Borghezio, un provocatore con l'immunità
Borghezio, un provocatore con l'immunità
Borghezio, riferendosi ai musulmani:
"Marmaglia di bastardi, banda di cornuti, se non provvede la nuova legge ci penseremo noi a prendervi per la barba e a buttarvi fuori a calci"
L'ultima provocazione di Borghezio è stata quella verso i manifestanti NoTav che tornavano dalla manifestazione, pacifica, colorata, unica di Torino. E, come potete leggere più sotto, la provocazione è stata attuata scientificamente. Ci domandiamo se questo personaggio, al pari di altri, può impunemente e copertò da un'immunità parlamentare, provocare, tenere comizi in cui si incita alla caccia all'islamico, partecipare a manifestazioni dei nuovi fascisti di Forza Nuova. Ma da uno come lui, con trascorsi e frequentazioni in Ordine Nuovo possiamo aspettarci solo di peggio.
Ecco quanto scrive Maurizio Murelli a proposito di Borghezio ("Occidente: fronte infame", Orion, ottobre 2001, p. 3):
"... oltre a frequentare amabilmente me, Salvatore Francia (più volte accusato di essere il terrorista numero uno di "Ordine Nuovo"), Adriana Pontecorvo (sempre di "Ordine Nuovo" e nei cui uffici bivaccava) e Oggero di Carmagnola (che stampava una rivista intitolata, ma guarda un po', "Jihad"); oltre ad accompagnarsi a sedicenti "colonnelli" del fantomatico Stato del Sahara Occidentale Spagnolo; oltre ad essere stato accusato lui stesso di atti terroristici (e, mi pare di ricordare, processato) per una lettera anonima della "Falange armata" inviata all'allora giudice di Torino Violante; ebbene, a parte queste "pericolose" ed "equivoche" frequentazioni ciò che lo contraddistingueva era la sua ideologia ferocemente antiamericana e soprattutto antigiudaica. Oggi, e cito lui perché è il più insopportabile nei suoi atteggiamenti provocatori e mistificatori da "bassa lega", è diventato - come molti altri - campione dell'intransigenza anti-islamica."
Fuoco ad un dormitorio di immigrati: Borghezio condannato
E' stato condannato anche in terzo grado di Giudizio il parlamentare europeo della Lega Nord Mario Borghezio, giudicato ancora una volta colpevole per l'incendio scoppiato il primo luglio del 2000 in un accampamento di extracomunitari. L'esponente del Carroccio, al termine di una manifestazione contro l'immigrazione clandestina a Torino, stava facendo una ronda in compagnia di altre sei camicie verdi (anche loro tutti condannati), quando si trovò a passare nei pressi del dormitorio di stranieri che si trovava sotto il ponte Principessa Clotilde. Scoppiò un incendio, che i Giudici hanno ritenuto doloso. La Corte di Cassazione ha infatti punito il nostro rappresentante al Parlamento di Strasburgo con una condanna a due mesi e venti giorni, commutata in una multa di 3000 euro. "Era una ronda antidroga sollecitata dalla gente del quartiere di Porta Palazzo - si giustificò tempo fa Borghezio nel corso di un'intervista - un rumeno che dormiva su un giaciglio di paglia, spaventato, si alzò all’improvviso. Il ragazzo che aveva in mano la torcia, spaventato anche lui, cadde all’indietro e la fiaccola finì sulla paglia. Mai più farò una ronda in cui non conosca personalmente tutti i partecipanti. Quel giovane con la fiaccola si è rivelato troppo emotivo. Comunque grazie al nostro intervento quel dormitorio incredibile è stato abbandonato e forse abbiamo salvato la vita a quei rumeni perché la successiva alluvione della Dora ha riempito di acqua e di fango quei buchi". Inutile dire che i Magistrati non hanno creduto ad una sola parola.
I fatti sul treno
Ma c'è chi corregge la ricostruzione dei fatti. «I manifestanti padovani che hanno preso parte al corteo anti-tav non c'entrano nulla con l'aggressione all'europarlamentare leghista Mario Borghezio che sul treno in cui sarebbe stato aggredito era accompagnato da due poliziotti». Lo ha detto il consigliere lombardo di Rifondazione Comunista, Luciano Muhlbauer, che era presente sul convoglio e parla di «ricostruzione dei fatti falsa». «Evidentemente - dice il consigliere - a qualcuno non è andato giù il corteo e allora bisognava inventarsi qualcosa per riaccreditare il teorema delle infiltrazioni dei "violentì, autonomi e anarcoinsurrezionalisti"».
«Partiamo dai fatti - ha spiegato Muhlbauer - Circa 500 manifestanti hanno preso il treno delle 19 a Torino e a loro erano riservate cinque carrozze, che infatti erano vuote, salvo l'incredibile presenza di Borghezio e di due suoi accompagnatori, una donna e un uomo, risultati poi dei poliziotti. Qualcuno lo ha riconosciuto e dalle carrozze sono accorse decine di persone. Si è creata immediatamente una grande calca nei corridoi. Dopo pochi minuti sono giunto sul posto e insieme ad altri abbiamo creato un cordone attorno Borghezio e agli accompagnatori. Borghezio aveva qualche traccia di sangue sul viso».
«Oggi - ha concluso il consigliere - abbiamo saputo che i due accompagnatori erano agenti di polizia e che dei manifestanti sono stati identificati a Padova, additandoli come i responsabili dell'accaduto. È inquietante che le forze dell'ordine abbiano deciso di assecondare la palese provocazione di Borghezio, mettendogli persino a disposizione due agenti. I manifestanti padovani non c'entrano proprio nulla, visto che si trovavano due o tre carrozze più avanti rispetto al luogo dei fatti».
Red.CaniSciolti