Ho ritrovato un vecchio diario del 1970, da mia madre. Vi avevo scritto tutti i concerti a cui ero andato. Ce ne erano ancora un'altra trentina, ma di quei gruppi non ricordo nulla e una ricerca su google non ha dato nessun esito. Ma se li ho scritti su quel diario, vuol dire che allora suonavano.
Alla maggior parte dei concerti ci andavo in compagnia di Ulisse, un amico. Non mi ricordo di aver mai pagato per entrare a un concerto.
Forse accadde la prima volta, al concerto degli Who. Avevo quindici annni, in platea c'era una ragazzina che era diventata famosa perché al Piper, mentre cantava, le era caduta una spallina e aveva continuato con il seno scoperto.
Era Patty Pravo.
Comunqne, se qualche volta entrai pagando, fu cosa rara.
In genere, al Palasport, scavalcavamo. Alcune chicche. Al concerto dei Pink Floyd non funzionò l'impianto luci, si creò un'atmosfera strana. Ulisse e io salimmo sul palco e seguimmo tutto il concerto appoggiati sulla consolle di Richard Wright.
Adesso stiamo cercando di ritrovare foto di quel concerto da qualche reporter dell'epoca.
Al teatro Brancaccio, per vedere gli Yes, entrammo da una porta laterale prendendo alcuni strumenti del gruppo (allora si chiamava "complesso") - io presi un piatto della batteria - che gli faceva da spalla. Arrivati sul palco posammo gli strumenti e scendemmo in platea tra gli applausi. Quel gruppo di spalla si esibiva per la prima volta, era la Premiata Forneria Marconi, in seguito PFM. Una volta, giuro, entrammo mostrando al volo un biglietto del tram. Una cosa che poi John Belushi ci copiò in Blues Brothers.
Al concerto dei Deep Purple, verso la fine, fatto come una pigna, Blackmore gettò la sua Stratocaster sul pubblico. Prenderla e scappare fu un tutt'uno. Poi a sua volta, la Fender ci fu rubata.
Oggi varrà un patrimonio. Durante una manifestazione alle Terme di Caracalla, nel pomeriggio aspettando che iniziasse lo spettacolo i New Trolls suonarono con chitarre acustiche seduti sull'erba tutto il repertorio dei Beatles. Una volta al Piper andammo al concerto del pomeriggio dei Colosseum. Per vedere anche lo spettacolo della sera, ci nascondemmo sotto delle sedie, e restammo lì per due o tre ore.
Mi ricordo che passò pure una donna delle pulizie a scopare. Fu una cosa da eroi. Sempre al Piper, al concerto dei Soft Machine, mi addormentai con la testa appoggiata alle casse. Come abbia potuto farlo, proprio non lo so. E' una cosa che Ulisse ancora mi rinfaccia.
Ecco i gruppi in ordine alfabetico.
Banco del Mutuo Soccorso
Begar's Opera
Bill Coleman
Black Widow
Blue Morning
Canned Heat
Claudio Rocchi
Colosseum
Curvaid Air
Cyan
Deep Purple
Delirium
Fholks
Gentle Giant
God Father
Gran Funk Railroad
Jack Bruce (John Marshall, Cris Spedding, Graham Bond)
Jethro Tull
Keith Tippet
Manfred Mann
Mick Abrahams
New Trolls
Osanna
Pink Floyd
Pooh
Premiata Forneria Marconi
Primitive
Rolling Stones
Rovescio della Medaglia
Soft Machine
Stormy Six
Ten Years After
Thane Russell and Threee
Tir Na Nog
Toad
Traffic
Trip
Uriap Heep
Van Der Graaf Generator
Who
Yes