Lucignolo ha creato un linguaggio". Così Mauro Crippa, direttore dell'informazione Mediaset definisce il programma cult dei giovani, dal 2 giugno in prima serata su Italia Uno. "Non facciamo sociologia, riprendiamo i giovani semplicemente come sono" spiega Claudio Brachino, direttore di Videonews. Secondo il direttore di Italia1 Luca Tiraboschi, Lucignolo ha il merito di "mostrare la realtà come è, senza scimmiottarla".
A pochi giorni dal debutto della sesta edizione di Lucignolo, diretto da Claudio Brachino, curato da Rosa Anna Ragusa con il coordinamento di Raffaella Regoli, si iniziano a scoprire alcune delle molte novità che caratterizzano questa stagione.
Le novità
Il Cumenda nelle vesti del maestro di seduzione, la riconferma di Melita che andrà a toccare con mano alcuni dei temi caldi di questo periodo, a iniziare dall'emergenza rifiuti a Napoli, oggetto della sua prima incursione da Diavolita.
Faranno scalpore le Luci's Angels, due ragazze tutte-pepe pronte a tutto per realizzare i desideri di Lucignolo, Marianne Puglia e Lisa Dalla Via già nota per la bollente lap dance nella metro di Milano.
Centrale sarà l'inchiesta "I ragazzi e il sesso", che Lucignolo lancerà via Internet sul sito di Tgcom. Chiunque potrà inviare immagini, confessioni o drammi riguardanti la propria sessualità. "E' una forma di citizen journalism, per trasformare il cittadino in cronista, ed è un esperimento che parte dall'argomento i giovani e il sesso, ma che si può pensare di espandere anche ad argomenti di cronaca"
Non ci sarà solo gossip e costume, ma anche reportage in questo Lucignolo nuova versione: "Nella prima puntata ci sarà un bellissimo servizio di Raffaella Regoli sul sesso nelle case di Milano, e nelle puntate successive andranno in onda reportage sul turismo sessuale a Santo Domingo, sull'uso della droga in Brasile, girati dai nostri inviati Sandra Magliani e Mimmo Lombezzi":
E poi una guest star che affiencherà il dj della notte: "Anna Falchi sarà l'ospite della prima puntata, ma abbiamo già contattato anche Federica Panicucci, Enrico Ruggeri e molti altri che certamente accetteranno di dialogare con la voce storica di Lucignolo" spiega Brachino.
Tiraboschi: "Lucignolo è un cattivo ragazzo che mostra la realtà"
Queste le novità della sesta stagione: "Il fatto che si parli di riconferma indica che si aprla di un programma di successo" spiega Luca Tiraboschi - "Negli ultimi due anni la media di ascolti di Lucignolo è stata del 13% in prima serata, un risultato ottimo se si considera che la media di rete si attesta intorno al 10,5 - 11%". E a chi accusa Lucignolo di essere un programma trash, Tiraboschi risponde: "Già dal nome si capisce che Lucignolo non vuole avere e non ha un taglio pedagogico,non dà giudizi morali, ma mostra semplicemente la realtà che esiste. E' un contenuto di frontiera, che mostra il buono che c'è nel mondo dei giovani, ma anche il cattivo"
Claudio Brachino: "Volevo Corona, per quest'anno ci rinuncio però..."
"La tv è grande quando riprende la realtà - sottolinea Brachino - Ho sempre detestato la tv pedagogista, noi non vogliamo essere volgari, non vogliamo calcare la mano sul sesso tanto per fare, ma il sesso è una delle componenti della vita dei giovani e come tale noi la registriamo".
Claudio Brachino svela anche di avere pensato a uno spazio speciale dedicato a Fabrizio Corona, protagonista di molte puntate di Lucignolo 2007: "Volevo fare una rubrica con lui: mi sarebbe piaciuto fargli smascherare ogni settimana un finto gossip, un tarocco, ma quest'anno non lo faremo, in futuro chissà..."
Mauro Crippa: "Brachino maestro di trasformismo giornalistico"
"Lucignolo è un terreno rischioso, ma la sua arma vincente è sempre stata quella di non usare il tono di chi si prende sul serio, non ha un apporccio talebano e moralistico anche perchè vuole attirare il segmento di pubblico dei giovani di cui cerchiamo di intercettare il mondo" dichiara Mauro Crippa, direttore dell'informazione Mediaset. "Fino ad ora ci siamo sempre riusciti, ci auguriamo di poterlo fare anche in futuro - prosegue - una garanzia è Claudio Brachino, che insieme Mario Giordano aveva concepito Lucignolo fin dalla sua nascita, che ha dimostrato di essere un vero maestro di trasformismo giornalistico"