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Genoa Cesena

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    00 20/10/2006 11:15
    19/10/2006 10.17.40
    Castori: “Non verremo a fare le barricate”
    E il presidente: “Giocare al Ferraris? Sarà una gioia per gli occhi”

    Grande voglia di tentare l’impresa, se non altro di prolungare l’imbattibilità. Lo si evince dalle dichiarazioni del presidente Lugaresi (“Segniamo sempre, potrebbe succedere qualcosa di straordinario”) e dell’allenatore Fabrizio Castori: “Il sostituto di Zaninelli satà Vignati. Rispetto alla vittoria sul Bari cambierà poco, di base mi affido sempre al 4-3-3, al più cambio a partita in corso. Il Genoa? Secondo consuetudine non andremo al Ferraris per speculare sullo 0-0, pur essendo i rossoblù tra i grandi del campionato. E se sarà una partita perfetta…”.

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    00 20/10/2006 11:15
    19/10/2006 10.20.06
    Botta: “Chi gioca, gioca. Ci diamo tutti una mano”
    Il centrocampista: “Bene in trasferta. Ma al Ferraris una marcia in più”

    Spirito Grifo e una meravigliosa duttilità. Dove lo metti, sta. E sempre con un rendimento che non tradisce. “Ogni giorno lavoro per migliorarmi” dice il giovane centrocampista lariano, già entrato nell’orbita delle Under azzurre. “La presenza di tanti bravi giocatori facilita l’apprendimento. Quella di sabato non sarà una partita determinante, però centrare i tre punti ci farebbe fare un bel balzo in avanti. I margini di errore, contro una squadra quadrata come il Cesena, devono essere minimi”.
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    00 20/10/2006 11:16
    19/10/2006 10.22.04
    Milanetto: “Battere il ferro finchè è caldo”
    “Ci divertiamo anche negli allenamenti. Sabato obiettivo tre punti”

    Corre, lancia, tampona e tira. Un giocatore completo che a Genova ci ha messo un amen a mostrare il suo valore. Prendendo in mano la squadra. “Sono contento. E’ stato bravo il mister, sin dall’estate, a darci un gioco e un’identità precisa. Siamo un gruppo nuovo, ma non sembra da come riusciamo a esprimerci. Proprio questo deve darci fiducia, soprattutto per affrontare e superare quei momenti in cui le cose, inevitabilmente, fileranno meno lisce di adesso”.

    genoacfc.it


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    00 20/10/2006 11:26
    Non penso di esserci domani .. sono duie settimane che non vedo i miei ... quindi è probabile che domani vada da loro.
    POi se non mi passa il mal di testa sicuro, sicuro che non ci sono
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    Danda63
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    00 20/10/2006 11:41
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    00 21/10/2006 20:36
    Un bel Genoa vince 4-3 con il Cesena.

    Il problema è che questi ragazzi dovrebbero smetterla di farci penare gli ultimi minuti .....

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    00 21/10/2006 20:38
    Un Genoa stratosferico batte il Cesena


    Primato consolidato con un'altra prova super del Grifo di Gasperini (4-3)



    Genoa: Barasso, Bega (c), De Rosa, Criscito, Botta (22'st Biasi), Coppola, Milanetto, Fabiano, Adailton (35'st Stellini), Greco (16'st Zeytulaev), Sculli. A disposizione: Rubinho, Longo, Diogo, Aurelio. All. Gasperini.
    Cesena: Turci, Biserni, Ficagna, Lauro (1'st Bracaletti), Sabato, Vignati, Pestrin (35'st De Feudis), Salvetti (c), Papa Waigo, Virdis, Piccoli (12'st Lazzari). A disposizione: Sarti, Bova, Drudi, Ferrini. All. Castori.
    Arbitro: Palanca sez. Roma 1.
    Reti: pt 19' Sculli, 23' Greco, 37' Adailton, 31' Salvetti (rig.); st 33' Lazzari, 34' Adailton, 40' Papa Waigo.
    Note: Paganti 3.395, incasso 62.195 euro. Abbonati 14.818, quota gara 139.279 euro. Ammoniti Lauro, Bega, Barasso, Criscito, Zeytulaev.
    Genova - Cambiano gli avversari, non lo spartito: il Genoa le suona a tutti. Sesta vittoria in campionato su otto partite. Sette su sette in casa, contando nel mazzo le tre di Coppa. Crolla l'imbattibilità del Cesena, che esce ciucco per la lezione impartita. Una prova magistrale dei rossoblù, solo con qualche disattenzione di troppo in difesa, a voler trovare il pelo nell'uovo, ma con la bacchetta in mano dall'inizio alla fine. Non c'è Rossi alle prese con un risentimento muscolare, ma è il solito Genoa arrembante quello che arriva già al 3' a un passo dal gol. Il rientrante Greco a centrocampo va via con una magia, servendo Adailton in corridoio e il diagonale va largo di un soffio. Sulla sinistra Fabiano arriva con facilità sul fondo e la difesa bianconera, schiacciata come una piadina, si salva con affanno e una certa dose di fortuna. Al 9' un contropiede di Botta è interrotto fallosamente da Lauro. La battuta di Adailton sul primo palo costringe Turci a inarcarsi per la splendida respinta. Ci vuole un quarto d'ora al fischiatissimo Pestrin, e ai compagni, per presentare il biglietto da visita davanti a Barasso, che al 15' para il rasoterra di Papa Waigo e poi De Rosa allontana. Solo un fuoco di paglia, che non spegne la pioggia di occasioni come la netta superiorità del Grifo. Il gol arriva puntuale come una cambiale e nasce da un corner. E' Sculli a farsi trovare pronto alla correzione dopo un palo, un tiro di Coppola e un altro di Fabiano. Quattro minuti e sono già due. 'Lupo' Greco urla al mondo la sua voglia di gol, con un missile di collo destro che è un promo per il gioco del calcio. Sembra tutto facile, ma a complicare la vita ecco il rigore, ineccepibile, concesso per l'atterramento di Virdis a opera di Barasso. Salvetti lo tira due volte, cambiando l'angolo e dimezzando lo svantaggio. Riparte a testa bassa il Vecchio Balordo, che si fa vedere con una conclusione di Sculli e poi scuce il tris al 37' con Adailton, lesto ad approfittare del cross di Coppola e dell'uscita a vuoto di Turci, depositando di testa nel sacco. Un Genoa da lacrime agli occhi, solo che sono di gioia e la sinfonia riparte uguale nella ripresa. Pubblico in visibilio, pure la Tribuna si trasforma in una Nord in miniatura. Ci prova Coppola col sinistro a vedere se il thè non ha fatto male a Turci nell'intervallo, il portiere si distende e neutralizza il sinistro (7'), poi concede il bis disinnescando Sculli (10') e infine anche Greco (16') che poi lascia il campo. Genoa a raffica, un colpo anche il Cesena con l'ex Bracaletti che non azzecca lo specchio (17'). Ancora Bracaletti scalda Barasso che deve uscire per chiudere lo specchio. Milanetto detta i tempi con maestria e dà il la a una perfetta catena di montaggio nella zona mediana, mentre in difesa Bega, Criscito e De Rosa mettono la museruola ai cesenati. In attacco il più pericoloso è Adailton nella parte centrale del secondo tempo. Prima con un sinistro a giro che esce di poco, poi con un'azzardata palombella che non sorprende Turci. Ha spazio il Genoa e Milanetto (29') scarica il destro liftato. La seconda marcatura rimette gli ospiti dentro i binari per sperare, con Lazzari che infila da distanza ravvicinata (33'). Adailton però riallunga di nuovo le distanze (34'), sparando nella porta un pallone lavorato in precedenza da Fabiano e Zeytulaev. I romagnoli non ci stanno e fanno tre con Papa Waigo (40'), il forcing finale è generoso ma inutile. Finisce 4-3 per il Genoa.
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    elvis84
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    00 22/10/2006 23:44
    grande Genoa :smile45:


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    Danda63
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    00 23/10/2006 09:39
    IL SECOLO XIX

    Il Genoa di Gasperini modello Bagnoli
    di:Giovanni Ciolina
    Del: 23-10-2006
    CORSI E RICORSI Gioca bene, diverte e segna a raffica: la memoria dei tifosi vola ai protagonisti di due campionati trionfali I rossoblù ricordano il Grifone del quarto posto. Torrente: «Ha la filosofia vincente della squadra di Scoglio»

    Genova. Sedici anni dopo il Ferraris torna a tirare fuori i vessilli della festa e si diverte a vedere giocare il Genoa. Per lunghi tratti della sfida con il Cesena il teatro del calcio lascia da parte aplomb inglese e modi da opera per tributare applausi a scena aperta a Milanetto e compagnia. Se Marassi non balla poco ci manca. Sono cambiati i cori dello stadio in grado di dettare i ritmi del divertimento, ma i momenti di gioia si sprecano. E l'euforia viaggia sulle frequenze degli sms dei telefoni cellulari.
    «Teniamo i piedi per terra»è l'invito che arriva da un po' tutto l'ambiente rossoblù, ma è più facile da dire che da mettere in pratica. Di fronte al Nuovo Genoa Paradiso delle ultime domeniche si fa fatica a non pensare in grande. Sedici anni dopo, gioco e risultati tornano ad andare a braccetto sotto il cielo rossoblù genovese. Da quel Grifone targato Bagnoli che conquistò la qualificazione in Coppa Uefa e l'anno successivo centrò la semifinale.
    Rispetto a quella compagine di spinelliana memoria il Genoa di Gasperini ha un tasso tecnico leggermente inferiore dettato anche e soprattutto dalla categoria di appartenenza e una filosofia di gioco che ha affinità prevalentemente sulla qualità del gioco e sulla ricerca di schemi semplici, ma efficaci.
    Detto questo c'è poi anche una difesa a tre, con Signorini che era chiamato a staccarsi per fare il libero, con Torrente e Caricola al fianco. Anche in mezzo al campo la carta carbone si può applicare sui compiti affidati a Ruotolo e attualmente a Coppola, mentre Bortolazzi e Milanetto si assomigliano davvero tanto. Entrambi sono capaci di alternare i passaggi semplici ai lanci lunghi e illuminanti.
    Ma nel refrain all'indietro del film sul bel calcio genoano si deve compiere ulteriori due passi a ritroso alla stagione 1988-1989, quando sulla promozione in serie A venne posto il sigillo indimenticabile del Professore. Quante somiglianze, nonostante il diverso modulo tattico, tra quel Genoa di Franco Scoglio e quello attuale di Gian Piero Gasperini. «Due formazioni dagli stessi concetti tattici», chiarisce Vincenzo Torrente, attuale tecnico della Primavera e colonna di quelle due squadre rossoblù.
    Ricerca continua della verticalizzazione del gioco, attacco degli spazi, pressing alto, giocatori di qualità e aggressivi «sono le caratteristiche di quelle due formazioni così lontane nel tempo, ma così vicine per la pratica del calcio». «In effetti il Genoa di Gasperini sta giocando in maniera spettacolare con una filosofia che mi ricorda quel nostro Genoa» ammette Torrente.
    Ovviamente è difficilissimo effettuare similitudini tra squadre di tecnici e di epoche differenti. Cambiano i sistemi di gioco, cambiano i protagonisti («Gli allenatori sono bravi, però spesso i meriti sono maggiormente da attribuire alle qualità di chi va in campo»), ma su una cosa non si può sbagliare: quello che ammirano gli occhi puntati sul prato verde.
    Il gioco, il bel gioco, accomuna quelle tre squadre. E in questo c'è la mano dell'allenatore, quella sua cura dei particolari quasi maniacale che porta il Grifone a muoversi a memoria sul prato verde e con una velocità astronomica per gli avversari. E quando il pallone finisce in possesso degli avversari ecco scattare il piano "b", ossia il pressing sul portatore di palla.
    I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il Genoa di Gasperini vince e soprattutto convince con un trio delle meraviglie impressionante. Sculli solo a Crotone (5 reti) e a Modena (8) ha fatto meglio che in questo spizzico di campionato. Discorso simile per Adailton, già a quota 5 in otto gare. Il suo record (2003-2004) conta nove reti in 23 gare con la maglia del Verona. E lunedì prossimo il brasiliano torna a Verona, la città di Bagnoli.


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    00 23/10/2006 09:39
    IL SECOLO XIX

    De Rosa: «Un grande onoreil paragone con Signorini»
    di:G. Cio.
    Del: 23-10-2006
    Genova. A 33 anni ha ancora voglia di imparare. Non si sente un simbolo «bensì uno del gruppo Genoa», ma Gaetano De Rosa puntualizza come «nei due mesi trascorsi al Genoa ho trovato un ambiente in grado di trasmettermi tante cose».
    Molti meriti, però, nonostante la sua continua professione di umiltà, sono suoi. Voluto, fortissimamente voluto dal presidente Enrico Preziosi, il difensore è arrivato in coda di mercato per sostituire il partente Paci e già all'esordio con il Torino nel trofeo Spagnolo si è fatto ammirare per puntualità nelle chiusure e pulizia di gioco. Oltre alle sue capacità realizzative in acrobazie. Un bagaglio tecnico importante che ben presto è risultato determinante per farlo diventare un beniamino del popolo di Marassi. Ma anche capace di far nascere paragoni con un altro difensore rossoblù che ha dato tantissimo alla causa genoana: Gianluca Signorini, il capitano. «Personalmente non amo i paragoni. Sono uno del gruppo di mister Gasperini e tale resto, ma è fuori di dubbio che l'affiancarmi a Signorini è per me un grande onore».
    Un paragone generazionale che, per altre ragioni, coinvolge anche un'altra stella rossoblù: Marco Rossi, che per gioco e corsa ricorda Stefano Eranio.
    E come le squadre di Scoglio e Bagnoli anche quest'anno la truppa Gasperini si diverte: «In effetti è così, ci si trova con naturalezza e i meriti per un concerto perfetto sono del mister che ci fa suonare in sintonia».
    E anche le stecche (come quelle dell'altro pomeriggio) sono viste senza preoccupazione «ma come punti su cui lavorare e crescere. Fa parte del cammino che abbiamo intrapreso. Se fossimo già al massimo non ci sarebbero margini di crescita e non sarebbe bello. Ovvio che con i risultati si lavora meglio. Con il Cesena bisognava chiudere la partita prima». Insomma De Rosa individua «nella forza del gruppo la capacità di chi gioca di più di coinvolgere gli altri. Chi gioca meno, invece, ha avuto la capacità di farsi trovare pronti e uniti nel meccanismo».
    Ma per crescere ancora ed evitare gli sbandamenti difensivi il difensore rossoblù parla di «cinismo anche difensivo. Alla capacità di saper attaccare dobbiamo affiancare nella stessa misura anche quella di difendere in undici». E per rendere ancora più chiaro il concetto fa il paragone con la Juventus «capace di vincere a Trieste per 1-0 dopo aver patito. Non si può sempre vincere 3-0».



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    00 23/10/2006 09:40
    LA REPUBBLICA - IL LAVORO

    Un tridente delle meraviglie "Ma la forza è il collettivo"
    di:LUCA PALMIERI
    Del: 23-10-2006
    Dodici gol su diciassette del Genoa firmati dagli attaccanti titolari: un record Adailton e Greco vanno a mille ma ora il compagno teme la squalifica

    Il Genoa vola sulle ali dello spettacolo e di un tridente straordinariamente prolifico. Adailton, Greco e Sculli rappresentano infatti la summa della filosofia gasperiniana che abbina produttività ed estetica. Dodici in gol in tre, su diciassette segnati dalla squadra, ne sono la conferma più incontestabile.
    Adailton con la doppietta contro il Cesena si è issato in vetta alla classifica cannonieri al fianco di un fuoriclasse assoluto come David Trezeguet e del bolognese Claudio Bellucci. Sculli segue a ruota con quattro e Greco, che ha dovuto saltare ben tre partite per problemi muscolari, è già a tre. Numeri da favola, che non hanno eguali in questa stagione nel calcio professionistico italiano, e sono rafforzati dalla coppa Italia, dove Greco è capocannoniere della manifestazione con quattro reti e Adailton è subito dietro con tre mentre Sculli è a zero, ma ha giocato solo l´ultima partita con il Modena, suo debutto genovese. Diciannove reti degli attaccanti su ventiquattro realizzate in totale dalla squadra di Gasperini nelle undici partite ufficiali giocate: un´incidenza quasi dell´ottanta per cento e una media di quasi due gol a partita per le punte rossoblù.
    Difficile dare la palma del migliore a uno dei protagonisti di questo trio delle meraviglie dopo la partita con il Cesena. Adailton ha segnato i primi due gol su azione in campionato, ma anche i due compagni di reparto hanno dato vita ad una prestazione eccezionale. Basti pensare a Greco che, fino al pomeriggio prima del match non doveva essere neppure tra i convocati, ed ha segnato una rete splendida. Oppure a Sculli che, dal rischio della squalifica per illecito sportivo, ha trovato motivazioni supplementari: sono arrivati così i due gol di Brescia, mentre con il Cesena è arrivata la migliore prestazione in rossoblù, con la rete del vantaggio, il superbo assist per Greco e un lavoro di corsa incessante. «I gol che stiamo segnando - sottolinea il modesto Adailton - sono il frutto della costante evoluzione di questa squadra. Sono contento per le mie prime reti su azioni, ma anche per quelle dei miei compagni di reparto e soprattutto per il risultato di questa squadra. Noi siamo sotto i riflettori per i gol, ma è il collettivo la vera forza di questo Genoa».
    La squadra rossoblù potrebbe quindi attendere con serenità il recupero di Lucho Figueroa, che dovrebbe essere pronto per gennaio se non ci fosse l´ombra del caso Sculli. Venerdì infatti l´attaccante si presenterà di fronte alla Disciplinare e su di lui incombe la spada di Damocle di una pesante squalifica. Un rinvio appare improbabile e, in ogni caso, è probabile che l´attaccante sia in campo lunedì a Verona, perché la sentenza dovrebbe arrivare dopo qualche giorno. Sculli è pronto alla sua partita più difficile. «Adesso mi godo questo terzetto fantastico con Ada e Greco, poi penserò al resto. Sarò presente a Milano, non ho nessuna intenzione di delegare. E´ una vicenda di quasi cinque anni fa, mi ricordo ben poco di allora ed ho comunque poca voglia di parlarne. Purtroppo c´è da combattere questa nuova battaglia e non mi tirerò indietro».




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    00 23/10/2006 10:13
    goal.com
    Signore e signori, benvenuti al Genoa Show!

    La Juve si prende il segno più con qualche polemica, vincono anche Napoli, Bologna, Bari e Piacenza.


    L’ottava giornata di campionato di serie B va in archivio sottolineando l’assoluta forza del Genoa di Gasperini. La partita col Cesena è una di quelle che non scordi, tanto tanto spettacolo. I rossoblù si prendono anche i tre punti, peraltro assolutamente meritati, al cospetto di una squadra romagnola che fin qui non aveva mai perso. L’impianto di gioco del mister torinese funziona alla perfezione, non può esistere un tifoso genoano che abbia da obiettare qualcosa. Vetta solitaria, sei vittorie, divertimento allo stato puro…..
    Se il Genoa riesce a conciliare perfettamete gioco e risultati, altrettanto non si può dire per il Napoli. La vittoria misura col Crotone permette agli azzurri di agguantare il secondo posto ma al San Paolo sono piovuti fischi da parte della tifoseria. Il gioco non c’è, stavolta Reja ha proposto un inedito 3-4-3, e il bomber Bucchi non riesce a sbloccarsi.

    Sul podio in coabitazione col Rimini che nell’anticipo si è sbarazzato del Brescia, troviamo il Bari di Maran, cinico come vuole il suo allenatore. Superato il Treviso 2-0 con un gol per tempo di Santoruvo e Carrus su rigore. Molto bella l’azione della prima segnatura. La curva barese grazie ai buoni risultati, terza vittoria stagionale, sta tornando ed essere calda e colorata come ai bei tempi di qualche anno fa.

    Spalancano la finestra e si affacciano in zona play-off le emiliane Piacenza e Bologna. I biancorossi danno una grande prova di maturità sbancando il sempre ostico “Matusa” di Frosinone, tornando a vicnere in trasferta dopo quasi un anno. Ha deciso una punizione di Degano. Il Bologna sbanca Mantova, fin qui a punteggio pieno nelle gare interne. Difesa super e il solito Bellucci gli ingredienti principali della vittoria. Di Della Rocca la rete che ha chiuso la partita.

    Completa il giorno magico dell’Emilia la doppietta di Colacone grazie al quale il Modena supera il Lecce in casa. Sforzini viene espulso, Zoratto si gioca la carta di Colacone e l’ex Ascoli lo ripaga con una doppietta. I salentini collezionano anche la terza espulsione consecutiva, nel finale si becca il rosso anche Rullo. Zeman ritorna nell’anominmato di metà classifica, seppur con una gara in meno.

    Mette la testa fuori dall’acqua la Juventus che vince a Trieste e ringrazia ancora Cristiano Zanetti, decisivo anche contro gli alabardati. Sul risultato però l’errata decisione di Bergonzi che annulla ingiustamente un gol a Kyriazis. Juve non è stata brillante e Del Piero alla ricerca del gol n.200 è stato insufficiente.

    Continua la maledizione dei rigori per l’Arezzo. Stavolta dal dischetto è andato Volpato, ha sbagliato, ma poi ha ribadito in rete. La partita con lo Spezia è stata condizionata dal campo pesante. Gli amaranto meritavano la vittoria, tuttavia i liguri hanno raggiunto il pari con un altro rigore, non proprio solare, realizzato da Saverino. Appuntamento con la vittoria ancora rimandato.

    Pescara e Vicenza avevano all’Adriatico l’occasione di cogliere la prima vittoria in campionato, ma nessuna delle due ne ha approfittato e così restano le uniche due insieme all’Arezzo a non aver ancora vinto.


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  • --MUTTLEY--
    00 29/10/2006 13:44
    Re:

    Scritto da: Fatascalza 21/10/2006 20.36
    Un bel Genoa vince 4-3 con il Cesena.

    Il problema è che questi ragazzi dovrebbero smetterla di farci penare gli ultimi minuti .....




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