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Attantati falliti

Ultimo Aggiornamento: 08/09/2006 10:56
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01/09/2006 11:18
 
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Re: Re:

Scritto da: Nonnamicia01 31/08/2006 14.18


Accidenti se ci sono riusciti.... quante volte ci penso
Mio marito prende spesso l'aereo, lui dice di essere tranquillo, ma sono convinta che lo dice per me. L'11 settembre era in aereoporto eravamo al telfono mentre vedevo entrare al secondo aereo la seconda torre...null'altro da dire!!!
noi in famiglia siamo tutti d'accordo che se succede qualcosa, si sale in macchina e ci si trova su in montagna (sperando di poterlo fare.....). A volte mi immagino che finiremo su con una mucca e delle galline stile la casa nella fattoria

MA questo non è più VIVERE cassio !!!! [SM=x714118]

[Modificato da Nonnamicia01 31/08/2006 14.19]




Secondo me vi fate troppi problemi.
Avete assorbito troppo l'immagine del mondo che vi propongono le fonti ufficiali. La strategia del terrore la fanno i nostri telegiornali molto più di quanto non la facciano gli estremisti islamici. Vi voglion spaventati per controllarvi meglio. vogliono farvi credere che siete in grande pericolo per farvi accettare qualunque cosa. Non vogliono che andiate all'estero, che vediate la realtà con i vostri occhi.
Non abboccate, spegnete la tv, fatevi un'idea vostra e non date nulla per scontato. E in montagna andateci a passeggiare...


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Non sempre vince il più forte.
01/09/2006 14:37
 
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Condivido in generale il pensiero di asvero, e se abitassi in Veneto sarei più impensierito da una-bomber che da Bin Laden.
Ció non toglie che il problema della pace mondiale esista, e l'inizio dell'escalation non é difficile da individuare (Israele e la sua posizione strategica come ponte verso il medioriente e l'avvallo incondizionato a tutto l'operato degli israeliani dato dagli Stati Uniti dal dopoguerra ad oggi.
Detto questo peró non si risolve niente, resta il fatto di ordigni nucleari in mano a persone delle quali mi fido poco, e non mi riferisco solo agli iraniani quando avranno in mano la bomba atomica.
La situazione di qualche decennio fa era molto più semplice, due superpotenze che si fronteggiavano, ciascuna cosciente che l'altra era il suo interlocutore, che lo schiacciare il bottono avrebbe causato danni irreparabili.
Ora i protagonisti per scenari di instailitá non sono più due, si sono moltiplicati, non hanno fiducia l'uno dell'altro e sono tutt'altro che disponibili al dialogo.
Un passo indietro dovrebbero cominciare a farlo tutti, ma i passi indietro non si fanno invadendo gli stati "antipatici", soprattutto se oltre ad essere "antipatici" hanno meccanismi di reazione che non sono contenuti tra le regole del gioco della scatole del Risiko.
Qualcuno ha tirato troppo la corda, e speriamo che il troppo non sia veramente un troppo troppo.
Pr questo trovo positiva la missione europea nel sud del Libano. In generale l'Europa é vista meglio degli USA, é vista comunque abbastanza bene da entrambe le parti, e se assumesse più coscienza di se stessa potrebbe fare dacuscinetta tra gli stati "canaglia" e le canaglie di stato.


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Where were you last night?
That's so long ago, I don't remember.
Will I see you tonight?
I never make plans that far ahead.
01/09/2006 15:41
 
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Io non vivo nel terrore delle bombe.
Perché? Sono un’incosciente?
Non credo.
L’estate scorsa sono andata a Sharm esattamente due settimane dopo l’attentato.
Nessuna paura, neanche per un attimo.
Forse morirò in aeroporto, sotto le bombe di al qaeda. O forse stuprata e massacrata in un vicolo buio di questa città senza Dio. O magari in un incidente d’auto sull’autostrada, perché le macchine veloci si vendono di più, e le costruiscono così. O forse logorata dagli effetti collaterali di un farmaco sperimentale che ingrassa le tasche di qualche multinazionale. O ancora, per un morbo contratto da qualche povero animale d’allevamento, costretto a cibarsi dei cadaveri dei suoi simili, indotto al cannibalismo. O per un tumore di quelli che neanche la morfina ti dà pace, perché l’inquinamento fa parte del profitto.
Ho dimenticato qualcosa?
Non vedo i musulmani come la grande minaccia.
Sono abituata a ragionare con la mia testa, e a cercare di non assumere come verità assoluta tutto quello che mi propinano i mass media.
Sono abituata a scavare, a voler capire. A cercare le verità nascoste, quelle che si omettono, quelle che si mistificano.
Premetto: detesto il fanatismo religioso, cattolico o musulmano che sia. Ed è vero che in Italia e in molti paesi occidentali certi eccessi religiosi fanno ormai parte del passato. E che mi sento pericolosamente sprofondare nel medioevo quando incontro sulla mia strada una donna con lo Shador, o quando mia sorella medico mi racconta che certi pazienti musulmani non vogliono essere curati da lei.
Me è anche vero che non esistono solo musulmani fanatici e ottusi. Ho conosciuto menti aperte e illuminate, uomini e donne di grande cultura e tolleranza. Generalizzare è una pericolosissima arma a doppio taglio, ricordiamocelo sempre.
Quello che mi spaventa non sono le bombe dei terroristi.
Mi spaventa il futuro in questa società individualista e spietata. Mi spaventa pensare a quei milioni di derelitti che vivono nella precarietà, senza sapere se domani mangeranno, senza un tetto sulla testa, senza medicine, senz’assistenza, mentre noi dalla parte ricca del mondo ci preoccupiamo di rifarci le tette.
Mi spaventano queste abnormi differenze, e l’indifferenza alle differenze.
Al desiderio imperante di preservare il proprio squallido benessere, la casetta ben arredata, la macchina nuova con gli optional, il nuovo DVD, e poco lontano crepano di fame e di stenti, e vendono i propri figli.
Avrei potuto nascere lì, avrei potuto nascere lì, AVREI POTUTO NASCERE LI’.
Me lo ripeto ogni giorno.
E mi spaventa che persone per bene, vicini di casa, amici, parenti, padri e madri di famiglia…mi spaventa che le persone che amo pensino sia lecito gettare la bomba atomica su città popolate da milioni d’innocenti, civili, donne, vecchi e bambini. Mi spaventa non pensino a come si muore, a come si continua a vivere, a come si procrea dopo una catastrofe come questa.
Perché non si può vivere nell’angoscia, e allora radiamoli al suolo.
Tutti.
Mors tua vita mea.
Meglio milioni e milioni di cattivi bambini musulmani e dieci generazioni a venire, che mille bravi bambini occidentali adesso.
E’ spaventoso.
Questo è davvero spaventoso.



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Ogni cane è iluminato...
01/09/2006 17:13
 
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Re:

Scritto da: cristallosognante® 01/09/2006 15.41
E mi spaventa che persone per bene, vicini di casa, amici, parenti, padri e madri di famiglia…mi spaventa che le persone che amo pensino sia lecito gettare la bomba atomica su città popolate da milioni d’innocenti, civili, donne, vecchi e bambini. Mi spaventa non pensino a come si muore, a come si continua a vivere, a come si procrea dopo una catastrofe come questa.
Perché non si può vivere nell’angoscia, e allora radiamoli al suolo.
Tutti.



Quello che dici è molto bello e condivisibile. Potrei anche essere d'accordo ma c'è uno stillicidio che protratto negli anni diventa, per numero di vittime, una vera e propria strage.
Tu hai un'idea di quelle poveri migliaia di lavoratrici e lavoratori che per guadagnarsi il pane o anche per tentare di migliorare il loro stile di vita si trovavano l'11 settembre nelle torri gemelle? c'erano dirigenti ma anche addetti alle pulizie. Che fine hanno fatto? molti si sono gettati nel vuoto da altezze smisurate solo per cercare di soffrire di meno.Tu hai idea di quei pendolari che si recavano, sempre per lavoro, a Madrid magari sperando, un giorno, di potersi permettere un'abitazione più vicina al loro posto di lavoro invece di doversi svegliare all'alba ed arrivare al lavoro già stanchi dopo un viaggio su treni sovraffollati? Perchè sono morti in quel modo? Che colpe avevano?
Lo stesso dicasi per i morti nella metro e sui bus londinesi, ne hai idea? Hai idea dei viaggiatori - lavoratori che cercano, come è umano, solo di migliorare la loro esistenza e quella delle rispettive famiglie - degli aerei che si vedono proiettati contro il pentagono o contro le torri o dirottati o che saltano per aria? Hai idea di quelle persone che pure lavorano tutto l'anno e cercano un periodo di relax a Sharm dove diventano bersaglio di bombe? E tutto questo perchè? Per dei fanatici. E' vero che c'è anche la fame e la miseria su questa terra ma è questo il modo di combatterla? Ammazzando i lavoratori che sono stati più fortunati a nascere in zone dove vige una migliore civiltà? Sarebbe cone se i perdenti ad un concorso di lavoro ammazzano i vincitori perchè hanno la colpa di essere stati più fortunati.
A questo punto tanto vale affrontare la questione una volta e per sempre. Lo so che è spaventoso ma non siamo noi ad aver creato questa situazione. Se Bin Laden cammina tranquillo sulle montagne dell'Afganistan stai certa che la popolazione locale è connivente con lui.
Insomma la tua proposta, da quello che ho capito, è quella di continuare all'infinito questo stillicidio di morti occidentali, lavoratori che hanno la sola colpa di essere nati in una zona più fortunata. Di norma, quando lavoravo, nel momento in cui esponevo una problematica cercavo anche di proporre una soluzione alla stessa, non dico che dovesse essere accolta ma la proponevo dopo una attenta analisi e riflessione.
Ho sempre considerata incompiuta la frase: "c'e questo problema" e fermarsi lì.
Capisco che ciò che sto scrivendo è orribile ma quali alternative ci sono per sconfiggere definitivamente questo perenne stato di tensione? Ho un figlio - ingegnere - che pure ha studiato per oltre venti anni, tutte le mattine si sciroppa 50 Km. di treno, poi la metro per raggiungere il posto di lavoro, perchè gradirebbe sposarsi il prossimo anno, io stesso ho viaggiato per tutta la mia vita lavorativa, anche alzandomi alle quattro del mattino (per due anni e mezzo di fila) per cercare di migliorare il mio stile di vita, che colpa ne ho io, o anche mio figlio, delle problematiche poste da Al Qaeda o dagli hezbollah, perchè devo vivere con l'angoscia delle bombe dei terroristi?
Quando pensi che sarà il caso di dire BASTA?
01/09/2006 18:34
 
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Re: Re:

Scritto da: Toro-49 01/09/2006 17.13


Quello che dici è molto bello e condivisibile. Potrei anche essere d'accordo ma c'è uno stillicidio che protratto negli anni diventa, per numero di vittime, una vera e propria strage.
Tu hai un'idea di quelle poveri migliaia di lavoratrici e lavoratori che per guadagnarsi il pane o anche per tentare di migliorare il loro stile di vita si trovavano l'11 settembre nelle torri gemelle? c'erano dirigenti ma anche addetti alle pulizie. Che fine hanno fatto? molti si sono gettati nel vuoto da altezze smisurate solo per cercare di soffrire di meno.Tu hai idea di quei pendolari che si recavano, sempre per lavoro, a Madrid magari sperando, un giorno, di potersi permettere un'abitazione più vicina al loro posto di lavoro invece di doversi svegliare all'alba ed arrivare al lavoro già stanchi dopo un viaggio su treni sovraffollati? Perchè sono morti in quel modo? Che colpe avevano?
Lo stesso dicasi per i morti nella metro e sui bus londinesi, ne hai idea? Hai idea dei viaggiatori - lavoratori che cercano, come è umano, solo di migliorare la loro esistenza e quella delle rispettive famiglie - degli aerei che si vedono proiettati contro il pentagono o contro le torri o dirottati o che saltano per aria? Hai idea di quelle persone che pure lavorano tutto l'anno e cercano un periodo di relax a Sharm dove diventano bersaglio di bombe? E tutto questo perchè? Per dei fanatici. E' vero che c'è anche la fame e la miseria su questa terra ma è questo il modo di combatterla? Ammazzando i lavoratori che sono stati più fortunati a nascere in zone dove vige una migliore civiltà? Sarebbe cone se i perdenti ad un concorso di lavoro ammazzano i vincitori perchè hanno la colpa di essere stati più fortunati.
A questo punto tanto vale affrontare la questione una volta e per sempre. Lo so che è spaventoso ma non siamo noi ad aver creato questa situazione. Se Bin Laden cammina tranquillo sulle montagne dell'Afganistan stai certa che la popolazione locale è connivente con lui.
Insomma la tua proposta, da quello che ho capito, è quella di continuare all'infinito questo stillicidio di morti occidentali, lavoratori che hanno la sola colpa di essere nati in una zona più fortunata. Di norma, quando lavoravo, nel momento in cui esponevo una problematica cercavo anche di proporre una soluzione alla stessa, non dico che dovesse essere accolta ma la proponevo dopo una attenta analisi e riflessione.
Ho sempre considerata incompiuta la frase: "c'e questo problema" e fermarsi lì.
Capisco che ciò che sto scrivendo è orribile ma quali alternative ci sono per sconfiggere definitivamente questo perenne stato di tensione? Ho un figlio - ingegnere - che pure ha studiato per oltre venti anni, tutte le mattine si sciroppa 50 Km. di treno, poi la metro per raggiungere il posto di lavoro, perchè gradirebbe sposarsi il prossimo anno, io stesso ho viaggiato per tutta la mia vita lavorativa, anche alzandomi alle quattro del mattino (per due anni e mezzo di fila) per cercare di migliorare il mio stile di vita, che colpa ne ho io, o anche mio figlio, delle problematiche poste da Al Qaeda o dagli hezbollah, perchè devo vivere con l'angoscia delle bombe dei terroristi?
Quando pensi che sarà il caso di dire BASTA?


Quello che mi chiedo toro, è perchè vivi con l'angoscia delle bombe dei terroristi.
Perchè?
Io trovo che nel mondo esistano cose ben più angoscianti, e che accadono con maggiore probabilità di un attentato.
I mass media pongono l'attenzione soprattutto su questo problema, come se fosse l'unico. Non è l'unico, è uno dei tanti.
Perchè ti fai terrorizzare?
Più che gli attentati in sè è la situazione internazionale ad essere preoccupante. Ma è preoccupante praticamente da sempre. Solo che da qualche decennio le armi di distruzione sono devastanti, e potrebbero portare alla cancellazione dell'intera razza umana.
La morte delle vittime delle torri gemelle e a Madrid è una morte orribile e ingiusta. Ma come è ingiusta la morte di centinaia di persone che finiscono ogni giorno nella più totale indifferenza, senza che nessuno ne parli.
Perchè la morte spettacolare ha più valore di quella anonima?
Vorrei riuscire a capire.
Queste stragi avvengono non certo per combattere la fame nel mondo. A Bin Laden della fame nel mondo gliene frega una mazza, quello viene da una famiglia d'imprenditori miliardari, la fame non sa neanche cosa sia!
Ogni azione di guerra è sempre frutto d'interessi economici, sempre.
Nei paesi sottosviluppati avvengono e sono avvenute cose abbiette, con l'appoggio e la connivenza del Governo Americano e Inglese che adesso si atteggiano tanto a portatori d'ideali libertari.
Perchè gli americani uccisi valgono più, che so, di un cileno o di un sudafricano?
Io non me lo so spiegare.
Riguardo alla tua frase non siamo noi ad aver creato questa situazione, dissento totalmente.
Siamo proprio noi, invece.
Se una fetta del mondo vive nel benessere alle spese dell'altra fetta (assai più grande) prima o poi la situazione esplode.
Ma chi gliele ha procurate le armi a Bin Laden, secondo te?
Le fonti per saperlo non sono di difficile accesso.
Se t'informi scoprirai un mondo che probabilmente non conoscevi.
Un mondo dove non esistono eroi buoni e terroristi cattivi, ma dove le dinamiche sono assai più complesse.
E' sempre una questione d'interessi economici e di potere.
Se pensi che la bomba atomica sia una soluzione, ti sbagli di grosso.
Perchè iniziando questa spirale di violenza e distruzione di massa, prima o poi ne verremo coinvolti tutti.
E allora altro che strage delle torri gemelle...
La soluzione giusta non è mai facile ed immediata.
La soluzione giusta sarebbe che chi sembra più lucido e illuminato (e sottolineo "sembra") la piantasse di giocare ai soldatini e cominciasse a tenere un atteggiamento più distensivo. Che cercasse un dialogo, che pensasse meno al giro d'affari del commercio d'armi e del petrolio, e s'interessasse invece al benessere reale del suo paese, e dei paesi di tutto il mondo.
La soluzione sarebbe che la gente cominciasse a pensare con la propria testa, che studiasse un po' come siamo arrivati a una tale situazione politica, che si facesse qualche domandina in più.
La soluzione sarebbe tante altre cose belle e anche un tantino utopiche.
Ma di certo non è la bomba atomica, non è l'annientamento di un'intera popolazione.
E ricordati che la storia siamo noi, ogni cosa che succede nel mondo è anche un po' causa nostra, vuoi per volontà, vuoi per indifferenza, vuoi per ignoranza.
Il fine non giustifica MAI i mezzi.
Se ti auspichi questo, se permetti questo, sarai peggiore dei terroristi che adesso condanni.


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01/09/2006 19:05
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: cristallosognante® 01/09/2006 18.34

Quello che mi chiedo toro, è perchè vivi con l'angoscia delle bombe dei terroristi.
Perchè?
Io trovo che nel mondo esistano cose ben più angoscianti, e che accadono con maggiore probabilità di un attentato.
I mass media pongono l'attenzione soprattutto su questo problema, come se fosse l'unico. Non è l'unico, è uno dei tanti.
Perchè ti fai terrorizzare?
Più che gli attentati in sè è la situazione internazionale ad essere preoccupante. Ma è preoccupante praticamente da sempre. Solo che da qualche decennio le armi di distruzione sono devastanti, e potrebbero portare alla cancellazione dell'intera razza umana.
La morte delle vittime delle torri gemelle e a Madrid è una morte orribile e ingiusta. Ma come è ingiusta la morte di centinaia di persone che finiscono ogni giorno nella più totale indifferenza, senza che nessuno ne parli.
Perchè la morte spettacolare ha più valore di quella anonima?
Vorrei riuscire a capire.
Queste stragi avvengono non certo per combattere la fame nel mondo. A Bin Laden della fame nel mondo gliene frega una mazza, quello viene da una famiglia d'imprenditori miliardari, la fame non sa neanche cosa sia!
Ogni azione di guerra è sempre frutto d'interessi economici, sempre.
Nei paesi sottosviluppati avvengono e sono avvenute cose abbiette, con l'appoggio e la connivenza del Governo Americano e Inglese che adesso si atteggiano tanto a portatori d'ideali libertari.
Perchè gli americani uccisi valgono più, che so, di un cileno o di un sudafricano?
Io non me lo so spiegare.
Riguardo alla tua frase non siamo noi ad aver creato questa situazione, dissento totalmente.
Siamo proprio noi, invece.
Se una fetta del mondo vive nel benessere alle spese dell'altra fetta (assai più grande) prima o poi la situazione esplode.
Ma chi gliele ha procurate le armi a Bin Laden, secondo te?
Le fonti per saperlo non sono di difficile accesso.
Se t'informi scoprirai un mondo che probabilmente non conoscevi.
Un mondo dove non esistono eroi buoni e terroristi cattivi, ma dove le dinamiche sono assai più complesse.
E' sempre una questione d'interessi economici e di potere.
Se pensi che la bomba atomica sia una soluzione, ti sbagli di grosso.
Perchè iniziando questa spirale di violenza e distruzione di massa, prima o poi ne verremo coinvolti tutti.
E allora altro che strage delle torri gemelle...
La soluzione giusta non è mai facile ed immediata.
La soluzione giusta sarebbe che chi sembra più lucido e illuminato (e sottolineo "sembra") la piantasse di giocare ai soldatini e cominciasse a tenere un atteggiamento più distensivo. Che cercasse un dialogo, che pensasse meno al giro d'affari del commercio d'armi e del petrolio, e s'interessasse invece al benessere reale del suo paese, e dei paesi di tutto il mondo.
La soluzione sarebbe che la gente cominciasse a pensare con la propria testa, che studiasse un po' come siamo arrivati a una tale situazione politica, che si facesse qualche domandina in più.
La soluzione sarebbe tante altre cose belle e anche un tantino utopiche.
Ma di certo non è la bomba atomica, non è l'annientamento di un'intera popolazione.
E ricordati che la storia siamo noi, ogni cosa che succede nel mondo è anche un po' causa nostra, vuoi per volontà, vuoi per indifferenza, vuoi per ignoranza.
Il fine non giustifica MAI i mezzi.
Se ti auspichi questo, se permetti questo, sarai peggiore dei terroristi che adesso condanni.




E qui quoto in pieno...
Ho scritto in millemila forum, di tutti i colori politici dell'arcobaleno, e la morale della favola è sempre la stessa... il gunman spara per primo per paura che spari quell'altro... il più bravo (ovvero, oggi, chi ha il cazzuto cannone di calibro più grosso, o la bombona più devastante) fa più male, ma l'altro risponde, come può e finchè può... peccato che ciò, alla luce dell'armamento oggi disponibile, significhi potenzialmente l'annichilimento del globo intero... i civili contano poco, solo numeri per le statistiche e articoli di giornale e sulle onnipresenti tvnews, che assistono alle guerre come se stessero al golf, e la barca dell'economia va...
Il bello, anzi il brutto, è che noi, così tranquillamente assisi in pieno Mediterraneo, siamo proprio quelli seduti sulla bombona...
Smettiamo di cercare di attribuire le colpe, che nel caso del Libano risalgono addirittura agli accordi del '48, ergo a qualcosa ormai poco risolvibile, e cerchiamo di trovare nuovi equilibri, cosa che, noi paesi "industrializzati" (ahahah!), se non avessimo troppa fame di petrolio e di dominio, potremmo certo aiutare a realizzare e concretizzare.
Ma questo assai poco ci conviene...
02/09/2006 15:49
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: cristallosognante® 01/09/2006 18.34

Quello che mi chiedo toro, è perchè vivi con l'angoscia delle bombe dei terroristi.
Perchè?
Io trovo che nel mondo esistano cose ben più angoscianti, e che accadono con maggiore probabilità di un attentato.
I mass media pongono l'attenzione soprattutto su questo problema, come se fosse l'unico. Non è l'unico, è uno dei tanti.
Perchè ti fai terrorizzare?
Più che gli attentati in sè è la situazione internazionale ad essere preoccupante. Ma è preoccupante praticamente da sempre. Solo che da qualche decennio le armi di distruzione sono devastanti, e potrebbero portare alla cancellazione dell'intera razza umana.
La morte delle vittime delle torri gemelle e a Madrid è una morte orribile e ingiusta. Ma come è ingiusta la morte di centinaia di persone che finiscono ogni giorno nella più totale indifferenza, senza che nessuno ne parli.
Perchè la morte spettacolare ha più valore di quella anonima?
Vorrei riuscire a capire.
Queste stragi avvengono non certo per combattere la fame nel mondo. A Bin Laden della fame nel mondo gliene frega una mazza, quello viene da una famiglia d'imprenditori miliardari, la fame non sa neanche cosa sia!
Ogni azione di guerra è sempre frutto d'interessi economici, sempre.
Nei paesi sottosviluppati avvengono e sono avvenute cose abbiette, con l'appoggio e la connivenza del Governo Americano e Inglese che adesso si atteggiano tanto a portatori d'ideali libertari.
Perchè gli americani uccisi valgono più, che so, di un cileno o di un sudafricano?
Io non me lo so spiegare.
Riguardo alla tua frase non siamo noi ad aver creato questa situazione, dissento totalmente.
Siamo proprio noi, invece.
Se una fetta del mondo vive nel benessere alle spese dell'altra fetta (assai più grande) prima o poi la situazione esplode.
Ma chi gliele ha procurate le armi a Bin Laden, secondo te?
Le fonti per saperlo non sono di difficile accesso.
Se t'informi scoprirai un mondo che probabilmente non conoscevi.
Un mondo dove non esistono eroi buoni e terroristi cattivi, ma dove le dinamiche sono assai più complesse.
E' sempre una questione d'interessi economici e di potere.
Se pensi che la bomba atomica sia una soluzione, ti sbagli di grosso.
Perchè iniziando questa spirale di violenza e distruzione di massa, prima o poi ne verremo coinvolti tutti.
E allora altro che strage delle torri gemelle...
La soluzione giusta non è mai facile ed immediata.
La soluzione giusta sarebbe che chi sembra più lucido e illuminato (e sottolineo "sembra") la piantasse di giocare ai soldatini e cominciasse a tenere un atteggiamento più distensivo. Che cercasse un dialogo, che pensasse meno al giro d'affari del commercio d'armi e del petrolio, e s'interessasse invece al benessere reale del suo paese, e dei paesi di tutto il mondo.
La soluzione sarebbe che la gente cominciasse a pensare con la propria testa, che studiasse un po' come siamo arrivati a una tale situazione politica, che si facesse qualche domandina in più.
La soluzione sarebbe tante altre cose belle e anche un tantino utopiche.
Ma di certo non è la bomba atomica, non è l'annientamento di un'intera popolazione.
E ricordati che la storia siamo noi, ogni cosa che succede nel mondo è anche un po' causa nostra, vuoi per volontà, vuoi per indifferenza, vuoi per ignoranza.
Il fine non giustifica MAI i mezzi.
Se ti auspichi questo, se permetti questo, sarai peggiore dei terroristi che adesso condanni.



E'vero quello che dici, oggi ci sono mille modi (+ 1) per morire ma se possiamo ridurli a 999, e poi a 998, a 997 non è una legittima aspirazione del genere umano? non fa parte dell'indole umana ridurre le occasioni di morte? milioni di individui morivano di vaiolo, ora con la scienza il vaiolo è stato debellato, lo stesso dicasi pe la peste bubbonica che pure a Milano decimò la popolazione al tempo dei "Promessi Sposi", oggi ci sono focolai di lebbra, il cancro è oggetto di studi. Le autovetture che sono la principale causa di mortalità accidentale diventano sempre più sicure - anche se non di molto ma, forse, io sono vivo grazie all'air bag - insomma si studia tanto per ridurre le cause di mortalità e poi dobbiamo accettare che dei terroristi ammazzano - anche un solo individuo - perchè sono invidiosi del nostro benessere. Non posso essere d'accordo con questo principio, non posso accettare che il perdente ad un concorso per assunzione di personale ammazzi anche un solo individuo fra i vincitori per invidia. La vita umana è sacra e nessuno, dico nessuno, può disporne la fine anche per un solo altro individuo.
Ci sono delle ineguaglianze, ci sono delle discrepanze, ci sono delle ingiustizie? Ebbene se ne discute in modo civile. E' vero che già quando il buon Dio creò Adamo le dette per compagna Eva che lo indusse a trasgredire la legge e come questi due misero al mondo due fratelli maschi ed una femmina i due maschi litigarono per il predominio ed una ammazzò l'altro. Ma ciò non toglie che la diatriba sia stata ingiusta, incivile. Se, però, deve valere il principio che il più forte prevale sul più debole allora noi siamo i più forti e tanto vale far valere la nostra forza. Ripeto, e lo riaffermo che è un modo incivile per affrontare la questione ma se dall'altra parte ci sono degli incivili - perchè questo sono i terroristi che ammazzano onesti lavoratori che nulla hanno a che fare con la politica e con le problematiche dei popoli meno fortunati - come possiamo difenderci? Se mi trovo nella giungla e vedo un leone che è pronto ad aggredirmi, se ho un fucile io sparo, non vado ad immolarmi al giusto desiderio del leone che vuole sbranarmi per fame. Di belle parole se ne possono spendere tantissime ma sta di fatto che le diatribe vanno discusse, al massimo ci possono essere azioni violente fra i diretti contendenti ma non posso accettare il principio che incolpevoli individui vengano ammazzati solo perchè sono nati da una parte piuttosto che da un'altra. Anche un solo singolo individuo se incolpevole, se innocente è degno di rispetto, sempre.
02/09/2006 16:04
 
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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: daimon. 01/09/2006 19.05



Il bello, anzi il brutto, è che noi, così tranquillamente assisi in pieno Mediterraneo, siamo proprio quelli seduti sulla bombona...
Smettiamo di cercare di attribuire le colpe, che nel caso del Libano risalgono addirittura agli accordi del '48, ergo a qualcosa ormai poco risolvibile, e cerchiamo di trovare nuovi equilibri, cosa che, noi paesi "industrializzati" (ahahah!), se non avessimo troppa fame di petrolio e di dominio, potremmo certo aiutare a realizzare e concretizzare.
Ma questo assai poco ci conviene...



Su questo sono d'accordo, come ho scritto già in precedenza, cerchiamo di trovare nuovi equilibri ma nel rispetto della natura umana, nel rispetto degli istinti umani fra i quali c'è la fame - anche di petrolio o di energia -. Si cerchi un sistema per risolvere le diatribe senza ammazzare individui che nulla hanno a che fare con queste problematiche, che aspirano solo a sbarcare il lunario giorno dopo giorno e che del prezzo delle azioni delle società petrolifere non gline frega un accidente, che si alza la mattina alle quattro o cinque o alle sei per andare a lavorare e torna a casa dopo dieci o dodici ore.

03/09/2006 16:26
 
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Re:

Scritto da: cristallosognante® 01/09/2006 15.41
Io non vivo nel terrore delle bombe.
Perché? Sono un’incosciente?
Non credo.
L’estate scorsa sono andata a Sharm esattamente due settimane dopo l’attentato.
Nessuna paura, neanche per un attimo.
Forse morirò in aeroporto, sotto le bombe di al qaeda. O forse stuprata e massacrata in un vicolo buio di questa città senza Dio. O magari in un incidente d’auto sull’autostrada, perché le macchine veloci si vendono di più, e le costruiscono così. O forse logorata dagli effetti collaterali di un farmaco sperimentale che ingrassa le tasche di qualche multinazionale. O ancora, per un morbo contratto da qualche povero animale d’allevamento, costretto a cibarsi dei cadaveri dei suoi simili, indotto al cannibalismo. O per un tumore di quelli che neanche la morfina ti dà pace, perché l’inquinamento fa parte del profitto.
Ho dimenticato qualcosa?
Non vedo i musulmani come la grande minaccia.
Sono abituata a ragionare con la mia testa, e a cercare di non assumere come verità assoluta tutto quello che mi propinano i mass media.
Sono abituata a scavare, a voler capire. A cercare le verità nascoste, quelle che si omettono, quelle che si mistificano.
Premetto: detesto il fanatismo religioso, cattolico o musulmano che sia. Ed è vero che in Italia e in molti paesi occidentali certi eccessi religiosi fanno ormai parte del passato. E che mi sento pericolosamente sprofondare nel medioevo quando incontro sulla mia strada una donna con lo Shador, o quando mia sorella medico mi racconta che certi pazienti musulmani non vogliono essere curati da lei.
Me è anche vero che non esistono solo musulmani fanatici e ottusi. Ho conosciuto menti aperte e illuminate, uomini e donne di grande cultura e tolleranza. Generalizzare è una pericolosissima arma a doppio taglio, ricordiamocelo sempre.
Quello che mi spaventa non sono le bombe dei terroristi.
Mi spaventa il futuro in questa società individualista e spietata. Mi spaventa pensare a quei milioni di derelitti che vivono nella precarietà, senza sapere se domani mangeranno, senza un tetto sulla testa, senza medicine, senz’assistenza, mentre noi dalla parte ricca del mondo ci preoccupiamo di rifarci le tette.
Mi spaventano queste abnormi differenze, e l’indifferenza alle differenze.
Al desiderio imperante di preservare il proprio squallido benessere, la casetta ben arredata, la macchina nuova con gli optional, il nuovo DVD, e poco lontano crepano di fame e di stenti, e vendono i propri figli.
Avrei potuto nascere lì, avrei potuto nascere lì, AVREI POTUTO NASCERE LI’.
Me lo ripeto ogni giorno.
E mi spaventa che persone per bene, vicini di casa, amici, parenti, padri e madri di famiglia…mi spaventa che le persone che amo pensino sia lecito gettare la bomba atomica su città popolate da milioni d’innocenti, civili, donne, vecchi e bambini. Mi spaventa non pensino a come si muore, a come si continua a vivere, a come si procrea dopo una catastrofe come questa.
Perché non si può vivere nell’angoscia, e allora radiamoli al suolo.
Tutti.
Mors tua vita mea.
Meglio milioni e milioni di cattivi bambini musulmani e dieci generazioni a venire, che mille bravi bambini occidentali adesso.
E’ spaventoso.
Questo è davvero spaventoso.




Purtrppo non ce ne sono molti come te.


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03/09/2006 16:31
 
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Re: Re:

Scritto da: asvero.panciatici 03/09/2006 16.26


Purtrppo non ce ne sono molti come te.




Si spera di essere sempre abbastanza, e si lavora in tale direzione... è la democrazia, che è sistema fallibile, non per il concetto in sè, valido, quanto per carenza di veri democratici.
Quasi tutti, quando l'interesse generale tocca il proprio "particulare", tendono a scordare i grandi temi, in difesa del proprio interesse immediato.
Peraltro, così facendo, ci stiamo lentamente condannando ad autodistruggerci, e se non ci riusciremo con le guerre magari lo faremo completando la devastazione dell'ambiente.
Per questo è importante che l'impegno sia sempre costruttivo, e volto a quei passi che ormai sono indispensabili per fermare il congegno ad orologeria che l'uomo stesso ha innestato.
03/09/2006 16:32
 
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Re: Re:

Scritto da: Toro-49 01/09/2006 17.13


Quello che dici è molto bello e condivisibile. Potrei anche essere d'accordo ma c'è uno stillicidio che protratto negli anni diventa, per numero di vittime, una vera e propria strage.
Tu hai un'idea di quelle poveri migliaia di lavoratrici e lavoratori che per guadagnarsi il pane o anche per tentare di migliorare il loro stile di vita si trovavano l'11 settembre nelle torri gemelle? c'erano dirigenti ma anche addetti alle pulizie. Che fine hanno fatto? molti si sono gettati nel vuoto da altezze smisurate solo per cercare di soffrire di meno.Tu hai idea di quei pendolari che si recavano, sempre per lavoro, a Madrid magari sperando, un giorno, di potersi permettere un'abitazione più vicina al loro posto di lavoro invece di doversi svegliare all'alba ed arrivare al lavoro già stanchi dopo un viaggio su treni sovraffollati? Perchè sono morti in quel modo? Che colpe avevano?
Lo stesso dicasi per i morti nella metro e sui bus londinesi, ne hai idea? Hai idea dei viaggiatori - lavoratori che cercano, come è umano, solo di migliorare la loro esistenza e quella delle rispettive famiglie - degli aerei che si vedono proiettati contro il pentagono o contro le torri o dirottati o che saltano per aria? Hai idea di quelle persone che pure lavorano tutto l'anno e cercano un periodo di relax a Sharm dove diventano bersaglio di bombe? E tutto questo perchè? Per dei fanatici. E' vero che c'è anche la fame e la miseria su questa terra ma è questo il modo di combatterla? Ammazzando i lavoratori che sono stati più fortunati a nascere in zone dove vige una migliore civiltà? Sarebbe cone se i perdenti ad un concorso di lavoro ammazzano i vincitori perchè hanno la colpa di essere stati più fortunati.
A questo punto tanto vale affrontare la questione una volta e per sempre. Lo so che è spaventoso ma non siamo noi ad aver creato questa situazione. Se Bin Laden cammina tranquillo sulle montagne dell'Afganistan stai certa che la popolazione locale è connivente con lui.
Insomma la tua proposta, da quello che ho capito, è quella di continuare all'infinito questo stillicidio di morti occidentali, lavoratori che hanno la sola colpa di essere nati in una zona più fortunata. Di norma, quando lavoravo, nel momento in cui esponevo una problematica cercavo anche di proporre una soluzione alla stessa, non dico che dovesse essere accolta ma la proponevo dopo una attenta analisi e riflessione.
Ho sempre considerata incompiuta la frase: "c'e questo problema" e fermarsi lì.
Capisco che ciò che sto scrivendo è orribile ma quali alternative ci sono per sconfiggere definitivamente questo perenne stato di tensione? Ho un figlio - ingegnere - che pure ha studiato per oltre venti anni, tutte le mattine si sciroppa 50 Km. di treno, poi la metro per raggiungere il posto di lavoro, perchè gradirebbe sposarsi il prossimo anno, io stesso ho viaggiato per tutta la mia vita lavorativa, anche alzandomi alle quattro del mattino (per due anni e mezzo di fila) per cercare di migliorare il mio stile di vita, che colpa ne ho io, o anche mio figlio, delle problematiche poste da Al Qaeda o dagli hezbollah, perchè devo vivere con l'angoscia delle bombe dei terroristi?
Quando pensi che sarà il caso di dire BASTA?



Il conto dei morti non incide in nessum modo sulla questione di principio a cui stai rispondendo. Non ti pare? se è una questione di numeri,se si dovesse parlare di numeri, finiremmo addirittura per concludere che Bin Laden pensa troppo in piccolo. Le guerre coloniali, quelle propriamente dette come quelle attuali mascherate, comprese quelle fatte TRA colonie o pseudocolonie manovrate dai colonizzatori, hanno prodotto morti a CENTIANIA di milioni.
A parlare di stillicidio inaccettabile non potrebbero essere i popoli del sud del mondo, dai nativi americani in poi fino ai morti delle guerre recenti? la maggior parte di queste guerre sono state fatte in nome e per conto di stati o imprese del mondo ricco.
Ma il punto NON sono i numeri.


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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Toro-49 02/09/2006 15.49


E'vero quello che dici, oggi ci sono mille modi (+ 1) per morire ma se possiamo ridurli a 999, e poi a 998, a 997 non è una legittima aspirazione del genere umano? non fa parte dell'indole umana ridurre le occasioni di morte? milioni di individui morivano di vaiolo, ora con la scienza il vaiolo è stato debellato, lo stesso dicasi pe la peste bubbonica che pure a Milano decimò la popolazione al tempo dei "Promessi Sposi", oggi ci sono focolai di lebbra, il cancro è oggetto di studi. Le autovetture che sono la principale causa di mortalità accidentale diventano sempre più sicure - anche se non di molto ma, forse, io sono vivo grazie all'air bag - insomma si studia tanto per ridurre le cause di mortalità e poi dobbiamo accettare che dei terroristi ammazzano - anche un solo individuo - perchè sono invidiosi del nostro benessere. Non posso essere d'accordo con questo principio, non posso accettare che il perdente ad un concorso per assunzione di personale ammazzi anche un solo individuo fra i vincitori per invidia. La vita umana è sacra e nessuno, dico nessuno, può disporne la fine anche per un solo altro individuo.
Ci sono delle ineguaglianze, ci sono delle discrepanze, ci sono delle ingiustizie? Ebbene se ne discute in modo civile. E' vero che già quando il buon Dio creò Adamo le dette per compagna Eva che lo indusse a trasgredire la legge e come questi due misero al mondo due fratelli maschi ed una femmina i due maschi litigarono per il predominio ed una ammazzò l'altro. Ma ciò non toglie che la diatriba sia stata ingiusta, incivile. Se, però, deve valere il principio che il più forte prevale sul più debole allora noi siamo i più forti e tanto vale far valere la nostra forza. Ripeto, e lo riaffermo che è un modo incivile per affrontare la questione ma se dall'altra parte ci sono degli incivili - perchè questo sono i terroristi che ammazzano onesti lavoratori che nulla hanno a che fare con la politica e con le problematiche dei popoli meno fortunati - come possiamo difenderci? Se mi trovo nella giungla e vedo un leone che è pronto ad aggredirmi, se ho un fucile io sparo, non vado ad immolarmi al giusto desiderio del leone che vuole sbranarmi per fame. Di belle parole se ne possono spendere tantissime ma sta di fatto che le diatribe vanno discusse, al massimo ci possono essere azioni violente fra i diretti contendenti ma non posso accettare il principio che incolpevoli individui vengano ammazzati solo perchè sono nati da una parte piuttosto che da un'altra. Anche un solo singolo individuo se incolpevole, se innocente è degno di rispetto, sempre.


Toro, ma chi ti ha detto che i terroristi fanno gli attentati perchè sono invidiosi del nostro benessere?
Dove lo hai letto?
Guarda che le dinamiche sono assai più complesse, non esiste un rapporto causa effetto così chiaro e circoscrivibile nel conflitto tra Oriente e Occidente.
Qui si parla di secoli di storia, a partire dalle famigerate e sanguinarie Crociate...
Quello che sta succedendo è causato da questioni di petrolio, non da idealismo o da fede religiosa.


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Re: Re:

Scritto da: asvero.panciatici 03/09/2006 16.26


Purtrppo non ce ne sono molti come te.


[SM=x714143]
ma non copiarmi il colore blu!! [SM=x714141]


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Scritto da: cristallosognante® 04/09/2006 20.07

[SM=x714143]
ma non copiarmi il colore blu!! [SM=x714141]



[SM=x714179] mmmhhh.....

Mi pare che venga di default. E io di cambiarlo apposta non ho mica tanto voglia....


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Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: cristallosognante® 04/09/2006 20.05

Toro, ma chi ti ha detto che i terroristi fanno gli attentati perchè sono invidiosi del nostro benessere?
Dove lo hai letto?
Guarda che le dinamiche sono assai più complesse, non esiste un rapporto causa effetto così chiaro e circoscrivibile nel conflitto tra Oriente e Occidente.
Qui si parla di secoli di storia, a partire dalle famigerate e sanguinarie Crociate...
Quello che sta succedendo è causato da questioni di petrolio, non da idealismo o da fede religiosa.



Non ho detto che i terroristi siano tali nei nostri confronti per invidia. Ho voluto solo esemplificare come ho fatto tra il perdente ed il vincente di un concorso di assunzione per un posto di lavoro.
Lo so benissimo che l'attuale situazione di scontro tra civiltà (perchè c'è, tutti lo negano ma questo è il punto) trova la sua genesi dalle crociate (forse ancor più dalla famosa battaglia di Lepanto). Lo capisco benissimo, ed in altre circostanze l'ho anche sottolineato, che i mussulmani cercano la rivincita anche in considerazione della possibilità che hanno di strangolare l'occidente possedendo il quasi monopolio della principale fonte di energia indispensbile per mantenere l'attuale stile di vita.
Sono perfettamente cosciente delle complessità delle dinamiche che ci hanno portato allo stato attuale delle cose la cui analisi si presenta come un'impresa veramente ardua.
Tutto quanto sopra non toglie che questo è comunque lo "status quo" e questo "status" non è certamente l'ideale nè per noi ma neanche per loro.
Orbene visto che loro continuano sulla linea dello scontro, degli ammazzamenti di innocenti "dove coglie, coglie", visto che i nostri tentativi di addivenire a compromessi accettabili vengono da costoro rifiutati "per diritto divino", visto che i loro responsabili religiosi fanno leva su questo "diritto divino" per esaltare i loro sudditi/seguaci/credenti/discenti e discepoli, noi cosa vuoi che facciamo? Li lasciamo fare? subiamo senza tentare di salvaguardare anche i nostri interessi? Certo, qui si parla anche di interessi, ne sono consapevole, ma una soluzione la si deve cercare, anzi trovare. Nella negativa vige la legge della giungla: quella del più forte che, alla fine, è una legge di natura. In definitiva, sono comunque del parere che questa spirale della violenza vada interrotta. Il problema è sul come interromperla ma rimane il fatto che la si deve interrompere.
08/09/2006 10:56
 
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Re: Re:

Scritto da: Toro-49 10/08/2006 22.02


E allora basta con questo pacifismo di merda. Sarei un pacifista ma mi sono stufato. Mi sono letteralmente rotto i marroni. Succedesse quel che deve succedere, accadesse quel che deve accadere ma almeno dopo, per chi sopravvive, si comincia a campare. Questa strategia della tensione ha proprio rotto così non campa nemmeno che è vivo, se devo morire fiat voluntas dei ma chi rimane, almeno comincia a vivere veramente, Scusate lo sfogo.




La situazione è sfuggita di mano: ora lanciano bombe e si sentono allarmi ogni minuto, senza capire perchè succede, cosa vogliono veramente queste persone e quando finirà tutto questo!
Io sono contro la violenza ma posso dire che, forse, prima di arrivare a tutto questo, prima,cioè, delle Torri gemelle, Afghanistan, Irak...e forse anche Iran, era possibile trovare una soluzione diversa dall'attacco e dalla guerra.
Io parlo da ignorante e da comune cittadina ed è anche difficile dire qualcosa in merito a tutto questo caos di livello mondiale.
Sicuramente, invece di andare a fare un'altra guerra ad un altro paese musulmano, con la pretesa di disarmarlo (magari non trovando nessuna arma di distruzione di massa!!!) meglio cercare un'altra via usando magari la parola, il dialogo e un pò più di intelligenza.
Ed è meglio che questi politici, perchè putroppo noi non possiamo fare niente, cerchino altre soluzioni che non siano quelle di stuzzicarsi a vicenda con il rischio poi di veder esplodere bombe nel proprio paese...colpendo gente comune ed innocente!
Non so, non vorrei essere banale, ma invece di distruggere mezzo mondo ( e parlo di America e di quesi gruppi terroristici) si dovrebbeportare aiuto Vero, perchè la povertà estrema e le ingiustizie pesanti possono far nascere pensieri terribili.


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"Non puoi chiedermi quanto puoi rubare della mia anima, lo puoi solo scoprire."

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