Brivido Milito, il transfer dalla federazione spagnola non è ancora arrivato: c´è tempo sino alle 19 di questa sera, altrimenti il centravanti argentino dovrà saltare la partita con il Milan e se ne riparlerà per la trasferta di Palermo. È il Saragozza a tenere in stallo l´operazione, per dare l´oky pretende che il giocatore rinunci al credito che vanta nei confronti del club, vale a dire gli stipendi di luglio e agosto più alcuni premi non ancora pagati.
Quello del club spagnolo è quasi un ricatto, il Genoa ha infatti assolto tutti i suoi impegni, provvedendo martedì a versare la prima rata, 4 milioni cash corredati da fideiussioni per 8 milioni ovvero la copertura dei successivi pagamenti. La situazione è delicata, si può sbloccare solo con la rinuncia di Milito dei suoi crediti nei confronti del Saragozza o con un gesto di responsabilità del club spagnolo, anche perché comunque la settimana prossima il Genoa riuscirebbe ad ottenere d´ufficio dalla Fifa il transfer.
Così Gasperini, nella prova generale per la sfida con il Milan, è stato costretto a provare due formazioni e due moduli diversi nella partitella in famiglia di 4 tempi da un ventina di minuti ciascuno. Nei primi due tempi non c´è Milito ed il Genoa si dispone in campo secondo il più tradizionale 4-4-2: linea difensiva formata da Rossi (in questo caso toccherebbe a lui fronteggiare Ronaldinho), Biava, Ferrari e Bocchetti (Criscito ha lavorato precauzionalmente a parte, ma dovrebbe essere recuperabile per domenica), Mesto, Milanetto, Juric e Modesto a centrocampo con Palladino e Olivera tandem di punta.
Con il Principe di Baires in campo, Gasperini opta invece per il suo modulo preferito, ovvero 3-4-3 con Biava, Ferrari e Bocchetti in difesa. La linea di centrocampo resta immutata ovvero Mesto, Milanetto, Juric, e Modesto e tridente formato da Sculli, Milito e Gasbarroni. Dopo i 4 tempi vittoria dei titolari per 4 a 3 e, particolare da non trascurare, a conferma dello straordinario momento di forma Olivera è andato a segno quattro volte (due reti nei due tempi giocati con la squadra titolare e due reti con le riserve).
Doppietta anche per Milito nei 40 minuti che è stato in campo e Palladino il suo gol lo ha realizzato quando giocava nelle fila degli sparring partner. Per oggi e domani sono previsti allenamenti a porte chiuse. L´atmosfera è quasi da spy story, Gasperini non ha intenzione di concedere vantaggi ad Ancelotti, la formazione sarà comunicata soltanto dallo speaker del Ferraris domenica pomeriggio.
È evidente che tutto ruota attorno al transfer di Milito, Diego in campo consentirebbe a Gasperini di giocare il suo calcio tradizionale, altrimenti il tecnico potrebbe optare per una soluzione tattica più prudente per fronteggiare i tre "Palloni d´oro" che scenderanno in campo con la maglia rossonera: Shevchenko, Ronaldinho e Kakà. «Ma il segreto è quello di non sottovalutare mai nessuno - spiega Matteo Ferrari - in serie A non ti puoi permettere di andare in campo poco concentrato nemmeno se di fronte ti trovi un ragazzo all´esordio.
Domenica dovremo giocare a viso aperto, se ci chiudessimo il gol prima o poi finiremmo col prenderlo. Stiamo bene, la convinzione è quella di riuscire a giocare una grande partita. La società ha fatto grandi sacrifici per allestire una rosa importante e ora tocca a noi. Abbiamo grandi potenzialità, ma dobbiamo diventare una squadra. Dopo aver cambiato tanto, serve del tempo e l´obiettivo è quello di riuscire ad accorciare i tempi per essere una squadra».
Capitolo Figueroa: Fabrizio Preziosi e Capozucca sono rientrati da Buenos Aires. Con il Boca c´è un accordo di massima sia per la cessione di Figueroa (in prestito con diritto di riscatto) che per l´acquisto a gennaio della giovane promessa Acosta (17 anni). Ma è tutto legato alla decisione di Lucho che sembra non voler rientrare in Argentina o che quanto meno deve adeguatamente stimolato
L'espresso.it