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In Russia da venerdì scorso creare le “chat della morte” è reato. Il fenomeno delle “balene blu”, i “siniy kit”, o Blue Whale come viene definito nel resto del mondo, ha attirato l’attenzione di legislatori, magistrati e docenti, e ora la creazione di gruppi in Rete che propagandano il suicidio tra i ragazzi può essere punito con 3-6 anni di reclusione, anche in assenza di un tentativo di togliersi la vita, e fino a 8 anni se esiste una vittima. I giornali russi intanto riportano notizie della diffusione del gioco in tutto il mondo, dall’Irlanda alla Spagna, dalla Grecia alla Polonia, e perfino alla Cina. Questa nuova geografia non fa che confermare le paure dei parlamentari: se si diffonde ovunque, non è un’invenzione, e stavolta è la Russia a fare da trendsetter globale, invece di copiare le mode occidentali.