spot della tim: sesso libero ed irresponsabile!

C'era una volta l'amore libero, quello degli hippie. E c'è oggi una società molto lontana da quegli anni che utilizza quella forma di amore per uno spot a dir poco mortificante.

Avete visto lo spot della Tim in cui una ragazza "hippie" invia un messaggio sul cellulare a decine di ragazzi dicendo "avremo un bambino"?

Va bene l'amore libero che in quegli anni (anni Sessanta), secondo la filosofia hippie era un modo per sentirsi liberi. Chi seguiva questo movimento aveva ereditato i valori della famosa Beat generation, e migliaia di persone avevano creato delle comunità in cui si ascoltava rock psichedelico, in cui uomini e donne abbracciarono i valori della rivoluzione sessuale e soprattutto facevano uso di stupefacenti come gli allucinogeni LSD e la cannabis, per esplorare stati della coscienza alternativi.

Insomma, va bene tutto. Nel 2008 non ci sarebbe più da meravigliarsi e non si può tornare indietro di quarant'anni solo per fare i bigotti o i finti moralizzatori. Perché dovremmo partire a criticare tutto ciò che si vede in tv e sui giornali e non finire più. Ma la questione dello spot è un pò diversa.

Prima di tutto, mortifica il valore intenso e profondo di una gravidanza, che dovrebbe essere il risultato di una scelta d'amore profondo tra due persone. La ragazza che invia il messaggio, nello spot, invece fa capire che ha praticato la sua scelta di amore libero con tutti i ragazzi del raduno hippie...e chissà chi è il padre...tanto vale inviare l'SMS ad ognuno di loro per annunciargli la gravidanza...tanto risparmia anche grazie all'offerta Tim...

Insomma, non per fare discorsi antiquati o da bacchettoni, ma l'effetto che fa, guardandolo, è straniante. Non si fa caso all'oggetto della pubblicità, piuttosto ci si ferma a pensare alla lei, ai tanti lui e ad un bambino che avrà decine di padri...

A prescindere dall'orientamento politico di ognuno di noi, questo effetto poco piacevole dello spot è stato messo in evidenza da Alessandra Mussolini, presidente della commissione parlamentare per l'Infanzia, e le deputate Gabriella Carlucci e Manuela Di Centa. La Mussolini ha detto dello spot: «Rappresenta un'immagine fuorviante, mortificante e superficiale della maternità».

Le tre donne parlamentari di destra hanno annunciato «un' interpellanza urgente in commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati». Secondo loro, il messaggio dello spot, che si rivolge «al largo pubblico, specialmente adolescenziale», alla fine ha l'unico scopo di «sostenere costumi sessuali promiscui e irresponsabili».

Il bambino che dovrà nascere, insomma, si è ridotto al «prodotto del gioco di una notte... Mettere al mondo un figlio - hanno detto le tre politiche - è un atto di amore e di responsabilità che non può essere svilito e offeso per mere speculazioni commerciali».

(viviana hutter)


ke ne pensate di qst articolo??? io lo spot l'ho visto ma nn mi sono "sprecata2 in tutte queste riflessioni .... voi?

francamente neanch'io,lo trovo solo molto irritante e a dirla tutta un pò stupido

sono talmente stordita che pensavo che ognuno di quelli ricevesse quel messaggio dalla propria compagna, non dalal stessa ragazza.
mah, sinceramente non ne ho capito il senso ...

maria11, 27/07/2008 14.27:

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Prima di tutto, mortifica il valore intenso e profondo di una gravidanza, che dovrebbe essere il risultato di una scelta d'amore profondo tra due persone. .... voi?

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Ma nella realtà molte volte la gravidanza non è una scelta d'amore ma una cosa casuale.