Mi dispiace Daimon, ma da napoletana, devo dissentire...e spero non ti offenderai, se ti dico che hai un'immagine troppo pittoresca e "edulcorata" della triste realtà di Napoli.
Lo scioglimento del sangue di San Gennaro è una credenza popolare e nient'altro, accompagnata da manifestazioni di religiosità che
io personalmente non condivido. Sono eventi quasi sempre seguiti, sostenuti ed incoraggiati dalla malavita locale (che abita nei quartieri del centro storico)e dalle stesse persone che abitano quei quartieri e che fanno dell'omertà e dell'illegalità e microcriminalità diffusa, il loro modus vivendi.
Ricordiamoci l'obolo della vedova, piuttosto che i carri dei santi carichi di ori ed offerte votive, trasportati dalla folla.
Purtroppo anche la chiesa ha la sua responsabilità, facendo leva sull'ignoranza della gente.
Scritto da: daimon. 19/09/2006 16.23
A Napoli, questo evento ha una valenza tutta particolare, che eccede anche il solo aspetto religioso della cosa.
San Gennaro, a differenza di altri patroni, è infatti " 'nu napulitano 'mmiez'e napulitane", uno di loro, insomma, ed è presente nella vita quotidiana in mille modi, alcuni assai pittoreschi.
Tra l'altro è considerato il più grosso esperto della città nel gioco del Lotto...
E' sempre molto bello, confortante, e raddolcisce l'animo vedere la tranquilla confidenza dei napoletani con il loro santo...[/G]....ma di quale serenità parli, ma lo sai che a Napoli ci si ammazza ogni giorno per niente?
La annuale processione nei quartieri è evento sociale rilevante, con le fanciulle vestite a festa, i giovinotti ai margini della processione, le vecchiette vestite di nero, i giovani chierichetti che cantano dietro la statua, etc.
Una tradizione bellissima di una città particolarissima, qualcosa che, trovandosi in zona, merita senz'altro attenzione.
Tra l'altro Monsignor Sepe tiene molto al recupero e alla salvaguardia di certe tradizioni, e dunque...
[Modificato da (Gea) 19/09/2006 16.48]
[Modificato da (Gea) 19/09/2006 16.50]