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Processo .....

Ultimo Aggiornamento: 12/08/2005 18:31
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08/08/2005 15:03
 
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GENOA / DOPO LA SENTENZA DELLA CAF

Il capo dei tifosi: 'In C noi non ci giochiamo'



Genova, 8 agosto 2005 - I tifosi del Genoa non accettano il verdetto della Caf: "Questa sentenza dimostra che lo sporco nel calcio non e' a Genova e non e' nel Genoa, ma e' altrove. Un fatto e' certo: che noi in serie C non giochiamo": lo ha dichiarato il presidente dei club rossoblu', Leo Berogno a commento della sentenza del Caf.

"Sono stufo di fare appelli alla calma - ha detto Berogno - in questo momento non ne ho voglia. E' giusto che i tifosi genoani siano arrabbiati perche' questo e' l'ennesimo scempio contro il Genoa. Con questo pero' non istigo alla violenza. Ma e' chiaro che qui tutti ora dovranno prendersi le loro responsabilita'".

Rispetto alla correttezza della tifoseria il presidente dei club del Grifone ha aggiunto: "Quello che dovevamo dimostrare come tifoseria l'abbiamo sempre dimostrato, dentro e fuori dagli stadi. Gli ultras hanno lavorato fianco a fianco con le associazioni organizzando una serie di iniziative, dimostrando che condividere e' possibile. Dovevamo essere un esempio per il mondo del calcio in Italia. Ma di questo nessuno ne ha tenuto conto".

E' stato inoltre annunciata, per la settimana prossima una riunione con tutti i club. Riunione che si dovrebbe svolgere a ridosso del 15 agosto, forse il 17, per discutere delle situazione.

ilrestodelcarlino.quotidiano.net/art/2005/08/08/5383261

08/08/2005 15:04
 
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Genoa calcio retrocesso in serie C1, giudizio inappellabile
di red

La Commissione d’Appello Federale non ha smentito le conclusioni raggiunte dalla Disciplinare il 27 luglio. Il ricorso proposto dal Genoa calcio è stato respinto, tutte le condanne emesse i suoi tesserati confermate: la società guidata dal presidente Enrico Preziosi è stata retrocesso all'ultimo posto della serie B e quindi l’anno prossimo giocherà in serie C1, scontando anche tre punti di penalizzazione. La decisione della Caf è inappellabile dal punto di vista della giustizia sportiva, ma i legali della società hanno già annunciato che ricorreranno a quella ordinaria. Con le parole colorate dell'avvocato Alfredo Biondi (anche parlamnetare di Forza italia): «Quando una contadina si vide calpestato il proprio orticello dalle truppe di Federico II, non potendo ottenere giustizia nella sua città disse: "Ci saranno pure dei giudici a Berlino". Noi speriamo di poter rimanere in Italia per ottenere quanto ci spetta di diritto». Pure il presidente della Provincia di Genova, Alessandro Repetto, si è mobilitato: ha presentato un esposto al tribunale di Genova contro la decisione del Caf.

La sentenza
Al presidente del Genoa Enrico Preziosi e al presidente del Venezia Franco Dal Cin sono stati confermati i 5 anni di inibizione con proposta al Presidente federale di preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria delle Figc. La Caf ha respinto i ricorsi di Capozucca e Pagliara, a cui sono stati confermati i 5 anni di inibizione, nonché i ricorsi di Michele Dal Cin (3 anni e un mese), e dei calciatori Massimo Borgobello (5 mesi) e Martin Lejsal (6 mesi).

I guai per la società rossoblu sono iniziati quando è stato scoperto un giro di accordi sotterranei per pilotare la partita Genoa-Venezia dell'11 giugno scorso, finita poi 3 a 2. C’erano state telefonate tra giocatori e dirigenti, probabilmente anche dei soldi arrivati per addomesticare il risultato.

Le proteste
In città si teme una reazione per lo meno "accesa" della tifoseria genoana. Il questore della città ligure Salvatore Presenti ha già avvertito in via preventiva che «non consentiremo nessun eccesso, la città non deve essere coinvolta in questa vicenda».

Domenica la protesta dei sostenitori del Genoa ha costretto l'arbitro Dondarini a interrompere la partita di Coppa Italia tra i rossoblù e il Catanzaro. Alcune centinaia di tifosi erano arrivati in mattinata ad Alessandria, dove era in programma la partita per l'inagibilità dello stadio di Genova Luigi Ferraris, senza creare incidenti. La questura aveva comunque predisposto, per motivi di sicurezza, un blocco della circolazione delle auto attorno allo stadio Maccagatta. I sostenitori genoani si sono sistemati in curva e in parte della tribuna intonando cori contro la sentenza che condanna il Genoa alla Serie C-1. La protesta col passare del tempo è degenerata e i sostenitori rossoblù hanno iniziato a lanciare razzi e petardi in campo, costringendo l'arbitro Dondarini a interrompere la partita al 21' e a sospenderla definitivamente dopo sei minuti.

Sabato invece, presagendo notizie non buone, a Milano, in una conferenza stampa convocata nello studio del suo legale, l'avv. Lorenzo Crippa, il presidente Preziosi è stato un fiume in piena. Parlando in viva voce al telefono ha denunciato che la sentenza della Caf, prevista per lunedì «è già stata scritta». E ha lanciato un po’ di fango sui giudici sportivi: ha raccontato che, durante l'udienza nella quale «i nostri difensori stavano discutendo la loro tesi, alcuni giudici si passavano dei bigliettini, poi strappati e cestinati». Non solo: come in un giallo in salsa genovese, una persona presente nella sala dove si è svolto il processo, ha recuperato questi pezzi di carta: «Ricomponendoli - ha aggiunto - abbiamo scoperto fatti gravissimi. Cioè che la sentenza era praticamente già stata redatta prima dell'udienza». Per questo si chiedeva un rinvio della decisione per poter ricomporre un ambiente più sereno. Ma lo strenuo tentativo della società dei Grifoni non ha avuto successo, la giustizia sportiva ha fatto il suo corso.



www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_...
08/08/2005 15:05
 
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Calcio. Caf respinge il ricorso, Genoa in serie C


La Caf ha respinto il ricorso del Genoa e confermato tutte le condanne emesse dalla Disciplinare per gli altri tesserati: pertanto il Genoa è stato retrocesso all'ultimo posto della serie B e condannato a scontare tre punti di penalizzazione in serie C.

La sentenza della Commissione d'Appello Federale, che si è riunita venerdì e sabato scorso a Roma, ha confermato in blocco tutte le condanne emesse dalla Disciplinare.

Il Genoa, in relazione all'illecito sportivo a seguito della partita Genoa-Venezia, è stato retrocesso all'ultimo posto della serie B e condannato a scontare 3 punti di penalizzazione nel prossimo campionato di serie C 1.

Al presidente del Genoa Enrico Preziosi e a Franco Dal Cin sono stati confermati i 5 anni di inibizione con proposta al Presidente federale di preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria delle Figc.

La Caf ha respinto i ricorsi di Capozucca e Pagliara, a cui sono stati confermati i 5 anni di inibizione, nonchè i ricorsi di Michele Dal Cin (3 anni e un mese), e dei calciatori Massimo Borgobello (5 mesi) e Martin Lejsal (6 mesi).

www.rainews24.rai.it/Notizia.asp?NewsID=55987
08/08/2005 15:06
 
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ROMA (Reuters) - La commissione d'Appello Federale ha confermato oggi la retrocessione del Genoa in Serie C1, con tre punti di penalizzazione da scontare nella prossima stagione, oltre ai cinque anni di inibizione inflitti al suo presidente Enrico Preziosi e ad altri dirigenti.

Lo si legge in una nota pubblicata sul sito della Federcalcio sul caso della presunta partita combinata col Venezia.

"La Commissione d'Appello Federale, presieduta da Cesare Martellino, ha respinto tutti i ricorsi presentati in merito al caso Genoa, confermando così la decisione adottata dalla Commissione Disciplinare della Lega", dice la nota.

La decisione odierna conferma quindi la retrocessione in C del Genoa, già disposta il 27 luglio della Commissione Disciplinare della Lega Calcio e i cinque anni di inibizione per Preziosi.

Cinque anni di inibizione sono confermati anche per Francesco Dal Cin e sei mesi di squalifica per il giocatore del Venezia Martin Lejsal, dice la nota.

La condanna della Commissione Disciplinare - oggetto dei ricorsi oggi respinti - riguardava la partita Genoa-Venezia dell'11 giugno scorso.

La Commissione aveva detto di aver trovato riscontri a contatti fra dirigenti delle due società e a passaggi di denaro - a suo giudizio non adeguatamente giustificati dai soggetti coinvolti - allo scopo di assicurare al Genoa una vittoria che le garantiva la promozione in serie A.

Reuters
08/08/2005 15:07
 
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Definitiva la condanna del club rossoblu. La Corte d'appello conferma tutte le sanzioni già decise dalla Disciplinare: cinque anni di squalifica per Dal Cin e Preziosi, 6 e 5 mesi per i giocatori Lejsal e Borgobello



Alla fine la temuta sentenza della Caf è arrivata e per il Genoa le speranze di salvare la A conquistata dopo 10 anni sono svanite defintivamente.
Rossoblù in serie C1 e con tre punti di penalizzazione da scontare nella stagione che sta per cominciare.
La Commissione d'Appello Federale, presieduta da Cesare Martellino, non ha fatto sconti: respinti tutti i ricorsi presentati in merito al caso-Genoa, confermando così la decisione adottata dalla Commissione Disciplinare della Lega.

Una mazzata dura, ma attesa.
La Caf ha confermato anche i cinque anni di squalifica per il presidente del Genoa Enrico Preziosi e Franco Dal Cin, respinto i ricorsi di Capozucca e Pagliara, a cui sono stati confermati i 5 anni di inibizione, nonchè i ricorsi di Michele Dal Cin (3 anni e un mese), e dei calciatori Massimo Borgobello (5 mesi) e Martin Lejsal (6 mesi).
Ora l'attenzione si sposta sull'ordine pubblico. A Genova si temono le reazioni dei tifosi che già nei giorni scorsi avevano dato vita a proteste dure.
Dopo la sospensione della gara di coppa Italia di ieri ad Alessandria con il Catanzaro, a causa del lancio di petardi e fumogeni da parte degli ultras rossoblù, il capoluogo ligure vivrà la sua giornata più lunga.

Ma la temuta retrocessione del Genoa in serie C1 non coglie impreparate le forze dell'ordine che hanno in questi giorni "tastato" il polso degli ultrà.
Tutto è pronto per eventuali disordini o atteggiamenti irresponsabili da parte dei più violenti. Il questore di Genova Salvatore Presenti ha dichiarato, a questo proposito: "Non consentiremo nessun eccesso, la città non deve essere coinvolta in questa vicenda".

panorama

www.panorama.it/motori/calcio/articolo/ix1-A020001032185
08/08/2005 15:08
 
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La Caf respinge il ricorso del Genoa Confermate le sanzioni della disciplinare: 5 anni di inibizione per Dal Cin e Preziosi. Il Tas sblocca il mercato della Roma STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
ROMA - La Commissione d'appello federale, presieduta da Cesare Martellino, ha respinto tutti i ricorsi presentati in merito al caso-Genoa, confermando così la decisione adottata dalla commissione disciplinare della Lega. Dunque per il Genoa è ufficiale retrocessione in serie C1 e la penalizzazione di tre punti da scontare nella prossima stagione.
Al presidente del Genoa Enrico Preziosi e a Franco Dal Cin sono stati confermati i 5 anni di inibizione con proposta al presidente federale di preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria delle Figc. La Caf ha respinto i ricorsi di Capozucca e Pagliara, a cui sono stati confermati i 5 anni di inibizione, nonché i ricorsi di Michele Dal Cin (3 anni e un mese), e dei calciatori Massimo Borgobello (5 mesi) e Martin Lejsal (6 mesi)
La temuta retrocessione del Genoa in serie C1 apre scenari difficili sul fronte dell'ordine pubblico. Tutto è pronto per eventuali disordini o atteggiamenti irresponsabili da parte dei più scalmanati. Il questore di Genova Salvatore Presenti ha dichiarato, a questo proposito: «Non consentiremo nessun eccesso, la città non deve essere coinvolta in questa vicenda».
«Proseguiremo la nostra battaglia sperando di trovare giudici capaci di distinguere il giudizio dal pregiudizio». Questo il commento di Alfredo Biondi, legale del Genoa, dopo che la sentenza della Caf. «Una pagina amara - aggiunge - forse la peggiore della mia lunga vita professionale. Ciò che ha preceduto la decisione è stato offensivo per il presidente Preziosi, offensivo per i suoi legali: incredibile per la giustizia, anche se sportiva. La parola passa ora alla giustizia ordinaria. Ci saranno pure dei giudici, non a Berlino ma in Italia».

ROMA: MERCATO SBLOCCATO - Intanto il Tribunale arbitrale dello sport (Tas) di Losanna ha accolto il ricorso della Roma concedendo la sospensiva sulla decisione Fifa che bloccava il mercato del club giallorosso, dopo il caso Mexes. La società giallorossa potrà ora tessare i giocatori già acquistati e operare sul mercato.

www.corriere.it/Primo_Piano/Sport/2005/08_Agosto/08/gen...
08/08/2005 15:09
 
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Genoa, Caf respinge il ricorso
Confermata la retrocessione in C1 e 3 punti di penalità per i rossoblù. Nessuno sconto per Preziosi e Dal Cin. Biondi: "La battaglia continua". Prefetto e questore: tifosi state calmi
Enrico Preziosi, squalificato per 5 anni. ApROMA, 8 agosto 2005 - Alla fine la temuta sentenza della Caf è arrivata e per il Genoa le speranze di salvare la A conquistata dopo 10 anni sono svanite defintivamente. Rossoblù in serie C1 e con tre punti di penalizzazione da scontare nella stagione che sta per cominciare. La Commissione d'Appello Federale, presieduta da Cesare Martellino, non ha fatto sconti: respinti tutti i ricorsi presentati in merito al caso-Genoa, confermando così la decisione adottata dalla Commissione Disciplinare della Lega. "Non ho niente da commentare", così il patron del Genoa, Enrico Preziosi, dopo la sentenza della Caf.
Una mazzata dura, ma attesa. La Caf ha confermato anche i cinque anni di squalifica per il presidente del Genoa Enrico Preziosi e Franco Dal Cin, respinto i ricorsi di Capozucca e Pagliara, a cui sono stati confermati i 5 anni di inibizione, nonchè i ricorsi di Michele Dal Cin (3 anni e un mese), e dei calciatori Massimo Borgobello (5 mesi) e Martin Lejsal (6 mesi). "Proseguiremo la nostra battaglia sperando di trovare giudici capaci di distinguere il giudizio dal pregiudizio". Questo il commento di Alfredo Biondi, legale del Genoa, dopo che la Caf ha respinto i reclami della società rossoblù. "Una pagina amara forse la peggiore della mia lunga vita professionale. Ciò che ha preceduto la decisione è stato offensivo per il Presidente Preziosi, offensivo per i suoi legali: incredibile per la giustizia, anche se sportiva. La parola passa ora alla giustizia ordinaria. Ci saranno pure dei giudici, non a Berlino ma in Italia".
Ora l'attenzione si sposta sull'ordine pubblico. A Genova si temono le reazioni dei tifosi che già nei giorni scorsi avevano dato vita a proteste dure. Dopo la sospensione della gara di coppa Italia di ieri ad Alessandria con il Catanzaro, a causa del lancio di petardi e fumogeni da parte degli ultras rossoblù, il capoluogo ligure vivrà la sua giornata più lunga. Ma la temuta retrocessione del Genoa in serie C1 non coglie impreparate le forze dell'ordine che hanno in questi giorni "tastato" il polso degli ultrà. Tutto è pronto per eventuali disordini o atteggiamenti irresponsabili da parte dei più violenti. Il questore di Genova Salvatore Presenti ha dichiarato, a questo proposito: "Non consentiremo nessun eccesso, la città non deve essere coinvolta in questa vicenda".
Stessa linea del prefetto di Genova, Giuseppe Romano: "Mi auguro che da parte del tifo ci sia solo una protesta civile". Chi non ci sta è il presidente della Provincia, Alessandro Repetto, che ha presentato una denuncia al Procuratore della Repubblica per abuso in atto d'ufficio, "per i passaggi oscuri della vicenda in merito alla decisione della Caf, per il comportamento dei giudici che hanno deciso prima del processo, cosa che costituisce causa di ricusazione del componente dell'organo giudicante che deve pertanto astenersi dal giudizio".
di Gianluca Oddenino


www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Primo_Piano/2005/08_Agosto/08/gen...
08/08/2005 15:11
 
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Ho riportato alcuni articoli di Giornali NAZIONALI .... non ne ho trovato uno che parlasse di bigliettini o di giudici ironici .........


08/08/2005 15:51
 
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Cominciamo


Mossa a sorpresa della dirigenza nerazzurra che dopo la punizione inflitta al Genoa si è rituffata di prepotenza sul bomber Diego Milito offrendo ai liguri un pagamento cash devoluto in un'unica e immediata soluzione.
Ancora sconosciuta l'offerta fatta da Moratti, ma gli addetti vicini al biscione giurano in una risposta rapida e positiva da parte dell' attaccante e dei vertici rossoblù.

(TMW)

(clandeigrifoni.it)
08/08/2005 15:55
 
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[SM=x714141]

avvoltoi di m...... a


<-------------------------->


Nadia
_________________________________

Genoa you are red & blue
08/08/2005 15:57
 
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Re:

Scritto da: Danda63 08/08/2005 15.55
[SM=x714141]

avvoltoi di m...... a



Non solo l'inter ma anche la Juve per girarlo al Messina,
La fiorentina vuole Parisi ......

sta succedendo il finimondo ... mi auguro che il Presidente apra quella belin di bocca e faccia saltare il calderone ....


[SM=x714093]
08/08/2005 16:01
 
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Merde...solo merde a strisce!!! indipendentemente dai colori (uno è uguale...l'altro cambia ma fa lo stesso!!![SM=x714187] )
08/08/2005 16:16
 
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Milito non è un attaccante gradito a Mancini, quindi difficilmente l'Inter lo sta trattando.
08/08/2005 16:35
 
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Dal sito ufficiale:

In un clima facilmente immaginabile ma non improntato a un bieco vittimismo, i giocatori hanno lasciato poco dopo le 16 l'hotel dove alloggiano a Sarre, per dirigersi al campo di Aymavilles dove si svolgono gli allenamenti. Poca, comprensibilmente, la voglia di parlare e di rilasciare dichiarazioni a botta calda, dopo quest'altra mazzata inflitta dalla Caf.

08/08/2005 21:04
 
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Ma Pagliara ...... parla adesso?

Ma cosa ha fatto fino adesso?

Dice che il Torino aveva offerto soldi per far vincere il Venezia, conferma quanto detto dal nostro Presdidnete che si è mosso per bloccare quest'azione .... e mo' viene fuori dicendo che non l'ha detto prima perchè non glielo hanno chiesto?

08/08/2005 21:06
 
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Presidente, "giustizia Federazione autonoma e professionale"
(ANSA) - ROMA, 8 AGO - In una lettera al direttore del quotidiano genovese il Secolo XIX, Franco Carraro difende a spada tratta la Figc sul caso-Genoa. Nella federcalcio - si legge - 'vige il principio della totale terziarieta' del giudizio disciplinare', e della vicenda Genoa si sono occupati i vari organi della giustizia sportiva federale, 'tutti composti da persone di elevata professionalita' e di grande livello morale'. Nella missiva Carraro sottolinea di comprendere 'l'amarezza di Genova'.

ansa.it

Domani come giustamente dicono sul muro, fuori le lenzuola inneggianti alla camorra?

Ma siamo pazzi
08/08/2005 21:08
 
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Pagliara dixit: il Torino ha offerto soldi al Venezia per vincere e anche a giocatori del Genoa....

Che tristezza.... per non dire altro [SM=g27812]
08/08/2005 21:10
 
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Re:

Scritto da: Aldair74 08/08/2005 21.08
Pagliara dixit: il Torino ha offerto soldi al Venezia per vincere e anche a giocatori del Genoa....

Che tristezza.... per non dire altro [SM=g27812]



Mi spiace, chi mi conosce lo sa che da ancor prima di Genoa Venezia che dicevo che il Torino giocava "sporco" ....... fermo restando la mia simpatia e l'affetto ai tifosi granata, ma il Torino ha fatto i salti mortali per andare in serie A .... se dovessero indagare sul Toro si ferma tutta la B per un anno.

Questa è la mia opinione
08/08/2005 21:35
 
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Ma aimè ricordati che in questo caso quel Torino, di Ciminelli, Cravero e Romero, ovvero il "Torino" da domani molto probabilmente non esisterà più.
Quindi il gioco è questo.
Facendo sparire il Torino, quel Torino società, dal punto di vista sportivo sparisce un'attore del "gioco sporco" e quindi, gli eventuali ex (a questo punto) proprietari possono solo esser penalizzati e perseguiti penalmente.
Dal punto di vista sportivo sparendo il Torino che è arrivato terzo in B, sparisce anche la società che sportivamente ha fatto l'inciucio. L'eventuale nuovo "toro" non ha giuridicamente, sia dal punto di vista sportivo che penale, niente da spartire con il vecchio.
E qui che stà l'ìnganno.
E qui che stà la strana azione immediata della procura di Genova e la strana reazione "in tempi "clinicamente" classici" della procura di Torino nel non aver ancora trasmesso gli atti su Gallo, Ciminelli e Romero.
Comunque ricordo che qui non si parla di tifosi ma si parla di società, presidenti e amministratori che hanno comunque giocato sporco e per questo devono esser comunque penalizzati.
Ma in questo caso che cosa penalizzano dal punto di vista sportivo, una squadra che non ha i mezzi per iscriversi e quindi fallisce nel giro di pochi mesi?
Ripeto questo è stato uno dei tanti giochetti che han anche toccato di spada il Genoa.
E, normalmente, usando quel proverbio notissimo..."chi di spada ferisce, di spada perisce...."[SM=g27820]
08/08/2005 22:00
 
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Una che mi è venuta adesso in mente...
Ma quel Pagliara lì, proprio adesso, dopo che è stato pubblicato l'ultimo verdetto sportivo, dopo che è stato interrogato un mucchio di volte, va a dire del coinvolgimento (da tutti conosciuto) del Torino?
Ma, non poteva decisersi a dirlo prima? Quando c'era un processo in corso, quando tutti gli avvocati del Genoa dicevano quello che dice adesso lui?
Complimenti....
Quindi, ho paura che questa sia una delle tante conferme che la cosa sia orchestrata, come i "consigli" di evitare problemi alla città per esser città ospitante degli Europei....[SM=g27812]
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