Inter di misura con la Reggina, la Roma gioca a canasta
Crespo regala la vetta ai nerazzurri. I giallorossi rifilano sette reti al Catania. Livorno quarto. Poker della Lazio.
Tutto secondo copione. Ognuna a modo suo. Ma le grandi d'Italia non tradiscono nella dodicesima giornata della serie A, calano i propri assi. Palermo, a parte. L'Inter regola con grande sofferenza la Reggina, senza brillare. La Roma sfrutta qualche episodio a favore, ma gioca a canasta con la matricola Catania. Poi il solito altalenante calderone di sorprese, di squadre che ottengono risultati positivi o negativi di domenica in domenica. Al quarto posto, ora, c'è il Livorno che travolge un inguardabile Parma. Clamorosa la rimonta dell'Atalanta che pareggia col Chievo, in soli tre minuti, sfiora pure il 3-2, negando il primo successo stagionale ai clivensi, buoni per un'ora. 'Gol da figurine Paninì per Loria, autore di una straordinaria rovesciata, che vale il 2-2 degli oroboci. Torna al successo, invece, l'Udinese. Il Galeone resta a galla, dopo il successo sul Siena, nel derby in bianconero. Solo un pari per la Fiorentina ad Ascoli. Bjelanovic e un gran Pagliuca regalano piccole gioie al nuovo tecnico dei marchigiani Sonetti.
La serie A vive di conferme. Al Meazza l'Inter supera 1-0 la Reggina, è la nuova capolista solitaria del campionato. Decide un destro al volo di Crespo, nonostante nel primo tempo gli uomini di Mazzarri (espulso per proteste) giochino alla pari e nella ripresa sfiorino a più riprese il pari. Tre punti pesantissimi per i nerazzurri. La Reggina, nella ripresa, vede annullarsi l'1-1 per un fuorigioco di Bianchi. Il Mancio alla fine approda a 30 punti, senza la lode.
La Roma, però, si avvicina, è a -1 dal Palermo. All'Olimpico i giallorossi travolgono 7-0 il Catania. Giornata da dimenticare per la neo promossa. Che reclama, in occasione del vantaggio di Panucci (13esimo giocatore giallorosso ad andare in gol), resta in dieci per l'espulsione del nervosissimo Mascara. Sotto 1-0, con l'uomo in meno, i siciliani crollano. Perrotta segna una doppietta, così come l'ex terzino del Real Madrid. Mancini torna ad esultare. Nella ripresa c'è gioia anche per Montella e capitan Totti. Finisce 7-0, per i capitolini è il quarto successo consecutivi. La Roma ha il miglior attacco e la miglior difesa del campionato. A fine gara esplode il nervosismo dei sei mila etnei, brutti scontri in Tribuna Tevere.
L'incrocio fra la Capitale e la Sicilia è devastante per gli isolani. Ieri il Palermo, oggi pesanti ok per Catania e Messina. Anche i peloritani vengono umiliati, in casa, da una ritrovata Lazio, che, senza Rocchi, si vendica per l'eliminazione di Coppa Italia, irride l'ex Giordano con un eloquente 4-1 e conquista il secondo roboante successo di fila.
La nomea della squadra rivelazione, la copertina odierna tocca al Livorno. Lucarelli entra soltanto nella ripresa, segna, ma gli uomini di Arrigoni travolgono 3-0 un Parma, senza energie, nervoso (espulso Budan) e in crisi. Alla Fiorentina non basta il ritorno al gol di Toni. E il palo di Pazzini. Bjelanovic pareggia, Pagliuca nella ripresa compie decisivi miracoli coi viola. Nel posticipo seconda vittoria stagionale per il Toro di Zaccheroni. Samp battuta 1-0 all'Olimpico: decide un rigore di Rosina all'80'.
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Nadia
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