Gasperini: "Grazie Tifosi"

Serenità Genoa. Ma quant’è bello godersi un finale di campionato così? Senza rischi di finire gambe all’aria. Inspirando ed espirando, a polmoni aperti, l’aria dell’ottavo posto. “C’è un bel clima, entusiasmo, lo vedo dagli allenamenti. Quasi vorremmo che la stagione non finisse. I ragazzi hanno ancora voglia di allenarsi, di divertirsi e di giocare le partite”. Contro il Siena, all’andata, il Genoa subì una lezione. “La nostra più brutta partita. Nata male e frutto di sviste clamorose. Una sconfitta cocente, da cui ci riprenderemmo, andando a pareggiare a Empoli, poi infilando una serie di vittorie. Nella ripresa ci fu una reazione: ricordo il primo gol di Figueroa, qualcosa di buono, ma a partita compromessa”. Due squadre senza assilli di classifica. “Tranquilli, nel calcio, si sta poco. Loro sono stati protagonisti di un’ottima rimonta e hanno in pugno la salvezza. Un campo non facile, con giocatori veloci in attacco, in grado di metterci in difficoltà. Pur senza esasperazioni da risultato, due squadre che lotteranno per il bersaglio grosso”. Domenica il Genoa potrebbe rosicchiare punti a quelle davanti. “Guardiamo indietro, non avanti. Al modo di mantenere l’ottavo posto. Ci sono squadre che stanno facendo la corsa su di noi. Con tre trasferte e due in casa, non sarà semplice conservare questo piazzamento. Ma vogliamo tenere duro. Non tutti gli anni, ci troveremo nelle condizioni di ripetere un campionato così”. L’impressione è quella di una squadra tonica. “Nel girone di ritorno, stiamo segnando con maggiore regolarità e creiamo un numero di occasioni superiori. Non so se dipenda dalla serenità con cui giochiamo. La squadra è la stessa, il modulo pure. E’ cresciuta la conoscenza tra i giocatori. E' cresciuto il gruppo”. Anche i singoli stanno dando il bianco. “Tutti stanno usufruendo di una valorizzazione importante. Penso a Rubinho, Figueroa, Di Vaio, Leon che ha richieste. Se la squadra gira, son vantaggi per tutti. Per non parlare dei soliti. Otto milioni per Konko? Ritenevo che valesse di più. Per quella cifra, magari, ce lo teniamo”. E Borriello, come va? “E’ dentro una bella centrifuga. Però ha la serenità giusta. I compagni e l’ambiente lo stanno aiutando. Continua a segnare, produce assist: cosa chiedergli di più? Su di lui, una pressione comprensibile, ma dà segni di maturità”. A proposito: e Forestieri? “Ottime prospettive, un ragazzo di valore. Non credo che vi siano altri ’90, in serie A, con il numero di presenze che ha lui. Deve maturare, poi dipende da cosa ci si aspetti. Le forzature potrebbero essere nocive. Sia per lui, che per le società”. Tornando a Siena: senza Milanetto e Lucarelli… “Siamo un po’ in emergenza. Come altri, in questo periodo. Dovremo arrangiarci con quel che abbiamo. Magari avrà un’opportunità Vanden Borre, non più il giocatore di quando era arrivato. A Roma aveva fatto bene lì in mezzo. Santos è in forte dubbio, Fabiano ha rimediato una distorsione. Domenica ho visto pimpante Raggio Garibaldi. Il pubblico ha apprezzato il suo spirito combattente. Da genoano”. Uno spirito sempre più vicino a Gasperini. Lo stesso che, in 2.500, porteranno a Siena. “A Pegli, in strada. Lo viviamo tutti i giorni questo entusiasmo. La soddisfazione più grande, per noi, è aver dato un anno di soddisfazioni alla gente. Domenica ho ricevuto la più grossa gratificazione della mia carriera. Tutto lo stadio, che applaudiva e intonava un coro per me. Io, in tribuna, non sapevo come reagire. Non ne ho avuto l’occasione, lo dico adesso. Grazie”.