00 20/01/2019 18:21
Frosinone-Atalanta 0-5: Duvan Zapata segna 4 gol!

La apre Mancini, poi il poker del colombiano,
momentaneamente capocannoniere con Ronaldo a quota 14 gol:
per i nerazzurri l’Europa è sempre più vicina



L’Atalanta va. Più forte, più tecnica, più spettacolare. E tutto si compie secondo la volontà del migliore: Duvan Zapata, l’uomo del match. Il centravanti colombiano, in stato di grazia, imprime il suo marchio sulla partita piegando il Frosinone (dopo l’1-0 di Mancini) con un poker di reti travolgente, dimostrandosi puntuale con il gol - il 14° di fila in 8 gare, di cui una in Coppa Italia - e imprendibile per i difensori ciociari. Così i nerazzurri, stretti attorno al loro gigante, si prendono la scena irrompendo in zona Europa, momentaneamente al sesto posto a quota 31 (in attesa di Genoa-Milan): manita e una sensazione diffusa di orizzonti illimitati, per la felicità dei mille tifosi nerazzurri al seguito allo Stirpe.

VAI MANCINI — È l’Atalanta a manovrare. Un possesso palla (due tocchi al massimo) usato come fune per issarsi fino ai sedici metri. E un primo rischio il Frosinone (sceso in campo senza gli infortunati Ariaudo, Ciofani e Zampano e gli squalificati Ciano e Capuano), lo corre già al 7’, quando De Roon raccoglie lo spiovente di Pasalic e appoggia indietro su Zapata che non trova la conclusione verso la porta. È il rumore di valanga, passano 4’ e i nerazzurri passano in vantaggio: Gomez ricama al limite dell’area, Pasalic pennella in mezzo per la testa vincente del gigante Mancini sfuggito a Goldaniga.

IMPLACABILE — Punti nell’orgoglio, i ciociari producono un assalto orchestrato da Molinaro che trova infine l’opposizione di Castagne che libera l’area di testa. Il match diventa più equilibrato quando i padroni di casa decidono di alzare un po’ il baricentro e di rendersi più efficaci sulle linee di passaggio altrui. Eppure il finale di tempo è ancora di marca ospite: stavolta è Pasalic ad impegnare con un colpo di testa Sportiello (reattivo nell’occasione) sul cross di Ilicic, a riprova di quanto i ciociari soffrano sulle palle alte. E puntuali arrivano gli acuti dell’altro gigante, Zapata, lesto ad insaccare di testa sui cross del solito Pasalic a cavallo del primo e secondo tempo. Di più. Il colombiano non solo chiude anzitempo il match, ma si regala pure due perle supplementari al 19’ e al 29’ correggendo in rete altrettanti palloni spiovuti in mezzo, con la difesa del Frosinone incapace di reagire. I ciociari, pericolosi solo in un’occasione con Pinamonti (che colpisce la parte esterna della rete), devono arrendersi all’evidenza. E l’Atalanta potrebbe pure chiudere la partita con un vantaggio ancora più largo. La gente dello Stirpe va via comprensibilmente amareggiata. Penultimi e fermi a quota 10 punti, gli uomini di Baroni non vedono la luce in fondo al tunnel.

Alessio D’Urso

Fonte: Gazzetta dello Sport