13/03/2007 13:55 |
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| | | OFFLINE | Post: 113 | Registrato il: 18/11/2017 | Sesso: Maschile | | |
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...un interessante precedente...
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Con sentenza depositata l'8 febbraio, il tribunale di Lanciano ha assolto l'imprenditore dall'accusa ritenendola non provata, perché la semplice detenzione o l'installazione di programmi copiati non configura il reato se non ne viene comprovato anche la finalizzazione richiesta dalla legge.
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13/03/2007 14:03 |
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| | | OFFLINE | Post: 3.163 | Registrato il: 28/07/2005 | Sesso: Maschile | | |
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Ma è sempre stato così, l'imprenditrice deve pagare le licenze (illecito amministrativo) e basta.
Nel 99% dei casi finisce sempre così, salvo che torvare in un'azienda, o privato, trovare 3000 copie del programma nnnn allora diventa difficile sostenere la non pirateria.
Salvo dimostrare che uno ha picchiato la testa nel muro e ha perso la capacità di contare quante copie fà. |
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13/03/2007 15:43 |
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| | | OFFLINE | Post: 0 | Registrato il: | Sesso: Femminile | |
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Mah...pensate all'ASL ahahahah andrebbe in fallimento se dovesse tutte le volte spendere soldi per ogni pc ahahahah naaaaaaaaaa dai anche solo portarla in tribunale sta cosa per me è stata una perdita di tempo inutile, lo fanno tutti e continueranno sempre a farlo tutti
comunque grazie dell'info |
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13/03/2007 17:34 |
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In sostanza questa sentenza come si rifletterà sugli utenti? |
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13/03/2007 18:20 |
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| | | OFFLINE | Post: 3.163 | Registrato il: 28/07/2005 | Sesso: Maschile | | |
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Scritto da: --MUTTLEY-- 13/03/2007 17.34
In sostanza questa sentenza come si rifletterà sugli utenti?
In nessuna maniera, era già così. |
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13/03/2007 20:14 |
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Scritto da: FFELAGUND 13/03/2007 18.20
In nessuna maniera, era già così.
Ah,ecco! |
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