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Sapremo mai la verità?

Ultimo Aggiornamento: 19/01/2006 09:07
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14/12/2005 11:21
 
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IL SECOLO XIX
Microsoft alleata del Genoa


di:Marcello Zinola

Del: 14-12-2005

LE INCHIESTE Caso Leopizzi: sequestrata dalla polizia una lettera che denuncia aspetti economici nella contestazione a Preziosi
La società di Bill Gates apre i codici segreti ai consulenti della Procura per la sentenza Caf prestampata

Genova Bill Gates si "allea" con il Genoa: accesso consentito ai codici segreti. E nel caso Leopizzi (la registrazione del colloquio con Enrico Preziosi e quattro esponenti della tifoseria) piomba un'altra novità: una lettera che "denuncia" il sospetto di un fine economico nel sobillare o favorire la contestazione a Enrico Preziosi.
La Microsoft ha risposto ieri alla Procura di Genova e ora i suoi consulenti potranno accedere a tutti i codici riservati per completare l'analisi sul file contenente la sentenza di condanna del Genoa, emessa lo scorso 8 agosto dalla Caf. E, secondo l'esposto presentato da Enrico Preziosi con l'avvocato Maurizio Mascia, "in conto proprio" e non come legale rappresentante del Genoa (escamotage per evitare nuove sanzioni sportive alla società), già stampata in precedenza (il 3 agosto) quindi prima della decisione.
In tal senso, confermando la stampata anticipata, si era già espressa una prima consulenza di parte anticipata nei giorni scorsi dal Secolo XIX. La consulenza attende ora la conferma ulteriore delle analisi informatiche disposte dal procuratore Francesco Lalla.
Se anche l'analisi attraverso i codici Microsoft confermerà quanto già anticipato, il cerchio sarà definitivamente chiuso.
La conferma è arrivata ieri dall'ufficio legale americano della Microsoft. La prima consulenza che aveva confermato la stampa del 3 agosto, aveva fornito un esito importantissimo. Resta quindi da attendere l'ultimo passaggio dei consulenti della Procura e mettere insieme tutti i tasselli.
A quel punto sarà la Procura a valutarne l'esito e decidere i successivi passi. Era del resto evidente che l'esposto presentato lo scorso agosto da Enrico Preziosi non era fondato solo sulle, pur concrete, "anomalie" verificatesi soprattutto durante il processo di appello e su quelle riscontrate nella stesura della sentenza della Disciplinare. Troppo rischioso puntare su un esposto di quel tipo senza avere carte coperte sicure nel segnalare un'anomalia di quel tipo.
Entro domani è invece atteso l'ultimo pronunciamento del Tribunale del Riesame sulla vicenda della cassetta contenente la registrazione dell'incontro avvenuto dopo la partita di Novara, tra Massimo Leopizzi, leader della Brigata Speloncia che, con altri due esponenti ultrà, aveva "convocato" Enrico Preziosi per ottenere chiarimenti sulla situazione della società e la vicenda della retrocessione. Preziosi si era fatto accompagnare da un altro esponente della tifoseria organizzata: l'incontro venne registrato all'insaputa di Preziosi e del suo accompagnatore. La cassetta venne sequestrata lo scorso 19 e 20 novembre nel corso della perquisizione domiciliare a casa di Leopizzi, arrestato per il tentato omicidio di due poliziotti, della moglie e dei suoceri. Il Riesame ha bocciato il primo sequestro, operato nell'ambito dell'inchiesta del tentato omicidio, in quanto non pertinente con quella indagine. La cassetta venne risequestrata cinque giorni dopo (il 24 novembre) dai pm Lari e Arena titolari del caso calcioscommesse.
La trascrizione della registrazione non è stata però depositata l'altro ieri al dibattito del Riesame dove è però comparsa una nuova e sospetta carta. Una lettera sequestrata in cui si accuserebbe Leopizzi di avere sobillato o favorito la contestazione verso Preziosi a fini economici.
Il mancato deposito della registrazione potrebbe non consentire ai giudici di avallarne il sequestro non potendo valutare la connessione probatoria, sostenuta dai pm, con il caso Genoa-Venezia e il calcioscommesse. Leopizzi potrebbe già essere stato ascoltato in segreto come teste sull'argomento dopo che sul calcioscommesse era già stato interrogato (senza successivi provvedimenti) la scorsa estate. Una ulteriore svolta che confermerebbe come attorno al caso Genoa e al Genoa si siano sviluppati e intrecciati interessi e strategie diverse.


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LA REPUBBLICA - IL LAVORO


di:GESSI ADAMOLI
Del: 14-12-2005
Attesa per domani la relazione degli esperti sul verdetto anticipato. Partita a scacchi con Carraro sul futuro Dalla perizia Microsoft sulla sentenza Caf può arrivare il jolly


meno uno al giorno che può decidere presente e futuro del Genoa. Quella di domani sarà una pietra miliare nella storia della centenaria società rossoblù: sul tavolo del procuratore capo Francesco Lalla arriverà la relazione dei periti che stabilirà se effettivamente la sentenza della Caf, che confermava la retrocessione in serie C del Genoa con tre punti di penalizzazione ed i cinque anni di inibizione per Enrico Preziosi, era stata scritta prima (il perito del Genoa in questo senso non ha avuto il minimo dubbio). Sentenza già pronta e conservata su un dischetto prima ancora che iniziasse il dibattimento? Sarebbe uno scandalo che rischierebbe di spazzare via la Federazione e tutti i suoi dirigenti. Logico che Carraro cerchi un punto di intesa con Preziosi, normale che sia attivato e abbia cercato di riallacciare i rapporti con il presidente genoano. Ci sono stati incontri segreti per tentare di scongiurare l´eventuale e pesantissima azione risarcitoria, perché il Genoa non solo potrebbe chiedere quella serie A che gli è stata sottratta, ma anche svariati milioni di euro a titolo di indennizzo. Logico che Carraro abbia avocato a sè tutti i giudizi sportivi ancora pendenti sul Genoa e agiti lo spauracchio di altri 7 punti di penalizzazione (tre per il caso Ghomsi e quattro per il ricorso al Tar del Lazio, uno in più perché ci sarebbe reiterazione del reato). Ma sul piatto della bilancia la Federazione è pronta a mettere anche qualcosa di molto sostanzioso: la serie A. Il Consiglio Federale di lunedì ha infatti cambiato il sistema di ripescaggio. Tre i parametri di cui tenere conto: posizione di classifica, storia del club e numero degli spettatori degli ultimi cinque anni. Dovevano essere quattro, ma, all´ultimo momento, è sparito quello che riguarda la situazione disciplinare del club e che per il Genoa avrebbe rappresentato uno scoglio insuperabile. Così, invece, il club rossoblù viene addirittura davanti al Napoli che non dimentichiamolo è il nuovo Napoli Soccer, anno di fondazione 2003. Che siamo vicini ad un momento importante, quasi fondamentale, lo conferma implicitamente l´insolito silenzio di Enrico Preziosi. Gli scappa solo una battuta: «Rischio l´imputazione di tentato omicidio perché io questo campionato lo voglio uccidere...».


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14/12/2005 20:01
 
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Come vorrei che scoppiasse una bugna che facesse saltare le sedie ai Signori a Roma Firenze (dove accidenti stanno??)


Mi hanno detto oggi che è stato Lalla (l'amico intimo di Danda, eheheheheheeh ndr: è da quest'estate che mi parla solo di lui!!) a far sequestrare il materiale.
14/12/2005 21:40
 
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Sapremo mai la verità??? Non credo proprio..
Spero però che la giustizia trionferà prima o poi..e che se veramente abbiamo sbagliato..paghiamo in base ad un giusto processo..non ad accuse campate lì..e a giudici bigliettinari..
Bhe..ma se la sentenza era stata scritta il 3..che cosa dovevano fare???Se no si annoiavano poveri piccoli..
14/12/2005 22:17
 
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Già sarebbe anche bello capire come mai ci vogliono mesi per due sentenze ......
15/12/2005 09:16
 
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Re:

Scritto da: Fatascalza 14/12/2005 20.01
Come vorrei che scoppiasse una bugna che facesse saltare le sedie ai Signori a Roma Firenze (dove accidenti stanno??)


Mi hanno detto oggi che è stato Lalla (l'amico intimo di Danda, eheheheheheeh ndr: è da quest'estate che mi parla solo di lui!!) a far sequestrare il materiale.



non solo lui cara fata.....
lalla & pappa l'accoppiata ti dice niente?????
se lo vedo per strada gli salto alla carotide.........

[SM=x714106]


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IL SECOLO XIX
Mancano le prove, il giudice boccia le registrazioni


di:Marcello Zinola

Del: 15-12-2005

L'INCHIESTA No del Tribunale del Riesame. Due lettere "accusano" Leopizzi per le scommesse e la richiesta di 15 mila euro a Preziosi

La Fondazione lancia il libro di due docenti universitari sul processo ai rossoblù, la Feltrinelli lo rifiuta

Genova E due. Nel senso che il Tribunale del Riesame ha bocciato anche il secondo sequestro - quello dei pm Lari e Arena - della cassetta contenente la registrazione dell'incontro tra Massimo Leopizzi e Enrico Preziosi.
Con la cassetta sono state dissequestrate anche le due lettere contenenti i riferimenti alle scommesse di Leopizzi e ai suoi rapporti con Enrico e Matteo Preziosi. Intanto sta per uscire un libro-studio (alla ricerca di un giudice) già diventato "un caso nel caso Genoa". Realizzatoda due docenti universitari genovesi (Benedetti e Roppo) è stato però"rifiutato" dalla Feltrinelli e accolto da altre librerie.
Cosa hanno detto i giudici del Riesame (Marina Orsini, Nicoletta Cardino e Massimo Cusatti)? «Che nel provvedimento impugnato (il sequestro) non compare alcuna motivazione circa le ragioni che hanno imposto il vincolo in funzione dell'accertamento dei fatti» e che, per di più, non compare neppure l'indicazione neanche de relato delle circostanze che permettono di ritenere i beni sequestrati come pertinenti con i reati contestati (associazione a delinquere e forde sportiva). Un giudizio piuttosto severo che viene rimarcato in un altro passaggio: «dalla lettura degli atti trasmessi non emerge l'esistenza di alcuna microcassetta o di lettere rilevanti rispetto ai reati ipotizzati e, anzi, nell'ambito di tale procedimento (frode sportiva) Leopizzi ha assunto il ruolo di persona informata dei fatti e ha reso dichiarazioni in qualità di testimone». In altre parole: il primo sequestro (19-20 novembre, bocciato l'altro ieri) era avvenuto in un altro procedimento penale (tentato omicidio), il secondo (23 novembre) non è stato giustificato con atti concreti, né con il deposito del materiale sequestrato. In sostanza ora cassetta e lettere tornano nelle mani di Leopizzi e del suo difensore Stefano Sambugaro. I pm potrebbero (le ultime indiscrezioni lasciano intendere che quasi certamente lo faranno) ritentare un terzo sequestro. «Ma ho difficoltà a capire - spiega Sambugaro - Perché cassetta e lettere adesso non esistono più e i pm non possono conoscerne l'esistenza. Si potrebbe dire che quella cassetta adesso è una sorta di "vorrei ma non posso" dell'accusa».
Cosa avevano scritto invece i pm Lari e Arena nella loro richiesta di conferma del sequestro? «Rilevato che nella microcassetta risulta registrato un colloquio tra Preziosi Enrico, Leopizzi Massimo e altri tifosi del Genoa (...)inerente le vicende del presente procedimento; rilevato che nei fogli dattiloscritti soggetti anonimi fanno riferimento a ingenti scommesse del Leopizzi su partite del Genoa nonché dei rapporti intercorsi tra Leopizzi, il presidente Preziosi e il figlio Matteo (...)» si richiede la conferma del sequestro.
La trascrizione del contenuto della cassetta non è stata però depositata, mentre le lettere (presumibilmente anonime che Leopizzi aveva nel portafoglio: frutto di uno scontro tra anime diverse della tifoseria più accesa?) sono nel fascicolo di udienza del Riesame. Le lettere sono due. La prima contesta a Leopizzi l'avere in qualche modo organizzato la protesta contro Preziosi - «una assurda contestazione» - richiamando una richiesta di 15 mila euro allo stesso Preziosi per le proprie attività. La seconda richiama "l'avere preso" (Leopizzi) sotto la sua "ala" il figlio di Preziosi e "averlo rovinato". Poi c'è il richiamo a una ulteriore scommessa che lo stesso Leopizzi avrebbe fatto su Piacenza-Genoa (80 mila euro perduti) convinto della vittoria del Genoa.
Perché Leopizzi ha conservato quelle missive e quali altri elementi hanno raccolto i pm? L'unica spiegazione sul mancato deposito degli atti al Riesame è che i pm coprano le proprie carte. Ma allo stato con i due "no" ai sequestri qualsiasi atto collegato a lettere e cassetta diventa nullo. La difesa di Preziosi, l'avvocato Andrea Vernazza, ribadisce la propria tranquillità. Preziosi: «Non commento, prendo atto delle due decisioni dei giudici, spero lo facciano anche altri.
Il Genoa intanto è diventato anche un caso editoriale. Da lunedì nelle librerie Fnac, Mondadori, Clu, Bozzi, Balbi e altre sarà in vendita "Il caso Genoa, alla ricerca di un giudice" scritto da due docenti universitari, Alberto Benedetti e Vincenzo Roppo, diffuso dalla Fondazione Genoa. Un caso nel caso perché, spiega l'avvocato Andrea D'Angelo «un po' delude che la libreria Feltrinelli non abbia voluto accettare, almeno per il momento, di vendere questo volume». I proventi andranno all'Aisla, associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica.


[Modificato da Danda63 15/12/2005 11.30]



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Ora si comincia a capire anche la "misteriosa" contestazione......
anche se la puzza di bruciato si sentiva lontano lontano.... vero fata???


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LA REPUBBLICA - IL LAVORO
Genoa, procura in pressing per la verità da Microsoft


di:VINCENZO CURIA

Del: 15-12-2005

Ore decisive per la perizia sollecitata da Francesco Lalla. I giudici: la cassetta di Leopizzi non può essere usata come prova Il nastro del colloquio con Preziosi non poteva essere sequestrato Il patron rossoblù potrebbe pensare a altre azioni legali contro la Figc

GLI INQUIRENTI ne sono ormai convinti. La retrocessione del Genoa in C1 era stata decisa prima ancora di discuterla (cioè il 3 agosto 2005) e non il successivo 6 agosto, data in calce alla sentenza con cui la Caf rigettava i vari appelli, cioè il giorno della camera di consiglio. Proprio come risulta dalla traccia di una stampata di un file sequestrato a Roma dalla polizia giudiziaria genovese. Non più un sospetto, dunque. Ma in procura vogliono certezze. Il floppy disc è ancora in mano alla Microsoft di Milano per le indispensabili verifiche. Si ha notizia di un sollecito per accelerare i tempi, da parte del procuratore capo Francesco Lalla, e di attesa di un ok della «casa madre» americana che deve comunicare i dati tecnici, per accedere ai codici che consentiranno una corretta interpretazione. Si è comunque nella fase finale. Il via libera può arrivare da un momento all´altro. Non è detto però che il contenuto della «stampata» risolverà il problema di fondo, potendo in ipotesi trattarsi di una «memoria parziale».
Quanto all´inchiesta aperta dopo la denuncia di Preziosi, gli accertamenti hanno spaziato un po´ dovunque. Ma non sarebbero stati raccolti elementi di natura penale. Con una possibile eccezione. Il patron del club rossoblù (assistito dall´avvocato Maurizio Mascia), che chiedeva la punizione di giudici della Disciplinare che lo avrebbero offeso con epiteti a dir poco irriguardosi, dovrebbe presentare per ottenere soddisfazione una querela a sé stante per diffamazione. Si é frattanto appreso che il tribunale del Riesame ha annullato ieri il decreto di sequestro della microcassetta con la registrazione di un colloquio compromettente tra Preziosi e Massimo Leopizzi, nonchè dei due fogli con riferimenti a ingenti scommesse di Leopizzi su partite del Genoa e a rapporti fra l´ultrà genoano, il presidente rossoblù e suo figlio Matteo. I giudici hanno dunque condiviso la tesi - «Difetto assoluto di motivazione» - del difensore di Leopizzi, avvocato Stefano Sambugaro. Dovrà essere restituito tutto al legittimo proprietario. Ne consegue che il contenuto della cassetta e delle lettere non potrà essere utilizzato nei procedimenti che riguardano le persone coinvolte nella vicenda. A meno che i pm Giovanni Arena, Silvio Franz e Alberto Lari (i magistrati firmatari del decreto di sequestro) non inoltrino richiesta di una nuova acquisizione «per motivi probatoriamente utili per accertare i reati per cui si procede».

[Modificato da Danda63 15/12/2005 11.39]



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Che schifo!!!

La gente non è scema e aveva capito questa contestazione "misteriosa" dove andava a parare .... mo' vediamo la Microsoft ....
15/12/2005 12:25
 
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Non ho capito una cosa..sono un po'tarda..mo Lalla sta dalla nostra?O c'è sempre stato?

Secondo me ci deferiscono perchè ci siamo rivolti alla miscrosoft.. [SM=x714187]
15/12/2005 12:29
 
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Guarda silvietta, non ci capisco più una ceppa (scusate il francesismo)

in questo caso sì, sta indagando in merito alla denuncia di preziosi in merito alla sentenza scritta prima del processo, almeno credo.....

ma questo non cambia il mio intento......assalto alla carotide..... ahahahahah

sono sono felice di una cosa, che stia uscendo fuori il vero motivo della contestazione,
:smile109:


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Re:

Scritto da: Silvietta82 15/12/2005 12.25
Secondo me ci deferiscono perchè ci siamo rivolti alla miscrosoft.. [SM=x714187]





Ahhahahahahahah, è probabile!!!!!!!!!!!
16/12/2005 11:20
 
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Ma..la microsoft non doveva pronunciarsi ieri???
16/12/2005 12:57
 
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Re:

Scritto da: Silvietta82 16/12/2005 11.20
Ma..la microsoft non doveva pronunciarsi ieri???



Ho perso il conto dei pronunciamenti ..... e delle diffide e dei vari casini che stanno uscendo dopo l'arresto di Leopizzi ... non ci capisco piu' nulla ... se qualcuno è in grado difare un riassutino, aggiornandoci .... gliene sarei grata
27/12/2005 11:15
 
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Ecco perché la Figc teme il file sospetto della sentenza Caf -

D. Pistacchi-27/12/05

"È finito l'anno allucinante del Genoa e la prima novità del 2006, colpi di mercato a parte, potrebbe essere proprio l'asso tanto atteso dai tifosi rossoblù. Ma l'esito della perizia dei tecnici Microsoft in grado di confermare che la sentenza della Caf era stata scritta prima ancora che iniziasse il processo è attesissimo, con spirito ovviamente diverso, anche dalla Federcalcio e dai suoi avvocati. Quella che diventerebbe la prova più clamorosa dei soprusi commessi ai danni del Vecchio Grifone è temuta dagli stessi legali che quest'estate hanno vinto la prima battaglia contro Enrico Preziosi. Temuta soprattutto perché loro stessi hanno detto, in tempi non sospetti e quando non potevano sapere il valore che le loro affermazioni avrebbero assunto nel tempo, che la sentenza della Caf è l'unica da considerare valida. Quindi, crollando quella, crollerebbe l'intero processo al Genoa. E la prova che una sentenza è stata scritta prima ancora di sentire gli avvocati e le loro motivazioni, di vedere le loro prove e ascoltare i loro argomenti, non può reggere neppure nel campo di quella giustizia sportiva abituata a considerarsi al di fuori di ogni altro ordinamento giuridico.
Tra le carte del ricorso al tribunale civile di Genova ci sono infatti anche le controdeduzioni della Figc alle richieste degli avvocati rossoblù. Allora, quando il file con la data antecedente al processo non era ancora stato scoperto dall'avvocato Maurizio Mascia, uno dei punti forti del ricorso era quello relativo al processo di primo grado. Era messo in discussione l'utilizzo delle intercettazioni, ma la difesa del Genoa contestava anche l'equità del processo e soprattutto della sentenza decisa, come recitano gli stessi (e diversi fra loro nel pasticcio delle date) comunicati ufficiali della Figc, con la partecipazione della pubblica accusa in camera di consiglio. Un'aberrazione giuridica anche per un processo sportivo, che infatti veniva negata con forza dagli avvocati Mario Galavotti e Fabio Toriello. I quali, nella loro memoria al giudice Alvaro Vigotti, scrivevano che non solo il procuratore federale non era a Milano nei giorni in cui la Disciplinare spediva il Genoa in C, ma addirittura che, comunque, quella condanna non valeva ormai più. La decisione di prime cure è peraltro sostituita integralmente nella produzione degli effetti sanzionatori dalla decisione della Caf, mettevano nero su bianco. Tradotto significa che anche la Figc considera il secondo grado di giudizio l'unico valido. Cadendo quello, magari grazie alla prova del file, verrebbe cancellato tutto. Di più, ora a Genova è in corso l'inchiesta del procuratore capo Francesco Lalla che ipotizza il reato di falso commesso nel corso del processo contro il Genoa. Nel momento in cui Lalla, che ha già in mano le carte del processo Vigotti, dovesse ricevere una conferma al sospetto di una sentenza preventiva contro la società di Preziosi, potrebbe (non sarebbe costretto, ma ne avrebbe la facoltà) immediatamente sequestrare la sentenza della Caf senza attendere l'esito dell'inchiesta. La Figc sa bene tutto questo. E l'atteso arbitrato al Coni, fissato per il prossimo 12 gennaio, potrebbe dare un'idea di quale sia il grado di preoccupazione della Figc per la bomba-Genoa".


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28/12/2005 10:13
 
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IL SECOLO XIX
Genoa, un arbitrato per la serie A


di:Marcello Zinola

Del: 28-12-2005

IL FUTURO L'11 gennaio udienza alla Camera per lo sport. Decisiva la perizia Microsoft dopo l'esposto penale, senza deferimento sportivo, di Preziosi I retroscena della trattativa. I legali D'Angelo e Lubrano depositano nuovi atti al Coni

Genova Un "arbitrato" per la serie A. L'11 gennaio il tema sul tavolo sarà, alla fine, proprio questo. Figc e Enrico Preziosi (quindi anche il Genoa) discuteranno dei temi tecnici del ricorso sui quali l'Arbitrato ha chiesto ulteriori documentazioni che sono state depositate ieri dai legali Andrea D'Angelo e Enrico Lubrano. Ma se l'udienza si annuncia interlocutoria "dietro" ci sarà quello che nel dopo Genoa-Teramo Enrico Preziosi ha definito così: «di illusioni non ne ho mai date. Con la Federazione c'è un discorso aperto per sanare un contenzioso e il Genoa non ha bisogno di regali, ma di verità. Bisogna stabilire la reale situazione».
Senza illusioni quindi, ma sul tavolo ci sarà anche la "trattativa". I due lati della futuribile intesa potrebbero essere, sul fronte Genoa, la chiusura delle azioni giudiziarie sportive e ordinarie (la causa risarcitoria da definire e depositare, ma che potrebbe avere una richiesta non inferiore ai 60-80 milioni di euro). E, fronte Figc, la restituzione dei tre punti di penalizzazione allegati alla sentenza di retrocessione in C oltre a quelli per il secondo deferimento per i ricorsi alla giustizia ordinaria della scorsa estate. Con l'impegno da parte della Figc a valutare (le nuove normative in merito sono in corso di ratifica da parte del Consiglio Federale) in modo giusto i "parametri" del Genoa in caso di ripescaggi di società dalla B alla A, se qualche società di A "salterà" a conclusione della prossima stagione. Ovvio che il Genoa dovrà conquistarsi sul campo la promozione in B. Fantagiustizia? No, perché una "pace" del genere avrà - tecnicamente - bisogno di una conciliazione tra le parti. Il quadro di riferimento dopo sette mesi di lotte giudiziarie ordinarie e sportive, è delineato e chiarificatore.
La Procura di Genova sta per acquisire la consulenza dei propri tecnici informatici sul ricorso di Enrico Preziosi con l'avvocato Maurizio Mascia, relativa alla prestampa (il 3 agosto) della sentenza - definitiva per la stessa giustizia sportiva - della Caf dello scorso 8 agosto. Decisione finita poi nella documentazione di parte Figc nella causa Vigotti-Tribunale civile. Se risulterà"taroccata" come anticipato dalla consulenza di parte Preziosi, ci saranno due quasi certe conseguenze: qualche indagato e il quasi certo radicamento della competenza del giudizio a Genova perché la sentenza Caf è stata utilizzata nel procedimento Vigotti. La Figc conosce cosa è accaduto in sede Caf e attende l'esito delle perizie. Nei precedenti tentativi di conciliazione (restano pendenti quello di Michele Dal Cin che proseguirà il 10 gennaio e quello di Stefano Capozucca, da fissare) la Figc aveva sollecitato una sorta di pentimento da parte di Martin Lejal, Francesco Dal Cin (ricorso a sua volta all'arbitrato), Massimo Borgobello proponendo l'accoglimento della richiesta di uno sconto di pena o di una commutazione delle squalifiche in sanzioni economiche in cambio di nuove rivelazioni su Genoa-Venezia o sul calcio scommesse. Ottenendo risposte negative.
Adesso c'è la novità "Microsoft". Con un particolare non indifferente. Preziosi quando presentò l'esposto lo scorso 17 agosto lo firmò "per conto proprio" per non coinvolgere la società. Preziosi rischiava comunque il deferimento personale. Sono passati quattro mesi e nulla è successo. Eppure la Figc osserva il Genoa al microscopio. Certo vale il detto "mai dire mai", ma qualcosa questo passaggio potrebbe significarlo: i bigliettini di scherno, le riprese televisive (acquisite dalla difesa Preziosi) del processo Caf che confermano l'atteggiamento dei giudici e la presenza di 10 giurati quando poi ne entrarono solo sei in camera di consiglio e, soprattutto, la stampata pre ufficializzazione della sentenza possono essere una chiave di lettura e fare capire cosa (e come) si gioca attorno all'arbitrato e alla eventuale conciliazione. Senza illusioni, ma con le carte (questa volta) giocate in chiaro sul tavolo.

quindi, ricapitolando......
se i tencnici proveranno che la sentenza era stata decisa a tavolino prima del processo non ci verrà restituita ufficialmente la serie A....
verranno restituiti i punti di penalizzazione e, in caso di promozione, il ripescaggio.....

solite minestre riscaldate all'italiana......


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Nadia
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16/01/2006 15:16
 
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LA REPUBBLICA - IL LAVORO
Mercoledì il giorno del giudizio Pronto l´accordo con la Federcalcio


di:GESSI ADAMOLI
Del: 16-01-2006
Azzeramento delle penalizzazioni e corsia preferenziale per ripescaggi

La grande pace sarà firmata dopodomani nella sede del Coni al Foro Italico. Enrico Preziosi e Franco Carraro, grazie al paziente lavoro dei legali, hanno trovato un punto d´incontro per mettersi il passato alle spalle. Potere soprattutto di quella causa risarcitoria che il Genoa stava portando avanti e che si è reso disponibile a ritirare in cambio della "pace sociale". Ci ha pensato molto, il presidente Preziosi, prima di decidersi a fumare il calumet della pace. Ha dovuto farsi violenza, perché lui è uno a cui non piace mai fare un passo indietro, però questa volta non era decisione che potesse prendere in prima persona per una delle sue aziende. Il Genoa è qualcosa di speciale: gli appartiene come pacchetto azionario, però è anche proprietà della città e dei tifosi. Continuare il braccio di ferro con la Figc avrebbe significato esporre il Genoa ad un futuro estremamente incerto, c´era il rischio di altri 10 punti di penalizzazione oltre ai 3 della sentenza di quest´estate: 4 per il primo deferimento per violazione della clausola compromissoria (ricorso al Tribunale e successivo appello), 3 per il secondo deferimento (ricorso al Tar del Lazio) e infine altri 3 per il caso Ghomsi (una chiara e definitiva interpretazione della norma spetta alla Corte Federale). Più volte Preziosi ha confidato che questa situazione di incertezza alla lunga rischierebbe di pesare negativamente sull´ambiente tutto (tifosi, squadra e società) e che lui, come presidente, ha il dovere di dare serenità. Così ha accettato di sottoscrivere quello che in Figc, con un termine non proprio ortodosso, è stato ribattezzato "ravvedimento operoso". Ma Preziosi cosa otterrà ritirando i procedimenti contro la Figc avviati presso la giustizia ordinaria? Il negoziato è ancora aperto, certamente non ci sarà più lo spauracchio di ulteriori punti di penalizzazione, mentre per i primi 3 la trattativa è ancora aperta. Poi, entro la fine del 2006, dovrà essere annullata la squalifica di Preziosi (5 anni). Non è previsto un risarcimento economico, il Genoa si dovrà accontentare di una cifra simbolica. Il club rossoblù ha chiesto di avere quel contributo (attualmente congelato) che abitualmente viene diviso tra le squadre retrocesse dalla serie B in C, per aiutarle a sostenere una stagione con introiti molto limitati a fronte di una gestione strutturata su un campionato molto costoso come quello cadetto. Sono poco più di 5 milioni di euro complessivi che il Genoa vorrebbe tutti per sé essendo l´unica retrocessa (Vicenza, Pescara e Catanzaro sino state ripescate, il Venezia è fallito), ma dalla Figc comunque vogliono dare al Genoa un quarto della fetta (circa un milione e mezzo). Quanto al ripescaggio in serie A, Preziosi si dovrà fidare. È impossibile pretendere una garanzia per iscritto, ma il presidente federale avrebbe garantito che se ci dovesse essere un posto libero in serie A, questo sarà del Genoa (in tal senso il Consiglio Federale ha provveduto a riscrivere i criteri di ripescaggio).


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Nadia
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16/01/2006 15:22
 
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Ok..tutto bene..cadono i deferimenti..preziosi,capozucca e co sono puliti..ma che cavolo ce ne facciamo di 76 punti ora?Potessimo dilazionarli in più anni..ma adesso..sinceramente..o ce li danno direttamente l'anno prossimo?Che ci diano un indenizzo economico..ma che non ci piglino per i fondelli..
16/01/2006 15:27
 
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con 76 punti andiamo a 114 .......... [SM=x714187]

Ridicoli!!!!!!!!
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