Spezia - Genoa

Preziosi: "Il danno lo stiamo subendo noi"

Fa richiamo all'ironia il presidente nel tentativo di stemperare i toni e l'attesa.
"Quanto prima conto che ci dicano dove e quando. Così i giocatori si regoleranno se stasera fare l'amore una, due o tre volte...".
Arrivare a due giorni dalla partita con lo Spezia, in un clima di tale incertezza lascia a bocca aperta. Ma le parole escono lo stesso.
"Io mi aspetto che si giochi a Spezia in condizioni di sicurezza garantita. Non sono io a decidere se vi siano tali presupposti e, in ogni caso, sarebbe opportuno ricordarsi che si tratta pur sempre di una partita di calcio e ricondurre a questa logica il suo significato. Il danno di questo ipotetico rinvio sarebbe principalmente nostro, dato che saremmo costretti a subire in poco tempo un'altra situazione simile a quella vissuta per la partita con il Pavia. Mentre a Genova le società e le istituzioni sono scese in campo per la messa a norma, investendo nei lavori per lo stadio, probabilmente altrove questo non è successo se quelli sotto gli occhi sono i risultati. Non disconosco il diritto dello Spezia a giocare sul proprio campo, come il dovere nostro di giocare sul loro in condizioni sicure. Tuttavia qualcosa non torna. Nei tre anni della mia presidenza non mi ricordo episodi di violenza, di cui si sarebbe macchiata la nostra tifoseria in occasione delle partite. Comprendo la difficoltà di chi ha la responsabilità di decidere, a fronte di una situazione come quella dello stadio dello Spezia, con l'onere di garantire la sicurezza impedita da fatti oggettivi. Meglio poi lasciare perdere certi discorsi che ho letto, riguardo la chiusura dei negozi e delle scuole, di una città blindata in un giorno infrasettimanale. Come se la domenica invece fossero aperti? Da qualunque parte lo si giri, questo è un campionato molto strano e non lo abbiamo cercato noi".

Eh sì Presidente .. sono d'accordo con lei ...