo intenzione di bombardare.

Anche Emergency saprebbe come spendere quella immensa massa di soldi: ospedali pubblici puliti e efficienti. Scuole pubbliche di qualità. Pensioni dignitose. Posti di lavoro per i precari. Banale, eh?

Molto banale, lo ammetto.Ma sono sicuro che i cittadini italiani, tra un cacciabombardiere e un ospedale, tra un missile subacqueo e un insegnante di sostegno, tra un mortaio e un asilo nido, sceglierebbero la banalità.



Eroe
00sabato 22 aprile 2017 17:47
AEREI bombardieri caccia aerei spia elicotteri droni ecc.
NAVI portaerei corazzate cacciatorpedinieri corvette sommergibili ecc.
ARMI DI TERRA carrarmati semicingolati camion ecc.
ALTRE ARMI mitragliatrici fucili pistole bombe a mano ed altri tipi di bombe ecc
MISSILI di vario tipo e portata da convenzionali a nucleari

Consideriamo anche tutto quello che serve per far funzionare il sintetico elenco sopra scritto:
radar sonar satelliti spia proiettili arredi vari carburanti ecc.

Solo leggendo questo sintetico elenco si capisce benissimo che dietro le guerre ci sono interessi ENORMI e le lobby direttamente ed indirettamente interessate, con guadagni altrettanto enormi, hanno un grandissimo potere diretto ed indiretto sui politici e governi da loro gestiti. Per cui, anche grazie a servizi segreti "deviati" a loro servizio seminano vento per raccogliere tempesta e con la tempesta un uragano di soldi arriva nelle loro casse.

Eroe
00sabato 22 aprile 2017 17:50
Gli Stati Uniti sono stati in guerra 222 anni su 239 che esistono come stato

informare.over-blog.it/2015/02/gli-stati-uniti-sono-stati-in-guerra-222-anni-su-239-che-esistono-come-st...


PERCHÉ?
Fatascalza
10sabato 22 aprile 2017 20:30
concordo nel dire che un'arma contro il terrorismo puo' essere quella di non parlare per non diffondere paure e per non dare loro troppo interesse.
Ma non parlarne di dimenticano i morti
Chiunque venga colpito da violenza secondo me non deve essere dimenticato
mizar!
10sabato 22 aprile 2017 20:32
a rischio di sembrare cinico...
ehm... non li conoscevo... dimenticarli non è una opzione... per dimenticare si deve prima conoscere...
Fatascalza
10sabato 22 aprile 2017 20:35
per me sono cmq persone che sono morte per mano terroristica o violenti e non conoscerli non mi cambia niente. lasciano una famiglia, genitori, mariti,mogli, figli e avevano una vita davanti e non era quella la fine che volevano fare.
Eroe
10sabato 22 aprile 2017 20:57
I terrorismo serve per spargere terrore e trovare altri disposti a compiere azioni terroristiche. Per cui parlandone a più non posso e spargendo notizie degli atti terroristici si fa il loro gioco. Quando sarò morto se a causa di una azione terroristica non vedo il motivo per cui tutto il mondo debba parlare di me se mi ricorderanno parenti ed amici mi basta. Qualcuno ricorda i morti dell'11 settembre? Ovvero volti nomi e cognomi io no ma se anche li ricordassi cosa cambierebbe? Piuttosto ci vorrebbe un tribunale internazionale che trovasse chi ha finanziato i talebani, dall'Afghanistan in poi, per elevare pene e condanne nei confronti di costoro. Ma questo sospetto che sarà ostacolato da gruppi molto potenti.
mizar!
10sabato 22 aprile 2017 20:59
sicuramente, ma non riesco a soffrire per chi non conosco...

dal punto di vista morale, etico, filosofico, della solidarietà ecc... sono vicino alla loro famiglia, può infastidirmi, vorrei fare qualcosa e tutto quanto, ma non sono triste per qualcosa che non mi ha cambiato nulla... la mia giornata era identica prima e dopo la tragedia...

essere tristi o commemorare le vittime non serve a nulla, o ci si muove facendo qualcosa oppure marce della pace o discussioni nei talk show lasciano il tempo che trovano...

bisogna che i governi comicino ad essere impopolari... non si vince una guerra con i fiori... [SM=x714079]
nè con le parole... purtroppo... [SM=g5228157]
Fatascalza
10domenica 23 aprile 2017 20:35
non dire nulla secondo me è altrettanto sbagliato
mizar!
00domenica 23 aprile 2017 21:14
mah, infatti l'hanno detto...
ma tanto non cambia nulla... a parte creare emuli...
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