Oggi ricorre il terzo anno dall'inizio della guerra in Iraq. Il mio pensiero va principalmente a tutti i bambini morti, mutilati, orfani, vittime di questa guerra assurda. Bambini che spesso muoiono anche per colpa delle mine anti uomo (di cui il nostro paese è grande produttore). (p.s.
www.emergency.it, Grazie Gino Strada).
In questo giorno vorrei dedicare tutti i bambini vittime di guerra questa canzone dei Tazenda. A chi può consiglio di procurarsi l'audio, merita davvero.
Pitzinnos in sa gherra
Si ses de mutria mala
morigande in sos pensamentos,
lestra de su grecu s’ala
ispinghet ecos de lamentos,
brinca sos trabentos
ei bessi dae su ludu,
puru si non as a ottènner bantos,
proa a dare un’azudu.
No iscurtes sas muidas,
lassa puru sas peàdas.
Sa tristessa commo est luida
e de realidade aundàda.
Arantzos in bucca a sos pitzinnos
a sa muda in sa rena, setzidos.
Fusileddos in sa pala,
pedras in sa bertula.
Issos cherent una terra,
pitzinnos in sa gherra.
Su destinu in sos isteddos
(falet subra a sos piseddos)
est drommende a bentre a chelu
(un’ateru chelu pro lentolu).
Tue brinca sos trabentos
ei bessi dae su ludu,
puru si non as a ottener bantos,
proas a dare un’azudu.
Fintzas a cando sa pena
su mundu in sas manos at a aere
Ischida·ti·nche in bona lena,
fortzis gia giuches su chi cheres.
Arantzos in bucca a sos pitzinnos
a sa muda in sa rena setzidos
Fusileddos in sa pala,
pedras in sa bertula.
Issos cherent una terra,
pitzinnos in sa gherra.
Trenta, quaranta, cinquanta,
mitragliatrice cànta
a tenore.
Tutti seduti giù per terra.
Quaranta, cinquanta, cinquantuno
ferite di coltello
nel cuore.
Tutti seduti giù per terra,
pitzinnos in sa gherra.
Traduzione:
Bambini nella guerra
Se sei di cattivo umore
rimestando nei pensieri
e la veloce ala del grecale
spinge echi di lamenti,
evita i precipizi
ed esci dal fango,
anche se non otterrai alcun riconoscimento,
prova a dare un aiuto.
Non ascoltare i fruscii,
lascia pure le impronte.
La tristezza adesso è redenta
e di realtà inondata.
Arance in bocca ai bambini
in silenzio nel terriccio seduti.
Fucilini in spalla,
pietre nella bisaccia
Loro vogliono una terra,
bambini nella guerra.
Il destino nelle stelle
(scenda sopra ai bambini)
sta dormendo a pancia all’aria
(un altro cielo per lenzuolo).
TU evita i precipizi
ed esci dal fango,
anche se non otterrai alcun riconoscimento,
prova a dare un aiuto.
Fino a quando il dolore
avrà il mondo nelle mani.
Svegliati di buona lena,
forse hai già quello che vuoi.
Arance in bocca ai bambini
in silenzio nel terriccio seduti.
Fucilini in spalla,
pietre nella bisaccia.
Loro vogliono una terra,
bambini nella guerra.
Trenta, quaranta, cinquanta,
mitragliatrice canta
a tenore.
Tutti seduti giù per terra.
Quaranta, cinquanta, cinquantuno
ferite di coltello
nel cuore.
Tutti seduti giù per terra,
bambini nella guerra
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Se tu penserai, se giudicherai da buon borghese li condannerai a cinquemila anni più le spese. Ma se capirai, se li cercherai fino in fondo, se non sono gigli son pur sempre figli, vittime di questo mondo.