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Belìn è un termine che costituisce un intercalare tipico della lingua ligure, comunemente utilizzato dai liguri anche parlando in lingua italiana. Se ne fa uso in prevalenza - spesso ironicamente - per comunicare all'interlocutore una forma di sorpresa, stupore o incitamento, similmente ad accidenti o caspita, ma il suo utilizzo e i suoi significati possono essere molto ampi e variegati. Ad esempio il significato della frase cambia a seconda di dove viene posizionata la parola: "belin che focaccia" sta a significare "che buona questa focaccia", spostando la parola in fondo alla frase come in "che fugassa do belin" il significato muta in "che schifo questa focaccia"

a parola, tecnicamente, indica l'apparato genitale maschile: il pene. Possiede tuttavia una sfumatura molto più ironica, sorniona, e assai meno volgare del sinonimo italiano "cazzo", come dimostra il fatto che è usata generalmente con tono goliardico, amichevole e familiare nei più vari contesti. Il termine ricorre anche in molte canzoni genovesi


(ovviamente usato solo dai tifosi del genoa)