Sull'Etna ci sono molte storie e leggende che si intrecciano, e che cercando di dare in un certo senso, una spiegazione sul come si è creato, su come è nato il nostro amato vulcano.
Tra le tante storie, o meglio tra le tante leggende, la più bella ed interessante è quella che parla delle "Porte dell'Etna" !
Tale leggenda, narra della presenza nel territorio etneo, di due porte, chiamate appunto Porte dell'Etna, una in localita' Zucconero, e l'altra in localita' Cuttunaro. In queste porte di guardia, stando alla legenda, sembra che il Dio del fuoco, Vulcano, colloco' due sui fidi scudieri, o meglio due terribili spiriti, che lanciavano saette di fuoco, contro chiunque cercasse di avvicinarsi alla "residenza" del Dio Vulcano !
Detta "residenza" era una caverna, situata nelle viscere del vulcano, dove Bronte, Sterope e Arge, i ciclopi, lavoravano alla realizzazione di magiche armature per mitici eroi. Come detto sopra, gli spiriti posti nelle porte di guardia, avevano l'ordine tassativo di bloccare tutti coloro che si avventuravano oltre le porte. Questa storia, non convinse completamente il grande Giove, che infuriato, trasformo in due enormi blocci di pietra i due terribili spiriti, collocando al loro interno due maestosi alberi, una quercia e un pino, che stavano ad indicare la supremazia della vita sulla morte !
Altre leggende in breve :
La leggenda di Ulisse e Polifemo !
Questa famosa storia è narrata da Omero nell'Odissea ed è conosciuta in tutto il mondo. Ulisse, in ritorno da Troia, ebbe anche la sfortuna di imbattersi in Polifemo, uno dei feroci ciclopi con un occhio solo (mostruosi e giganteschi pastori) che dominavano la costa ionica siciliana. L'eroe greco, famoso per la sua arguzia, in un momento propizio, accecò il gigante con un palo di legno aguzzo. Polifemo iracondo voleva vendicarsi, ma essendo accecato non si accorse che Ulisse e compagni si erano aggrappati alla pancia dei pecoroni ed erano così usciti dalla grotta in cui erano tenuti prigionieri facendosi così burla del gigante. Il ciclope in un ultimo sussulto d'ira lanciò dei grossi massi contro Ulisse senza colpirlo dando origine ai faraglioni che oggi caratterizzano Acitrezza.