18/04/2007 11.46.40
(AGM-DS) - Milano, 18 aprile - La Uefa ha deciso: Polonia e Ucraina ospiteranno gli Europei del 2012. Il Bel Paese non ce l'ha fatta. Questa mattina a Cardiff si e' riunito il comitato esecutivo della Uefa, composto dal presidente Michel Platini, dai vice Senes Erzik e Geoffrey Thompson, Angel Maria Villar, Gerhard Mayer-Vorfelder, e dai membri Marios Lefkaritis, Viacheslav Koloskov, Gilberto Madail, Joseph Mifsud, Per Ravn Omdal, Mircea Sandu, Mathieu Sprengers, Franco Carraro e Grigoryi Surkis. E, dalla City Hall della capitale gallese, Platini ha annunciato che l'Europeo del 2012 sara' ospitato da Polonia e Ucraina, capaci di sconfiggere a sorpresa la concorrenza di Italia e Croazia-Ungheria.
La Uefa ha cosi' premiato due Paesi che partivano sfavoriti per problemi infrastrutturali. L'ostacolo principale per l'organizzazione degli Europei 2012, per la coppia Polonia-Ucraina, non sono infatti di certo gli stadi. In Ucraina, la citta' di Donetsk (50.000 posti) e di Dniepropetrovsk hanno gia' cominciato a costruire nuove sezioni, ma il rinnovo degli stadi olimpici della Dinamo Kiev (86.000) e del Lviv (26.000) iniziera' solo ora. A mancare sono soprattutto le infrastrutture generali. A titolo d'esempio, i grandi stadi in Polonia e Ucraina sono molto lontani gli uni dagli altri. Piu' di 2.000 km, di cui solamente 23 di autostrada, separano Gdansk in Polonia da Donetsk in Ucraina. Servono circa 22 ore di macchina per arrivare. La mancanza di hotel consoni alla situazione, poi, impediva ai paesi di pensare seriamente a una candidatura piu' forte di quella italiana.
Il Comitato Olimpico ucraino, dal canto suo, per voce del suo piu' grande rappresentante, Sergei Bubka, aveva detto che la candidatura dell'ex paese sovietico poteva essere vista con un occhio diverso se solo si sarebbero risolti i problemi politici all'interno del paese. A linee generale vincere l'organizzazione dell'Europeo 2012 significa, sia per la Polonia che per l'Ucraina, far partire un vasto piano d'investimenti al fine di consolidarne infrastrutture e lanciare attrattive turistiche. Per Euro 2012 si era mosso anche il premio Nobel polacco Lech Walesa, che aveva inviato una lettera a Michel Platini. L'Italia non ce l'ha fatta. E 'Le Roi' ha premiato Polonia e Ucraina.
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