IL SECOLO XIX
Aggredito Baldini
di:Giuliano Gnecco
Del: 28-04-2006
Cinquanta ultrà interrompono la seduta. Stellini strattonato In quindici giornate dilapidati otto punti
Genova. Questa volta la contestazione esplode, questa volta non è più soltanto un avvertimento come martedì alla ripresa degli allenamenti. Una cinquantina di ultrà hanno interrotto l’allenamento in corso a Pegli; hanno chiesto e ottenuto di parlare con i giocatori. È stato un confronto franco e duro. Poi Baldini, che sarebbe stato colpito da un pugno, non ha ripreso il lavoro, mentre i tifosi sono rimasti a presidiare l’impianto fino a fine seduta.
È la cronaca nell’ennesimo pomeriggio di un giorno da cani. Prima conseguenza: da oggi gli allenamenti saranno esclusivamente a porte chiuse, e né l’allenatore né i giocatori rilasceranno dichiarazioni in un rigoroso silenzio stampa. Il pomeriggio sembrava iniziato nel modo migliore. Sembrava che, dopo la tensione di martedì, stesse tornando il sereno. Un’auto della polizia, una dei carabinieri e gli agenti della Digos vigilavano con discrezione. Sugli spalti solo un gruppo di pensionati e un manipolo di tifosi più caldi, alcuni dei quali avevano già pacificamente espresso il loro disappunto martedì. Nessuno striscione. Nessun insulto. Nessuna avvisaglia di quanto sarebbe accaduto da lì a poco. Intorno alle 14,50 Attilio Perotti ha ordinato l’inizio della seduta pomeridiana. Subito pettorine, titolari gli stessi del Monza e di San Benedetto del Tronto. Alle 15, dal tunnel sotto lo svincolo autostradale, sono sbucati una cinquantina di ultrà appartenenti a differenti anime della tifoseria. Hanno richiamato l’attenzione di Perotti e ottenuto di poter parlare con la squadra.
Le forze dell’ordine hanno autorizzato l’apertura dei cancelli e gli ultrà si sono diretti verso gli spogliatoi. Alle 15,10 l’allenamento è stato interrotto, i giocatori sono scesi nel ventre di Villa Rostan per il faccia a faccia. I tifosi hanno espresso la loro rabbia, la loro amarezza. Hanno spiegato di aver sofferto per troppo tempo, di essere stanchi, di voler salire in serie B. Se la sarebbero presa soprattutto con i veterani della squadra, con quelli che secondo loro dovrebbero trascinare i compagni. I giocatori hanno ricordato di essersi sempre impegnati, hanno promesso di continuare a farlo fino alla fine, ma avrebbero anche parlato di «difficoltà», facendo aumentare la rabbia degli ultrà. La tensione sarebbe salita ulteriormente, e si sarebbe sfogata soprattutto nei confronti di Baldini che da capitano avrebbe cercato di difendere i compagni. IA questo punto il difensore sarebbe stato colpito da un pugno, e uno schiaffo sarebbe arrivato anche a Stellini che si sarebbe messo in mezzo per dividere i contendenti. «Torneremo», sarebbe stato il congedo dei tifosi.
Alle 15,20 gli ultrà sono tornati sugli spalti: negli spogliatoi sono rimasti solo i loro leader. Nel frattempo è sceso negli spogliatoi l’amministratore delegato Alessandro Zarbano, il dirigente più alto in grado fra quelli presenti in sede: non c’erano Preziosi, che rientrerà solo lunedì da Hong Kong (difficilmente farà in tempo ad arrivare per la partita con il Cittadella), né Fabiani, che aveva lasciato Villa Rostan per un impegno circa un’ora prima dell’arrivo degli ultrà.
Alle 15,45 la squadra è tornata in campo. L’amministratore delegato e Perotti hanno parlato con la squadra. Poi è ripreso l’allenamento, in un clima irreale, con i giocatori quasi in trance. Il tecnico ha distribuito nuovamente le pettorine ; una è toccata a Fusco: Baldini, paradossalmente uno dei più attaccati alla maglia, è rimasto negli spogliatoi, non se l’è sentita di continuare. Zarbano è stato chiamato nuovamente a trattare con gli ultrà. Questa volta nei pressi della gradinata, mentre l’allenamento proseguiva. I tifosi avrebbero ottenuto garanzia che Baldini e Stellini non avrebbero sporto denuncia.Alle 16,40 altri due capi ultrà si sono avvicinati nuovamente agli spogliatoi. Nel frattempo è terminato l’allenamento. C’è stato un altro breve colloquio. Alle 17,50 anche l’ultimo dei tifosi ha lasciato Pegli. La società sta prendendo in considerazione l’ipotesi di portare la squadra in ritiro. E oggi la Disciplinare si riunirà per decidere sul ricorso per il ritardato inizio della partita di San Benedetto del Tronto.