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Pallanuoto: Pro Recco, trionfo tricolore

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    Fatascalza
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    00 29/05/2008 13:11
    Campioni! Ancora una volta: la quarta in questo anno solare (Supercoppa della scorsa stagione, Coppa Italia, Eurolega e ora scudetto), la settima in due anni, la terza consecutiva nell’albo d’oro nazionale, la ventiduesima nella propria storia. La Pro Recco più forte di sempre (così l’ha benedetta il Caimano Eraldo Pizzo subito dopo la vittoria in Europa di venti giorni fa) non conosce ostacoli.

    E se la stagione si era aperta con la vittoria di Kazan in Supercoppa, ieri si è chiusa con lo scudetto. Un trionfo annunciato. Soprattutto alla vigilia e dopo la vittoria ottenuta sabato scorso a Brescia agli extra time. Quella è stata la vera finale: lì si è decisa la corsa al tricolore della pallanuoto 2008. Perchè a Punta sant’Anna, mercoledì scorso come ieri, non c’è stata (quasi) partita. Troppo forte il Recco, troppo dimesso il Brescia anche se va detto che i lombardi hanno provato, almeno per metà partita, a tenere in piedi il match.

    Ma la gara è stata sostanzialmente scontata fin dal primo tempo con il Recco in vantaggio 3-1. Il Brescia ha provato a mettere paura ai biancocelesti solo nella seconda frazione. Sul 4-3 i lombardi hanno fallito una superiorità numerica. Poi il Recco ha ripreso in mano la partita. E l’hanno portata in porto abbastanza agevolmente. Il gol di Udovicic per il 9-5 a quasi quattro minuti dalla fine (con time out precedente chiamato con grande saggezza da Pino Porzio) ha chiuso il match. Con consueto grande entusiasmo alla fine e ultimi minuti vissuti dal pubblico in piedi. A vincere non ci si fa mai l’abitudine.

    Così, alla sirena (forse anche qualche istante prima), anche chi era in giacca e cravatta è volato in piscina: Porzio, Pizzo, il dirigente Ferreccio e tutti gli altri, tifosi compresi. Perchè, anche se si è i più forti, i successi vanno conquistati con il sacrificio e il lavoro. Contro lo stress psicologico di chi ti mette sempre sotto i riflettori e alla faccia di chi non aspetta altro che una sconfitta (attesa vana...) per poter esultare che la regina è caduta. Questa nuova straordinaria stagione biancoceleste che si è conclusa ieri sera (ma per venerdì è prevista un’altra festa con tutta la città sul lungomare e alla presenza del presidente della Regione Claudio Burlando) è figlia della stessa ricetta cucinata da Pino Porzio l’anno scorso e (seppur con un pizzico di sfortuna) due stagioni fa: lavoro, serietà, impegno. E tanta voglia di vincere. Sempre e comunque.

    Come è accaduto ieri sera di fronte ad un pubblico da tutto esaurito già un’ora prima dell’inizio dell’incontro. Con alcuni volti noti: come l’attore Paolo Calissano e l’arbitro internazionale di calcio Andrea De Marco di Chiavari. Ma i veri protagonisti sono stati i campioni d’Italia. Alcuni su tutti. Come Vlado Vujasinovic che ha giocato l’ultima gara in biancoceleste.

    A lui è stato dedicato uno striscione (”Vlado sei unico”) e sono apparse alcune magliette celebrative (”Grazie di tutto” c’era scritto in serbo) per salutare uno dei mostri sacri della pallanuoto che, negli ultimi sette anni, ha scritto pagine indimenticabili della storia biancoceleste. Non solo: l’urlo più forte all’annuncio delle formazioni è stato proprio per lui, campione di sport e professionalità. E quando a 1’47” dalla fine Vujasinovic è stato richiamato fuori da Porzio per lui è partita una sentita standing ovation: Vlado, commosso, ha ringraziato. Tutta la squadra, però, ha ricevuto dal pubblico di casa il giusto tributo per un’altra stagione fantastica.

    Il Rekko Front ha esposto una grande bandiera dell’Europa circondata da bandiere biancocelesti. Nella restante parte di piscina sono comparsi decine di palloncini bianchi e blu con, in mezzo, qualche altra bandiera. Una festa, insomma, ancora prima di cominciare. E pure il tempo ha celebrato la vittoria di Alberto Angelini e compagni.

    Le nuvole annunciate alla vigilia, hanno lasciato spazio ad un cielo parzialmente sereno con conseguente visione da cartolina per la storica (sempre di più) “Antonio Ferro”, attrezzata alla perfezione anche per questa finale. Il Recco ha vinto ancora, ma altri trofei sono in arrivo. «Non finisce qui - ha promesso il presidente Gabriele Volpi -. Vinceremo ancora tanto fino al 2013, l’anno del centenario».

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  • --MUTTLEY--
    00 29/05/2008 13:31
    Quando si fanno le cose bene ecco i risultati,Preziosi impara!!!
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    Danda63
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    00 29/05/2008 13:46
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    Nadia
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