No Cassano, no emozioni
Cagliari-Samp è 0-0
Tra sardi e blucerchiati finisce senza reti; pochissime occasioni da gol, quasi tutte sui piedi e sulla testa di Pazzini. Un punto a testa che muove la classifica di entrambe le squadre
CAGLIARI, 22 settembre 2010 - Facile dire che con Cassano sarebbe stata più divertente. Non ci sono le controprove, ma la partita scialba offerta stasera da Cagliari e Sampdoria autorizza le nostalgie per Fantantonio, rimasto a riposare a Genova. Lo 0-0 più logico del mondo, tra due squadre che si sono annullate, preferendo distruggere piuttosto che costruire. Per il Cagliari è il terzo pari a reti bianche del campionato: a parte la goleada alla Roma (5-1), un ruolino di marcia quantomeno curioso.
TUTTO PAZZO — Gli unici brividi di una gara altrimenti da sbadigli sono firmati da Pazzini. Pur orfano di Cassano, il centravanti blucerchiato e della Nazionale riesce a farsi vedere tre volte e per pochissimo non trova il gol. Nel primo tempo, di sinistro, dopo un uno-due con Pozzi, calcia a fil di incrocio dei pali; nella ripresa, su cross di Guberti, decolla sopra Canini e di testa la mette appena sopra la traversa, poi lanciato da Marilungo si vede stoppare da Agazzi in uscita. A parte questo, nessun segno di vita dall'attacco della Samp, né tantomeno da quello del Cagliari.
RAGATZU — I sardi sorprendono soprattutto per lo schieramento iniziale: non più il classico 4-3-1-2, ma il 4-2-3-1, che diventa spesso 4-2-1-3. Senza Matri, larghi giocano il baby Ragatzu e Nené, con Cossu alle spalle di Acquafresca. La mossa a sorpresa di Bisoli riesce pochino: Ragatzu forse paga l'emozione e sbaglia tantissimi passaggi, mentre Nené, che ala non è, mastica male il nuovo ruolo. Anzi, lascia pure scoperta la sua fascia e in mezzo Biondini e Nainggolan (ottimo) devono raddoppiare la fatica. Per fortuna loro, di pungere, i giocatori della Samp hanno pochissima voglia.
STANCHEZZA — Qualche cambio nella ripresa prova a dare la scossa. Ma dei nuovi entrati nessuno incide. Nemmeno Matri, che torna là davanti in coppia con Nenè, o Lazzari, che va a rilevare Ragatzu e a ricomporre un 4-3-1-2. La Samp abbassa l'età media con gli ingressi di Marilungo e Obiang, ma a parte le già citate occasioni di Pazzini non impensierisce mai Agazzi. Anzi, le squadre accusano pure la stanchezza. Il pari è inevitabile. Chissà se con Cassano sarebbe andata in maniera diversa.
Alessandro Ruta
Fonte:
gazzetta