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Per ora, ma solo per ora, attese rispettate: il Torino giocherà in B, l'Ascoli e il Treviso sono state ripescate nella serie A; quanto alla compilazione dei calendari dei campionati di calcio, ci sarà regolarmente nonostante la diffida del Genoa. A dirlo è stato l'amministratore delegato della Juventus, Antonio Giraudo. «Si va ai calendari, non ci sarà nessuna croce», ha detto Giraudo all'uscita dal consiglio della Federazione Italiana giuoco calcio (Figc), intendendo che non ci saranno squadre in sospeso. «Quindi Torino in B e Ascoli e Treviso in serie A», ha aggiunto Giraudo. Una nota della Figc ha poi precisato che il Consiglio federale ha ratificato il provvedimento assunto in via d'urgenza «in base al quale il Messina è ammesso al campionato di serie A». Il Perugia Calcio e la Salernitana Calcio - precisa Figc - vanno in C1, il Pescara e il Catanzaro sono stati ripescati in B, serie dove rimane il Vicenza. Nella nota si aggiunge che sono stati recepiti «gli aggiornamenti del regolamento antidoping già approvati dal Coni con delibera 30 giugno scorso».
Su tutta la vicenda continua ad aleggiare però lo spettro del Genoa. Dopo il fallito tentativo di mediazione da parte di un giudice civile del capoluogo ligure, gli avvocati del Genoa - retrocesso in C1 - hanno fatto sapere di aver inviato alla Figc e alla Lega Calcio una diffida sulla compilazione dei calendari, invitando a una corretta applicazione dell'ordinanza di sospensione disposta dal giudice genovese il 9 agosto scorso. Nella diffida il Genoa precisa di ritenere Federcalcio e Lega, in caso di inadempienza, responsabili in via patrimoniale dei danni subìti dalla società e dal presidente Enrico Preziosi.
Per fare un po' di chiarezza è perciò necessario aspettare ancora. Dovrebbe arrivare al massimo entro venerdì la sentenza del giudice genovese, Alvaro Vigotti, sul ricorso presentato dal Genoa contro la decisione della giustizia sportiva di retrocedere la squadra in C1. Il giudice si è riservato di decidere entro 72 ore, a conclusione dell'udienza di stamane in cui è fallito un tentativo di mediazione fra la squadra e la Federazione. Secondo quanto si legge sul sito web del club rossoblu, «non ha avuto riscontri per ora la proposta formulata dal giudice Vigotti, per favorire una transazione tra le due parti nella causa che contrappone il Genoa alla Figc».
La scorsa settimana il Tar del Lazio ha dato il via libera alla formazione dei calendari, prevista appunto per oggi, accogliendo il ricorso presentato dalla Lega di serie C contro la Figc, che aveva rinviato la compilazione dopo la sospensione decisa dal giudice genovese.
Nell'ordinanza il Tar del Lazio dice che il Tribunale civile ligure non ha giurisdizione in materia e che l'ordinamento sportivo è autonomo su questioni riguardanti comportamenti rilevanti sul piano disciplinare e sull'applicazione delle sanzioni disciplinari sportive. Il Tar del Lazio ha fissato una nuova udienza collegiale per il 31 agosto.
L'inizio dei campionati è fissato per il prossimo 28 agosto (il 26 per la serie B), «una data immodificabile perché, tra l'altro, collegata al calendario della nazionale italiana in vista dei Mondiali 2006», ha detto il presidente della Figc, Franco Carraro, che ha definito come «vicenda spiacevolissima» quella che
coinvolge il Genoa e la città di Genova, ma «noi non potevamo fare altro che applicare le norme sportive italiane anche quelle internazionali del calcio». Carraro ha anche riferito che proprio sulla questione del rispetto dei regolamenti, il presidente della Fifa Blatter gli aveva telefonato per sincerarsi che la Figc avrebbe fatto rispettare le norme in vigore.
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