00 09/03/2019 23:53
Parma-Genoa 1-0, Kucka-gol decide il match

Dopo un primo tempo molto bloccato, nella ripresa gli ospiti hanno preso in mano
il pallino del gioco ma sono stati puniti al 78’ dal centrocampista.
Gli emiliani sprintano e si allontanano dalla zona retrocessione



Balzo in alto del Parma che supera il Genoa grazie a un gol di Kucka e prenota la prossima Serie A: la salvezza, ormai, è a un passo. Decide un gol di Kucka, su azione di calcio d’angolo, che la squadra di D’Aversa difende con i denti nel finale, dimostrando compattezza e spirito di gruppo. Il Genoa, che giochicchia fino all’area avversaria, è troppo leggero in attacco e quasi mai riesce a impensierire la retroguardia emiliana.

PRIMO TEMPO — Regna sovrana la prudenza, perlomeno nella prima parte di gara: massima attenzione in fase difensiva, raddoppi di marcatura ben eseguiti, pressing in zona centrale e pochissime opportunità per gli attaccanti. Ci sono sei punte in campo (Siligardi, Inglese e Gervinho per il Parma; Lazovic, Sanabria e Kouame per il Genoa), ma soltanto uno di loro (Inglese) riesce ad andare alla conclusione (al 38’) e ciò spiega bene l’atteggiamento delle due squadre che non si scoprono mai. Con una tavola così apparecchiata vien da pensare che l’unica soluzione per rompere l’equilibrio possa essere la giocata improvvisa o il dribbling che non ti aspetti.

SECONDO TEMPO — Nella ripresa il Genoa guadagna metri di campo, si fa più intraprendente, ma commette l’errore di non calciare mai in porta. Lerager (al 21’) ciabatta fuori su assist aereo di Sanabria e lì si spegne il fuoco del Grifone. Anche perché a centrocampo i ragazzi di Prandelli cominciano a boccheggiare e il Parma, sempre sornione, si riorganizza. Da un calcio d’angolo battuto da Dimarco (al 33’) nasce l’azione decisiva: Kucka inzucca, la palla finisce sulla traversa, a Rigoni non riesce il tap-in, ma sempre Kucka a riprendere il pallone e spedirlo in rete di forza. Gol convalidato dopo gli immancabili due minuti di consultazioni Var. A questo punto D’Aversa disegna un bunker (5 difensori) e Prandelli si lancia all’assalto (4 attaccanti). Gervinho fallisce un contropiede quando è solo davanti al portiere (92’) e Zukanovic spedisce in cielo la punizione della speranza (96’).

Andrea Schianchi

Fonte: Gazzetta dello Sport