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LA REPUBBLICA - IL LAVORO
Tensione a Pegli, schiaffo a Baldini
di:GESSI ADAMOLI
Del: 28-04-2006
Esplode la contestazione dura. Perotti: potrei andarmene Blitz al campo, allenamento interrotto, confronto tesissimo di una trentina di capi tifosi con la squadra Colpito anche Stellini. La società ordina: silenzio stampa e sedute a porte chiuse
Uno schiaffo a Baldini, nella mischia colpito anche Stellini che era intervenuto in sostegno del compagno. Turbato e disorientato l´allenatore Perotti che, dopo il blitz di una quarantina di tifosi al Pio XII, ha invitato la squadra a tornare a lavorare sul campo, sibilando: «Riprendiamo l´allenamento, però da questa sera io non sarò più il vostro allenatore. A queste condizioni non vado avanti». E nella notte il tecnico di Bagnolo Mella ha incontrato il direttore generale Fabiani. «Quando accadono certe cose, bisogna dormirci sopra. E quando la mente è riposata si ragiona meglio», è il commento del general manager rossoblù che, a quattro giorni da una partita, quella con il Cittadella che, se ormai non è più decisiva, resta comunque molto delicata, vuole evitare di ritrovarsi senza allenatore. Proprio a Fabiani i 40 tifosi ultrà avrebbero avuto molti quesiti da porre, ma il direttore generale non era al campo. Domande invece rivolte a Lamacchi per avere una spiegazione di quel lungo periodo fuori rosa e a Caccia, il grande vecchio dello spogliatoio, per capire cosa ci sia dietro l´improvvisa partenza di Tedesco a gennaio.
Sono le 15.30 quando i 40 ultrà varcano il cancello del Pio, sorvegliato da un paio di agenti della Digos Stadio, chiedono e ottengono di parlare con squadra e tecnico. L´allenamento viene interrotto, il colloquio avviene nel retro di Villa Rostan, lontano da sguardi indiscreti, mentre ad un fotografo viene preventivamente chiede chiesto di scaricare la scheda della macchina digitale. Baldini viene rimproverato per aver risposto martedì ad un gruppo di tifosi che dalla tribunetta del Pio contestavano la squadra, reduce dalla disfatta di San Benedetto. E i toni della discussione sono saliti quando il capitano ha cercato di prendere le difese del gruppo, obiettando che sul campo il Genoa ha fatto 61 punti che, senza penalizzazioni, varrebbero il primato in classifica. Dopo il concitato scambio di opinioni con i tifosi, Baldini, che già quando giocava a Napoli era stato vittima di un´aggressione (ben più grave: era dentro l´auto che era stata sfasciata a colpi di spranga), è stato l´unico a non riprendere l´allenamento. Non ha voluto sentire ragioni: ha fatto la doccia ed è subito tornato a casa. L´intenzione, a caldo, era quella di chiudere qui la sua stagione, ma un lungo colloquio con Fabiani dovrebbe averlo fatto tornare sui suoi passi. Intanto la società ripristina il silenzio stampa e sbarra i cancelli del Pio: da oggi sedute a porte chiuse.
È mezzanotte quando arriva ad Hong Kong l´eco della dura contestazione del Pio. Enrico Preziosi è in Oriente per lavoro, tornerà solo lunedì nel pomeriggio. Troppo tardi per essere al Ferraris per la partita con il Cittadella. «E la mia presenza in questo momento sarebbe fondamentale - confida - ma ho degli impegni anche con la Giochi Preziosi e non posso anticipare il mio rientro. Io so cosa servirebbe, purtroppo da così lontano non posso intervenire». Anche il presidente si unisce al silenzio stampa di squadra e tecnici, non senza però aver prima sottolineato il suo disagio per il blitz del Pio: «Posso capire la rabbia e gli insulti, ma non le mani addosso».
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