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lezioni di democrazia: 1

Ultimo Aggiornamento: 07/02/2006 17:40
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03/02/2006 09:48
 
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Questa si chiama LIBERTA' DI STAMPA.
Funziona così: uno può scrivere e pubblicare quello che vuole, poi io sono libero di criticarlo, di controbattergli, addirittura di querelarlo. Non posso spaccargli la testa. però. Nè prendermela coi suoi parenti e amici per quello che ha scritto.

[Modificato da ricuzz 03/02/2006 9.51]

03/02/2006 10:41
 
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il riferimento sono le diostrazioni contro le vignette in danimarca?
03/02/2006 10:53
 
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in Danimarca, in Francia, in Germania, oggi in Italia e spero presto in tutto il mondo.
Erano vignette stupide ed inutili, le han fatte diventare un simbolo. Bene, che siano simbolo.
Se in certi Paesi la libertà di stampa ed opinione non è ammissibile, che nessuno provi però a limitare la nostra (che già ha le sue belle difficoltà).
Migliaia, milioni di uomini hanno sofferto e sono morti per farci avere questa libertà, che nessuno provi a toccarla.
03/02/2006 18:51
 
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Re:

Scritto da: ricuzz 03/02/2006 10.53
in Danimarca, in Francia, in Germania, oggi in Italia e spero presto in tutto il mondo.
Erano vignette stupide ed inutili, le han fatte diventare un simbolo. Bene, che siano simbolo.
Se in certi Paesi la libertà di stampa ed opinione non è ammissibile, che nessuno provi però a limitare la nostra (che già ha le sue belle difficoltà).
Migliaia, milioni di uomini hanno sofferto e sono morti per farci avere questa libertà, che nessuno provi a toccarla.



Sì veramente....adesso mi stanno parecchio scassando i maroni...

addirittura in Francia il direttore di France-Soir è stato licenziato....una vera vergogna, libertà di stampa per alcuni, ma altri sono intoccabili??

che schifo....basta con questo eccesso di calabraghismo nei confronti dei musulmani, adesso con tutte le mie idee liberali mi sto stancando anch'io...





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Mikayla Dryadia ap Ruis
03/02/2006 21:50
 
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L'unico commento che posso fare contro la pubblicazione è che hanno scelto un momento poco opportuno, vista e considerata la situazione internazionale non esattamente distesa...
05/02/2006 10:15
 
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Il circolo vizioso






Il paradosso è sotto gli occhi di tutti, ma pare che al mondo nessuno se ne accorga. Evidentemente sono tutti troppo occupati a far conoscere agli altri la loro opinione sulla "libertà di espressione", da una parte, e sul "sacrilegio religioso", dall'altra. Su dove comincia questa, e su dove finisce quella. E giù tutti a sciaquarsi la bocca con parolone come rispetto, tolleranza, arte, geopolitica, ironia, provocazione, libera espressione, scontro di culture…

Sono fiumi di parole che si incrociano e si inseguono all'inifinito, senza nessuna possibilità di trovare uno sbocco comune. Eppure basterebbe accostare le due immagini, una all'altra, per risovere il tutto in una semplicissima equazione: A+B = B+A. Di fronte ad un'immagine del Profeta Maometto, ritratto con un turbante dal quale sporge una miccia accesa, l'islamico si offende, indossa il turbante, e imbraccia il mitra. L'occidente si inventa l'Islam violento e selvaggio, l'Islam si offende e diventa violento e selvaggio. Hai creato il problema, il problema diviene realtà.

Se io voglio sostenere che mio nonno è una persona brutale,…


… non ho che da andare a urlarglielo in faccia, sempre più forte, finchè lui si incazza e diventa una persona brutale. Dopodichè ti posso dire: visto che avevo ragione?

L'occidente identifica la realtà con le immagini, scambiando le seconde per la prima. L'occidente vive una realtà fatta esclusivamente di immagini. L'occidente comunica attraverso le immagini, distribuisce i suoi valori attraverso le immagini, e quindi giudica anche attraverso le immagini.

Niente sarebbe esistito, in realtà, se non fosse stato per le immagini. Con la vignetta di Maometto, noi consegnamo all'Islam l'immagine di quello che noi pensiamo di loro. E con la foto dell'arabo col mitra, l'Islam ci riconsegna l'immagine di quello che noi pensiamo di loro: combaciano alla perfezione. E così ora noi possiamo dire: visto che avevamo ragione?

In realtà è solo un circolo vizioso, a senso unico, in cui l'altro non è che la marionetta impotente della nostra proiezione distorta.

Lo diciamo da sempre: il male e la cura stanno dalla stessa parte. L'11 Settembre è lì a dimostrarlo.

Massimo Mazzucco



Fonte: www.luogocomune.net



05/02/2006 10:16
 
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Satira Islam, a fuoco l'ambasciata danese in Siria

ADN Kronos - Sab 4 Feb

Damasco, 4 feb . (Adnkronos/Ign) - Centinaia di manifestanti hanno dato vita a Damasco ad una protesta organizzata contro le caricature di Maometto, pubblicate a settembre dal quotidiano danese 'Jyllands-Posten' e rilanciate in queste settimane dai media di diversi Paesi europei. I dimostranti hanno fatto irruzione nel cortile dell'ambasciata di Danimarca, appiccando le fiamme all'edificio che ospita anche le sedi diplomatiche di Cile e Svezia. Lo riporta l'agenzia di stampa danese 'Ritzau'.

L'ambasciata era chiusa al pubblico ma non è chiaro se fosse vuota al momento dell'assalto. Secondo alcuni testimoni, decine di manifestanti sono penetrati nell'edificio, saccheggiandolo e gettando mobili dalle finestre, prima di appiccare le fiamme. I contestatori hanno colpito la facciata anche con una fitta sassaiola. Mezzi dei pompieri sono accorsi sul posto per domare l'incendio. Dura presa di posizione del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad che ha dato mandato al governo di valutare una possibile interruzione degli scambi con i Paesi europei dove sono state pubblicate le vignette saritiche. Lo riporta l'agenzia di stampa Irna. Tensione anche nei Territori. Una ventina di manifestanti palestinesi ha assaltato oggi il centro culturale tedesco nella città di Gaza, rompendo porte e finestre e bruciando la bandiera tedesca. A poca distanza dal centro un'altra trentina di persone ha lanciato pietre contro la sede della Comunità Europa, ma è stata poi fermata dalla polizia. Una cinquantina di ragazzini si sono riuniti all'angolo per attaccare i due edifici, ma sono stati dispersi da agenti di polizia armati di bastoni. Intervenuta alla conferenza di Monaco sulla Sicurezza, il cancelliere tedesco Angela Merkel ha detto di comprendere i sentimenti dei musulmani ma ha condannato l'uso della violenza. ''Posso capire che i sentimenti religiosi dei musulmani siano stati insultati e violati, ma è inaccettabile che ciò sia una giustificazione per la violenza''. Mentre il primo ministro norvegese Jens Stoltenberg ha condannato la pubblicazione in Norvegia delle vignette di Maometto. Il leader social democratico, in un editoriale sul quotidiano 'Dagsavisen', ha detto che è paradossale che un giornale cattolico come il 'Magazinet' abbia ristampato le striscie. Intanto da Giacarta il presidente indonesiano Susilo Bambang ha esortato i musulmani ad accettare le scuse del governo danese. ''Noi persone di fede - ha detto il presidente - dobbiamo accettare le scuse portate dal governo danese tramite il suo ambasciatore a Giacarta'' anche se come ha sottolineato la pubblicazione ha dimostrato ''mancanza di sensibilità''. In Europa, per il secondo giorno consecutivo, centinaia di musulmani hanno dato vita a una manifestazione davanti all'ambasciata della Danimarca a Londra. Circa 700 persone si sono raccolte davanti alla sede diplomatica. La polizia si è limitata a controllare i manifestanti e nessun arresto è stato effettuato. Uno speaker ha arringato la folla con un altoparlante e ha detto: ''Se volete un dibattito o fare delle critiche noi siamo pronti e stiamo aspettando, ma non accetteremo queste vignette''.

(Adnkronos)


06/02/2006 08:48
 
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Io chiedo scusa a tutte le persone che si sono sentite offese dal fatto che ho pubblicato una di quelle vignette.
Chiedo a Fata di levarla.
NON chiedo a Fata di scusarsi per me, però.
La mia provocazione era mia ed è tuttora valida, ma essendo persona ragionevole, siccome sento che alcuni si sentono offesi da quelle immagini che invece non hanno alcun valore particolare per me, chiedo scusa e chiedo che vengano tolte.
La provocazione è che spero che nessuno sia andato a bruciare la casa di Fata, in questi giorni.

Il problema è un altro.
Quelle vignette sono state pubblicate a settembre, in Danimarca, da un giornalino di un movimentucolo ultranazionalista.
Cioé, chi le aveva mai considerate!
Dopo 4 mesi questi si svegliano e si sentono offesi?
E' chiaro che sotto c'è qualcosa, c'è la volontà di fomentare l'odio verso l'Europa.
Questo mi fa più paura che non dei palazzi bruciati.
Ho visto una scolaresca portata dalla maestra (obbligata a sua volta, credo e spero) a pestare la bandiera della Danimarca davanti alla TV.
Quei bambini non sanno neanche dov'è, la Danimarca. Eppure gli insegnano l'odio verso la Danimarca.

Alla fine, cosa ne penso? Che ci siamo cascati tutti come dei polli. Abbiamo ottenuto quello che gli autori delle vignette si prefiggevano, cioé aumentare l'odio e la violenza e la paura.
07/02/2006 17:40
 
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Re:
Ma sai ricuzz, hai ragione ma anche qui fino ad un certo punto,
la satira è satira e deve valere sempre e per tutti...si pubblicano anche un sacco di vignette sul vaticano p. es. ed a parte la contestazione malata di qualche fanatico isolato non succede mai nulla....anni fa i maggiori giornali di Germania ci identificavano con un piatto di spaghetti a forma di Sicilia con una pistola sopra il sugo, certo fece scalpore ma nessuno imbracciò le armi per questo...


Questo eccesso di reazione, a mesi di distanza per di più anch'io lo trovo totalmente pilotato ma però mi viene spontanea anche la domanda: "ma pensano tutti solo con la testa dell'imam o qualche neurone nel cervello gli gira?"

Escludo a priori di rinunciare alle nostre acquisite, seppur opinabili, libertà per non contraddire i fondamentalisti islamici, spiacente ma non sono disponibile a calar le braghe con chi non vuole nemmeno ragionare ma subito imbraccia la pistola o il mitra o altro strumento di offesa.

Ancora una volta sostengo che i moderati dovrebbero farsi sentire e rivendicare il loro diritto di pensarla in modo diverso e finirla una volta per tutte con questa storia, solo se ci sono forti ribellioni al loro interno, questi elementi violenti, minoritati ma ahimè numerosi, non avranno humus su cui far crescere il loro odio...

Plaudo per esempio all'iniiativa di un imam, non mi ricordo di dove, che ha posto come fatwa l'obbligo della rinuncia alla violenza come forma di contestazione, questo tipo di iniziative devono moltiplicarsi per mettere queste frange violente definitivamente fuori gioco; insomma non voglio domani essere obbligata a portare il velo in giro per non "offendere" i musulmani, a quel punto direi anch'io "se si offendano se ne vadano da un'altra parte"...e avremmo perso tutti.



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