ALBAKIARA CHOC: SESSO, DROGA E SANGUE
ROMA - Al contrario dell'Albachiara di Vasco Rossi, la sfrenata adolescente con il volto d'angelo di Albakiara, non è né timida, né le piace studiare, né si vergogna di alcunché. Il teen movie noir di Stefano Salvati, con Raz Degan, Dario Bandiera, Alessandro Haber e Davide Rossi (figlio di Vasco, presente nella colonna sonora con vari 'classici') arriverà il 24 ottobre distribuito da Mikado in circa 400 sale.
Salvati, autore di video e spot, qui al suo primo vero lungometraggio (aveva già diretto film musicali come Jolly Blu degli 883), varia tra i generi e mescola all'amore adolescenziale, sesso, droga, torture e omicidi.
La protagonista Chiara (Laura Gigante, al suo esordio), è un'adolescente apparentemente candida ma in realtà, come le sue coetanee, si diverte con canne (comprate dal bidello dalla scuola), ecstasy o paglini (sigarette con sopra la cocaina) e registrando con il telefonino i nuovi record di sesso orale dell'amica. "E' un personaggio ispirato a quelli dei manga - ha detto il regista - esagerato e ingenuo allo stesso tempo".
L'amore della vita di Chiara è Nico (Rossi), dj ventenne che arrotonda vendendo sul suo sito porno le sedute di sesso di gruppo che fa con le amiche. Chiara, che vive con la madre, sempre assente, e Esmeralda, la sorella visionaria e innocente (unico personaggio positivo della storia), pensa di avere la grande occasione quando trova i 200 kg di cocaina, che lo zio (Alessandro Haber), morto da poco, aveva rubato con due complici. Non sa però che sulle tracce di quella droga c'é un poliziotto psicopatico e corrotto (Raz Degan), che pronuncia la battuta cult del film: "E' finito il tempo delle mele , put...".
Salvati ha detto di aver potuto fare "Albakiara con il K, solo grazie a Vasco Rossi. L'idea mi è venuta dopo aver intervistato, per capirne i gusti, prima 40 e poi altri 800 ragazzini tra i 13 e i 17 anni. I loro racconti mi hanno sconvolto. Da questo choc è venuta l'intuizione di un film che fosse una provocazione".
Come il regista era rimasto colpito da Pinocchio, "ho voluto fare per i ragazzi di oggi, con il linguaggio a loro più vicino, una favola cattiva che li rappresenti veramente e non tipo le favole buoniste che vanno di moda oggi, come i film di Moccia".
Mentre l'Albachiara di 30 anni fa, della canzone di Rossi "era una ragazza pulita, sincera, la mia ne fa di tutti i colori pur mantenendo dentro un mondo di bambina". Salvati ha fatto leggere le prime pagine della sceneggiatura per primo al cantautore: "Lui, è rimasto molto colpito e invece di fermarmi, mi ha detto che se avessi trovato un produttore mi avrebbe dato la canzone".
Per la colonna sonora, firmata dal suo storico collaboratore e leader degli Stadio, Gaetano Curreri, con Frank Nemola, Rossi, oltre a Albachiara, in un'inedita versione di cinque minuti, ha dato anche altri suoi 'classici', come Rewind e Bollicine. Il regista non teme che il film susciti un effetto emulazione: "Ho fatto dei test con un pubblico di ragazzini. All'inizio ridevano ma alla fine erano scioccati. Sono sicuro che il messaggio arrivi chiarissimo - dice - chi tocca quella roba muore".
Per Salvati la responsabilità degli eccessi dei teenager oltre che dei genitori assenti ("molti dei ragazzi intervistati erano figli di genitori separati"), "è di una società in cui i media impongono lo status l'essere sempre giovani, di cui è un simbolo il nostro capo del governo, che a 72 anni dice di lavorare 18 ore, dormirne tre e fare sesso nelle altre tre. D'altronde Berlusconi è un personaggio che piace molto ai ragazzini".
Fonte:
ANSA