13/06/2006 19:24 |
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Il Pres: “Io allo stadio? Ultimo dei problemi”
Abbronzato, sereno e rilassato. Dopo la vittoria contro il Monza, seguita alla tv con la figlia, il Presidente non è voluto mancare a Pegli. Le ultime novità sullo scandalo che sta travolgendo il calcio non lo scuotono nemmeno un po’. L’indagine per abuso d’ufficio che chiama in causa la Caf non lo lascia invece indifferente. Un retaggio del trattamento ricevuto dal Genoa la scorsa estate. “Ritengo che sia sconveniente pronunciarmi su quanto sta accadendo, anche per il rispetto degli accertamenti in corso. Avevo denunciato a settembre i metodi arbitrari, per usare un eufemismo, che erano stati usati nei nostri riguardi. Sul resto, non sono problemi del sottoscritto e non metto il naso in casa d’altri. Il calcio amplifica in maniera abnorme le sofferenze e proprio perciò non bisogna specularci sopra. E’ doloroso pensare ai sentimenti che provano i tifosi”. Sulla riconferma di Vavassori, nessuna marcia indietro. “C’è stata una riflessione profonda, come quella che mi ha indotto a richiamarlo. Nella resurrezione del Genoa c’è lo zampino di tanti: allenatore compreso. La squadra ha avuto una reazione di orgoglio, ha ripreso consapevolezza dei propri valori. Quale che sarà il prossimo campionato di appartenenza, lavoreremo per mettere assieme un gruppo competitivo”. Sul fatto che i prossimi tornei possano partire nei tempi previsti i dubbi restano molti. “Credo che ci vorranno altri interrogatori, il ritardo è necessario ad approfondire le reali responsabilità. Si è aspettato un anno, si può attendere qualche mese. Di certo questo muro di reticenza, altro non fa che aumentare il nervosismo di chi sta svolgendo le indagini. Quanto è omertoso questo ambiente. Il calcio non è stato galantuomo con il sottoscritto, ma il tempo forse può venirmi in aiuto”. E sulla presenza domenica allo stadio: “Questo è l’ultimo dei problemi. L’importante è che la squadra giochi la sua gara. Può essere che non manchi di salutare, ma senza trionfalismi o corse sotto la Gradinata. Solo quando ci verrà ridato ciò che ci hanno tolto, avranno corda altri pensieri”. |
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