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Un paziente disperato: "Indebitato per l'operazione, mi suicido" - Il 10 aprile del 2016 un paziente operato da Confalonieri "mesi dopo le complicanze sofferte" si rivolge di nuovo al medico con toni disperati e in una telefonata, intercettata dagli inquirenti, dice: "Per evitare di aspettare nove mesi, perché altrimenti l'infezione sarebbe andata avanti, ho dovuto pagare di tasca mia. Sono senza lavoro, senza casa, con 35mila euro di debiti, io mi suicido". E Confalonieri: "Mi scusi, bastava che lei venisse da me e glielo facevo con la mutua".