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strega@rossa
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17/04/2008
20:55
C'era una volta una donna racchia che guardandosi allo specchio godeva della sua visione riflessa e diceva ma quanto sono bella senza una ciocca di capello bianco. Un bel giorno si ricordo' di avere una ciocca tenuta nascosta nel cantonale del soggiorno dentro una scatolina bianca, con un sigillo di ceralacca.
Come è noto in quel periodo, le donne racchie erano passibili di malocchi ed incantesimi, per cui lo stregone del bosco per preservare intatti i capelli ebbe una bella pensata.
Prese un'ampolla ci mise dentro una coda di rospo, due foglie di ortica,un gambo di sedano e uno di carciofo,poi aggiunse un paio di gocce di acqua di rose e decotto di cavolo e lo fece bollire a fuoco lento.
Appena gli ingredienti costituirono una massa compatta, lo stregone chiamò, suonando il campanello della donna racchia che arrivò trafelata, con i capelli ancora bagnati e un mollettone in testa mezzo penzolante. " Si accomodi " disse e lo fece con molta calma.
Lo stregone si pulì le scarpe, con il fazzoletto si asciugò il sudore che gli colava dai piedi.
La donna racchia, il cui nome era Genoveffa si mise in bella mostra aggiustandosi la minigonna ascellare di raso rosso,quindi prendendo per prima la parola disse: " Scusi l'abbigliamento, non aspettavo visite, spero di non apparire troppo indecente.
" No - disse lo stregone del bosco - non si preoccupi, la mia nonna mi ha sempre tenuto al corrente di come le apparenze non contano per le racchie! Certo, fossi stata
Animaloverdrum
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17/04/2008
21:03
C'era una volta una donna racchia che guardandosi allo specchio godeva della sua visione riflessa e diceva ma quanto sono bella senza una ciocca di capello bianco. Un bel giorno si ricordo' di avere una ciocca tenuta nascosta nel cantonale del soggiorno dentro una scatolina bianca, con un sigillo di ceralacca.
Come è noto in quel periodo, le donne racchie erano passibili di malocchi ed incantesimi, per cui lo stregone del bosco per preservare intatti i capelli ebbe una bella pensata.
Prese un'ampolla ci mise dentro una coda di rospo, due foglie di ortica,un gambo di sedano e uno di carciofo,poi aggiunse un paio di gocce di acqua di rose e decotto di cavolo e lo fece bollire a fuoco lento.
Appena gli ingredienti costituirono una massa compatta, lo stregone chiamò, suonando il campanello della donna racchia che arrivò trafelata, con i capelli ancora bagnati e un mollettone in testa mezzo penzolante. " Si accomodi " disse e lo fece con molta calma.
Lo stregone si pulì le scarpe, con il fazzoletto si asciugò il sudore che gli colava dai piedi.
La donna racchia, il cui nome era Genoveffa si mise in bella mostra aggiustandosi la minigonna ascellare di raso rosso,quindi prendendo per prima la parola disse: " Scusi l'abbigliamento, non aspettavo visite, spero di non apparire troppo indecente.
" No - disse lo stregone del bosco - non si preoccupi, la mia nonna mi ha sempre tenuto al corrente di come le apparenze non contano per le racchie! Certo, fossi stata io una donna
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strega@rossa
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17/04/2008
21:13
C'era una volta una donna racchia che guardandosi allo specchio godeva della sua visione riflessa e diceva ma quanto sono bella senza una ciocca di capello bianco. Un bel giorno si ricordo' di avere una ciocca tenuta nascosta nel cantonale del soggiorno dentro una scatolina bianca, con un sigillo di ceralacca.
Come è noto in quel periodo, le donne racchie erano passibili di malocchi ed incantesimi, per cui lo stregone del bosco per preservare intatti i capelli ebbe una bella pensata.
Prese un'ampolla ci mise dentro una coda di rospo, due foglie di ortica,un gambo di sedano e uno di carciofo,poi aggiunse un paio di gocce di acqua di rose e decotto di cavolo e lo fece bollire a fuoco lento.
Appena gli ingredienti costituirono una massa compatta, lo stregone chiamò, suonando il campanello della donna racchia che arrivò trafelata, con i capelli ancora bagnati e un mollettone in testa mezzo penzolante. " Si accomodi " disse e lo fece con molta calma.
Lo stregone si pulì le scarpe, con il fazzoletto si asciugò il sudore che gli colava dai piedi.
La donna racchia, il cui nome era Genoveffa si mise in bella mostra aggiustandosi la minigonna ascellare di raso rosso,quindi prendendo per prima la parola disse: " Scusi l'abbigliamento, non aspettavo visite, spero di non apparire troppo indecente.
" No - disse lo stregone del bosco - non si preoccupi, la mia nonna mi ha sempre tenuto al corrente di come le apparenze non contano per le racchie! Certo, fossi stata io una donna bella e avvenente
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17/04/2008
21:18
C'era una volta una donna racchia che guardandosi allo specchio godeva della sua visione riflessa e diceva ma quanto sono bella senza una ciocca di capello bianco. Un bel giorno si ricordo' di avere una ciocca tenuta nascosta nel cantonale del soggiorno dentro una scatolina bianca, con un sigillo di ceralacca.
Come è noto in quel periodo, le donne racchie erano passibili di malocchi ed incantesimi, per cui lo stregone del bosco per preservare intatti i capelli ebbe una bella pensata.
Prese un'ampolla ci mise dentro una coda di rospo, due foglie di ortica,un gambo di sedano e uno di carciofo,poi aggiunse un paio di gocce di acqua di rose e decotto di cavolo e lo fece bollire a fuoco lento.
Appena gli ingredienti costituirono una massa compatta, lo stregone chiamò, suonando il campanello della donna racchia che arrivò trafelata, con i capelli ancora bagnati e un mollettone in testa mezzo penzolante. " Si accomodi " disse e lo fece con molta calma.
Lo stregone si pulì le scarpe, con il fazzoletto si asciugò il sudore che gli colava dai piedi.
La donna racchia, il cui nome era Genoveffa si mise in bella mostra aggiustandosi la minigonna ascellare di raso rosso,quindi prendendo per prima la parola disse: " Scusi l'abbigliamento, non aspettavo visite, spero di non apparire troppo indecente.
" No - disse lo stregone del bosco - non si preoccupi, la mia nonna mi ha sempre tenuto al corrente di come le apparenze non contano per le racchie! Certo, fossi stata io una donna bella e avvenente avrei sì mostrato
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17/04/2008
23:03
C'era una volta una donna racchia che guardandosi allo specchio godeva della sua visione riflessa e diceva ma quanto sono bella senza una ciocca di capello bianco. Un bel giorno si ricordo' di avere una ciocca tenuta nascosta nel cantonale del soggiorno dentro una scatolina bianca, con un sigillo di ceralacca.
Come è noto in quel periodo, le donne racchie erano passibili di malocchi ed incantesimi, per cui lo stregone del bosco per preservare intatti i capelli ebbe una bella pensata.
Prese un'ampolla ci mise dentro una coda di rospo, due foglie di ortica,un gambo di sedano e uno di carciofo,poi aggiunse un paio di gocce di acqua di rose e decotto di cavolo e lo fece bollire a fuoco lento.
Appena gli ingredienti costituirono una massa compatta, lo stregone chiamò, suonando il campanello della donna racchia che arrivò trafelata, con i capelli ancora bagnati e un mollettone in testa mezzo penzolante. " Si accomodi " disse e lo fece con molta calma.
Lo stregone si pulì le scarpe, con il fazzoletto si asciugò il sudore che gli colava dai piedi.
La donna racchia, il cui nome era Genoveffa si mise in bella mostra aggiustandosi la minigonna ascellare di raso rosso,quindi prendendo per prima la parola disse: " Scusi l'abbigliamento, non aspettavo visite, spero di non apparire troppo indecente.
" No - disse lo stregone del bosco - non si preoccupi, la mia nonna mi ha sempre tenuto al corrente di come le apparenze non contano per le racchie! Certo, fossi stata io una donna bella e avvenente avrei sì mostrato le mie grazie,
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17/04/2008
23:07
C'era una volta una donna racchia che guardandosi allo specchio godeva della sua visione riflessa e diceva ma quanto sono bella senza una ciocca di capello bianco. Un bel giorno si ricordo' di avere una ciocca tenuta nascosta nel cantonale del soggiorno dentro una scatolina bianca, con un sigillo di ceralacca.
Come è noto in quel periodo, le donne racchie erano passibili di malocchi ed incantesimi, per cui lo stregone del bosco per preservare intatti i capelli ebbe una bella pensata.
Prese un'ampolla ci mise dentro una coda di rospo, due foglie di ortica,un gambo di sedano e uno di carciofo,poi aggiunse un paio di gocce di acqua di rose e decotto di cavolo e lo fece bollire a fuoco lento.
Appena gli ingredienti costituirono una massa compatta, lo stregone chiamò, suonando il campanello della donna racchia che arrivò trafelata, con i capelli ancora bagnati e un mollettone in testa mezzo penzolante. " Si accomodi " disse e lo fece con molta calma.
Lo stregone si pulì le scarpe, con il fazzoletto si asciugò il sudore che gli colava dai piedi.
La donna racchia, il cui nome era Genoveffa si mise in bella mostra aggiustandosi la minigonna ascellare di raso rosso,quindi prendendo per prima la parola disse: " Scusi l'abbigliamento, non aspettavo visite, spero di non apparire troppo indecente.
" No - disse lo stregone del bosco - non si preoccupi, la mia nonna mi ha sempre tenuto al corrente di come le apparenze non contano per le racchie! Certo, fossi stata io una donna bella e avvenente avrei sì mostrato le mie grazie, e allora sì,se ne sarebbero viste delle belle...ma così,
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17/04/2008
23:12
C'era una volta una donna racchia che guardandosi allo specchio godeva della sua visione riflessa e diceva ma quanto sono bella senza una ciocca di capello bianco. Un bel giorno si ricordo' di avere una ciocca tenuta nascosta nel cantonale del soggiorno dentro una scatolina bianca, con un sigillo di ceralacca.
Come è noto in quel periodo, le donne racchie erano passibili di malocchi ed incantesimi, per cui lo stregone del bosco per preservare intatti i capelli ebbe una bella pensata.
Prese un'ampolla ci mise dentro una coda di rospo, due foglie di ortica,un gambo di sedano e uno di carciofo,poi aggiunse un paio di gocce di acqua di rose e decotto di cavolo e lo fece bollire a fuoco lento.
Appena gli ingredienti costituirono una massa compatta, lo stregone chiamò, suonando il campanello della donna racchia che arrivò trafelata, con i capelli ancora bagnati e un mollettone in testa mezzo penzolante. " Si accomodi " disse e lo fece con molta calma.
Lo stregone si pulì le scarpe, con il fazzoletto si asciugò il sudore che gli colava dai piedi.
La donna racchia, il cui nome era Genoveffa si mise in bella mostra aggiustandosi la minigonna ascellare di raso rosso,quindi prendendo per prima la parola disse: " Scusi l'abbigliamento, non aspettavo visite, spero di non apparire troppo indecente.
" No - disse lo stregone del bosco - non si preoccupi, la mia nonna mi ha sempre tenuto al corrente di come le apparenze non contano per le racchie! Certo, fossi stata io una donna bella e avvenente avrei sì mostrato le mie grazie, e allora sì,se ne sarebbero viste delle belle...ma così, su due piedi
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17/04/2008
23:33
C'era una volta una donna racchia che guardandosi allo specchio godeva della sua visione riflessa e diceva ma quanto sono bella senza una ciocca di capello bianco. Un bel giorno si ricordo' di avere una ciocca tenuta nascosta nel cantonale del soggiorno dentro una scatolina bianca, con un sigillo di ceralacca.
Come è noto in quel periodo, le donne racchie erano passibili di malocchi ed incantesimi, per cui lo stregone del bosco per preservare intatti i capelli ebbe una bella pensata.
Prese un'ampolla ci mise dentro una coda di rospo, due foglie di ortica,un gambo di sedano e uno di carciofo,poi aggiunse un paio di gocce di acqua di rose e decotto di cavolo e lo fece bollire a fuoco lento.
Appena gli ingredienti costituirono una massa compatta, lo stregone chiamò, suonando il campanello della donna racchia che arrivò trafelata, con i capelli ancora bagnati e un mollettone in testa mezzo penzolante. " Si accomodi " disse e lo fece con molta calma.
Lo stregone si pulì le scarpe, con il fazzoletto si asciugò il sudore che gli colava dai piedi.
La donna racchia, il cui nome era Genoveffa si mise in bella mostra aggiustandosi la minigonna ascellare di raso rosso,quindi prendendo per prima la parola disse: " Scusi l'abbigliamento, non aspettavo visite, spero di non apparire troppo indecente.
" No - disse lo stregone del bosco - non si preoccupi, la mia nonna mi ha sempre tenuto al corrente di come le apparenze non contano per le racchie! Certo, fossi stata io una donna bella e avvenente avrei sì mostrato le mie grazie, e allora sì,se ne sarebbero viste delle belle...ma così, su due piedi e a bocce
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18/04/2008
11:08
C'era una volta una donna racchia che guardandosi allo specchio godeva della sua visione riflessa e diceva ma quanto sono bella senza una ciocca di capello bianco. Un bel giorno si ricordo' di avere una ciocca tenuta nascosta nel cantonale del soggiorno dentro una scatolina bianca, con un sigillo di ceralacca.
Come è noto in quel periodo, le donne racchie erano passibili di malocchi ed incantesimi, per cui lo stregone del bosco per preservare intatti i capelli ebbe una bella pensata.
Prese un'ampolla ci mise dentro una coda di rospo, due foglie di ortica,un gambo di sedano e uno di carciofo,poi aggiunse un paio di gocce di acqua di rose e decotto di cavolo e lo fece bollire a fuoco lento.
Appena gli ingredienti costituirono una massa compatta, lo stregone chiamò, suonando il campanello della donna racchia che arrivò trafelata, con i capelli ancora bagnati e un mollettone in testa mezzo penzolante. " Si accomodi " disse e lo fece con molta calma.
Lo stregone si pulì le scarpe, con il fazzoletto si asciugò il sudore che gli colava dai piedi.
La donna racchia, il cui nome era Genoveffa si mise in bella mostra aggiustandosi la minigonna ascellare di raso rosso,quindi prendendo per prima la parola disse: " Scusi l'abbigliamento, non aspettavo visite, spero di non apparire troppo indecente.
" No - disse lo stregone del bosco - non si preoccupi, la mia nonna mi ha sempre tenuto al corrente di come le apparenze non contano per le racchie! Certo, fossi stata io una donna bella e avvenente avrei sì mostrato le mie grazie, e allora sì,se ne sarebbero viste delle belle...ma così, su due piedi e a bocce ferme, mi creda
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18/04/2008
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C'era una volta una donna racchia che guardandosi allo specchio godeva della sua visione riflessa e diceva ma quanto sono bella senza una ciocca di capello bianco. Un bel giorno si ricordo' di avere una ciocca tenuta nascosta nel cantonale del soggiorno dentro una scatolina bianca, con un sigillo di ceralacca.
Come è noto in quel periodo, le donne racchie erano passibili di malocchi ed incantesimi, per cui lo stregone del bosco per preservare intatti i capelli ebbe una bella pensata.
Prese un'ampolla ci mise dentro una coda di rospo, due foglie di ortica,un gambo di sedano e uno di carciofo,poi aggiunse un paio di gocce di acqua di rose e decotto di cavolo e lo fece bollire a fuoco lento.
Appena gli ingredienti costituirono una massa compatta, lo stregone chiamò, suonando il campanello della donna racchia che arrivò trafelata, con i capelli ancora bagnati e un mollettone in testa mezzo penzolante. " Si accomodi " disse e lo fece con molta calma.
Lo stregone si pulì le scarpe, con il fazzoletto si asciugò il sudore che gli colava dai piedi.
La donna racchia, il cui nome era Genoveffa si mise in bella mostra aggiustandosi la minigonna ascellare di raso rosso,quindi prendendo per prima la parola disse: " Scusi l'abbigliamento, non aspettavo visite, spero di non apparire troppo indecente.
" No - disse lo stregone del bosco - non si preoccupi, la mia nonna mi ha sempre tenuto al corrente di come le apparenze non contano per le racchie! Certo, fossi stata io una donna bella e avvenente avrei sì mostrato le mie grazie, e allora sì,se ne sarebbero viste delle belle...ma così, su due piedi e a bocce ferme, mi creda , mi coglie davvero
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18/04/2008
11:17
C'era una volta una donna racchia che guardandosi allo specchio godeva della sua visione riflessa e diceva ma quanto sono bella senza una ciocca di capello bianco. Un bel giorno si ricordo' di avere una ciocca tenuta nascosta nel cantonale del soggiorno dentro una scatolina bianca, con un sigillo di ceralacca.
Come è noto in quel periodo, le donne racchie erano passibili di malocchi ed incantesimi, per cui lo stregone del bosco per preservare intatti i capelli ebbe una bella pensata.
Prese un'ampolla ci mise dentro una coda di rospo, due foglie di ortica,un gambo di sedano e uno di carciofo,poi aggiunse un paio di gocce di acqua di rose e decotto di cavolo e lo fece bollire a fuoco lento.
Appena gli ingredienti costituirono una massa compatta, lo stregone chiamò, suonando il campanello della donna racchia che arrivò trafelata, con i capelli ancora bagnati e un mollettone in testa mezzo penzolante. " Si accomodi " disse e lo fece con molta calma.
Lo stregone si pulì le scarpe, con il fazzoletto si asciugò il sudore che gli colava dai piedi.
La donna racchia, il cui nome era Genoveffa si mise in bella mostra aggiustandosi la minigonna ascellare di raso rosso, quindi prendendo per prima la parola disse: " Scusi l'abbigliamento, non aspettavo visite, spero di non apparire troppo indecente.
" No - disse lo stregone del bosco - non si preoccupi, la mia nonna mi ha sempre tenuto al corrente di come le apparenze non contano per le racchie! Certo, fossi stata io una donna bella e avvenente avrei sì mostrato le mie grazie, e allora sì, se ne sarebbero viste delle belle...ma così, su due piedi e a bocce ferme, mi creda , mi coglie davvero una certa propensione
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18/04/2008
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C'era una volta una donna racchia che guardandosi allo specchio godeva della sua visione riflessa e diceva ma quanto sono bella senza una ciocca di capello bianco. Un bel giorno si ricordo' di avere una ciocca tenuta nascosta nel cantonale del soggiorno dentro una scatolina bianca, con un sigillo di ceralacca.
Come è noto in quel periodo, le donne racchie erano passibili di malocchi ed incantesimi, per cui lo stregone del bosco per preservare intatti i capelli ebbe una bella pensata.
Prese un'ampolla ci mise dentro una coda di rospo, due foglie di ortica,un gambo di sedano e uno di carciofo,poi aggiunse un paio di gocce di acqua di rose e decotto di cavolo e lo fece bollire a fuoco lento.
Appena gli ingredienti costituirono una massa compatta, lo stregone chiamò, suonando il campanello della donna racchia che arrivò trafelata, con i capelli ancora bagnati e un mollettone in testa mezzo penzolante. " Si accomodi " disse e lo fece con molta calma.
Lo stregone si pulì le scarpe, con il fazzoletto si asciugò il sudore che gli colava dai piedi.
La donna racchia, il cui nome era Genoveffa si mise in bella mostra aggiustandosi la minigonna ascellare di raso rosso, quindi prendendo per prima la parola disse: " Scusi l'abbigliamento, non aspettavo visite, spero di non apparire troppo indecente.
" No - disse lo stregone del bosco - non si preoccupi, la mia nonna mi ha sempre tenuto al corrente di come le apparenze non contano per le racchie! Certo, fossi stata io una donna bella e avvenente avrei sì mostrato le mie grazie, e allora sì, se ne sarebbero viste delle belle...ma così, su due piedi e a bocce ferme, mi creda , mi coglie davvero una certa propensione a chiederle di
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18/04/2008
13:19
C'era una volta una donna racchia che guardandosi allo specchio godeva della sua visione riflessa e diceva ma quanto sono bella senza una ciocca di capello bianco. Un bel giorno si ricordo' di avere una ciocca tenuta nascosta nel cantonale del soggiorno dentro una scatolina bianca, con un sigillo di ceralacca.
Come è noto in quel periodo, le donne racchie erano passibili di malocchi ed incantesimi, per cui lo stregone del bosco per preservare intatti i capelli ebbe una bella pensata.
Prese un'ampolla ci mise dentro una coda di rospo, due foglie di ortica,un gambo di sedano e uno di carciofo,poi aggiunse un paio di gocce di acqua di rose e decotto di cavolo e lo fece bollire a fuoco lento.
Appena gli ingredienti costituirono una massa compatta, lo stregone chiamò, suonando il campanello della donna racchia che arrivò trafelata, con i capelli ancora bagnati e un mollettone in testa mezzo penzolante. " Si accomodi " disse e lo fece con molta calma.
Lo stregone si pulì le scarpe, con il fazzoletto si asciugò il sudore che gli colava dai piedi.
La donna racchia, il cui nome era Genoveffa si mise in bella mostra aggiustandosi la minigonna ascellare di raso rosso, quindi prendendo per prima la parola disse: " Scusi l'abbigliamento, non aspettavo visite, spero di non apparire troppo indecente.
" No - disse lo stregone del bosco - non si preoccupi, la mia nonna mi ha sempre tenuto al corrente di come le apparenze non contano per le racchie! Certo, fossi stata io una donna bella e avvenente avrei sì mostrato le mie grazie, e allora sì, se ne sarebbero viste delle belle...ma così, su due piedi e a bocce ferme, mi creda , mi coglie davvero una certa propensione a chiederle di suonarmi qualcosa al
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C'era una volta una donna racchia che guardandosi allo specchio godeva della sua visione riflessa e diceva ma quanto sono bella senza una ciocca di capello bianco. Un bel giorno si ricordo' di avere una ciocca tenuta nascosta nel cantonale del soggiorno dentro una scatolina bianca, con un sigillo di ceralacca.
Come è noto in quel periodo, le donne racchie erano passibili di malocchi ed incantesimi, per cui lo stregone del bosco per preservare intatti i capelli ebbe una bella pensata.
Prese un'ampolla ci mise dentro una coda di rospo, due foglie di ortica,un gambo di sedano e uno di carciofo,poi aggiunse un paio di gocce di acqua di rose e decotto di cavolo e lo fece bollire a fuoco lento.
Appena gli ingredienti costituirono una massa compatta, lo stregone chiamò, suonando il campanello della donna racchia che arrivò trafelata, con i capelli ancora bagnati e un mollettone in testa mezzo penzolante. " Si accomodi " disse e lo fece con molta calma.
Lo stregone si pulì le scarpe, con il fazzoletto si asciugò il sudore che gli colava dai piedi.
La donna racchia, il cui nome era Genoveffa si mise in bella mostra aggiustandosi la minigonna ascellare di raso rosso, quindi prendendo per prima la parola disse: " Scusi l'abbigliamento, non aspettavo visite, spero di non apparire troppo indecente.
" No - disse lo stregone del bosco - non si preoccupi, la mia nonna mi ha sempre tenuto al corrente di come le apparenze non contano per le racchie! Certo, fossi stata io una donna bella e avvenente avrei sì mostrato le mie grazie, e allora sì, se ne sarebbero viste delle belle...ma così, su due piedi e a bocce ferme, mi creda , mi coglie davvero una certa propensione a chiederle di suonarmi qualcosa al clarinetto che conservo
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18/04/2008
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C'era una volta una donna racchia che guardandosi allo specchio godeva della sua visione riflessa e diceva ma quanto sono bella senza una ciocca di capello bianco. Un bel giorno si ricordo' di avere una ciocca tenuta nascosta nel cantonale del soggiorno dentro una scatolina bianca, con un sigillo di ceralacca.
Come è noto in quel periodo, le donne racchie erano passibili di malocchi ed incantesimi, per cui lo stregone del bosco per preservare intatti i capelli ebbe una bella pensata.
Prese un'ampolla ci mise dentro una coda di rospo, due foglie di ortica,un gambo di sedano e uno di carciofo,poi aggiunse un paio di gocce di acqua di rose e decotto di cavolo e lo fece bollire a fuoco lento.
Appena gli ingredienti costituirono una massa compatta, lo stregone chiamò, suonando il campanello della donna racchia che arrivò trafelata, con i capelli ancora bagnati e un mollettone in testa mezzo penzolante. " Si accomodi " disse e lo fece con molta calma.
Lo stregone si pulì le scarpe, con il fazzoletto si asciugò il sudore che gli colava dai piedi.
La donna racchia, il cui nome era Genoveffa si mise in bella mostra aggiustandosi la minigonna ascellare di raso rosso, quindi prendendo per prima la parola disse: " Scusi l'abbigliamento, non aspettavo visite, spero di non apparire troppo indecente.
" No - disse lo stregone del bosco - non si preoccupi, la mia nonna mi ha sempre tenuto al corrente di come le apparenze non contano per le racchie! Certo, fossi stata io una donna bella e avvenente avrei sì mostrato le mie grazie, e allora sì, se ne sarebbero viste delle belle...ma così, su due piedi e a bocce ferme, mi creda , mi coglie davvero una certa propensione a chiederle di suonarmi qualcosa al clarinetto che conservo in memoria del
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C'era una volta una donna racchia che guardandosi allo specchio godeva della sua visione riflessa e diceva ma quanto sono bella senza una ciocca di capello bianco. Un bel giorno si ricordo' di avere una ciocca tenuta nascosta nel cantonale del soggiorno dentro una scatolina bianca, con un sigillo di ceralacca.
Come è noto in quel periodo, le donne racchie erano passibili di malocchi ed incantesimi, per cui lo stregone del bosco per preservare intatti i capelli ebbe una bella pensata.
Prese un'ampolla ci mise dentro una coda di rospo, due foglie di ortica,un gambo di sedano e uno di carciofo,poi aggiunse un paio di gocce di acqua di rose e decotto di cavolo e lo fece bollire a fuoco lento.
Appena gli ingredienti costituirono una massa compatta, lo stregone chiamò, suonando il campanello della donna racchia che arrivò trafelata, con i capelli ancora bagnati e un mollettone in testa mezzo penzolante. " Si accomodi " disse e lo fece con molta calma.
Lo stregone si pulì le scarpe, con il fazzoletto si asciugò il sudore che gli colava dai piedi.
La donna racchia, il cui nome era Genoveffa si mise in bella mostra aggiustandosi la minigonna ascellare di raso rosso, quindi prendendo per prima la parola disse: " Scusi l'abbigliamento, non aspettavo visite, spero di non apparire troppo indecente.
" No - disse lo stregone del bosco - non si preoccupi, la mia nonna mi ha sempre tenuto al corrente di come le apparenze non contano per le racchie! Certo, fossi stata io una donna bella e avvenente avrei sì mostrato le mie grazie, e allora sì, se ne sarebbero viste delle belle...ma così, su due piedi e a bocce ferme, mi creda , mi coglie davvero una certa propensione a chiederle di suonarmi qualcosa al clarinetto che conservo in memoria del mio defunto padre.
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18/04/2008
16:20
C'era una volta una donna racchia che guardandosi allo specchio godeva della sua visione riflessa e diceva ma quanto sono bella senza una ciocca di capello bianco. Un bel giorno si ricordo' di avere una ciocca tenuta nascosta nel cantonale del soggiorno dentro una scatolina bianca, con un sigillo di ceralacca.
Come è noto in quel periodo, le donne racchie erano passibili di malocchi ed incantesimi, per cui lo stregone del bosco per preservare intatti i capelli ebbe una bella pensata.
Prese un'ampolla ci mise dentro una coda di rospo, due foglie di ortica, un gambo di sedano e uno di carciofo, poi aggiunse un paio di gocce di acqua di rose e decotto di cavolo e lo fece bollire a fuoco lento.
Appena gli ingredienti costituirono una massa compatta, lo stregone chiamò, suonando il campanello della donna racchia che arrivò trafelata, con i capelli ancora bagnati e un mollettone in testa mezzo penzolante. " Si accomodi " disse e lo fece con molta calma.
Lo stregone si pulì le scarpe, con il fazzoletto si asciugò il sudore che gli colava dai piedi.
La donna racchia, il cui nome era Genoveffa si mise in bella mostra aggiustandosi la minigonna ascellare di raso rosso, quindi prendendo per prima la parola disse: " Scusi l'abbigliamento, non aspettavo visite, spero di non apparire troppo indecente.
" No - disse lo stregone del bosco - non si preoccupi, la mia nonna mi ha sempre tenuto al corrente di come le apparenze non contano per le racchie! Certo, fossi stata io una donna bella e avvenente avrei sì mostrato le mie grazie, e allora sì, se ne sarebbero viste delle belle...ma così, su due piedi e a bocce ferme, mi creda , mi coglie davvero una certa propensione a chiederle di suonarmi qualcosa al clarinetto che conservo in memoria del mio defunto padre.”
“ E’ per me
Nimwid
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18/04/2008
16:31
C'era una volta una donna racchia che guardandosi allo specchio godeva della sua visione riflessa e diceva ma quanto sono bella senza una ciocca di capello bianco. Un bel giorno si ricordo' di avere una ciocca tenuta nascosta nel cantonale del soggiorno dentro una scatolina bianca, con un sigillo di ceralacca.
Come è noto in quel periodo, le donne racchie erano passibili di malocchi ed incantesimi, per cui lo stregone del bosco per preservare intatti i capelli ebbe una bella pensata.
Prese un'ampolla ci mise dentro una coda di rospo, due foglie di ortica, un gambo di sedano e uno di carciofo, poi aggiunse un paio di gocce di acqua di rose e decotto di cavolo e lo fece bollire a fuoco lento.
Appena gli ingredienti costituirono una massa compatta, lo stregone chiamò, suonando il campanello della donna racchia che arrivò trafelata, con i capelli ancora bagnati e un mollettone in testa mezzo penzolante. " Si accomodi " disse e lo fece con molta calma.
Lo stregone si pulì le scarpe, con il fazzoletto si asciugò il sudore che gli colava dai piedi.
La donna racchia, il cui nome era Genoveffa si mise in bella mostra aggiustandosi la minigonna ascellare di raso rosso, quindi prendendo per prima la parola disse: " Scusi l'abbigliamento, non aspettavo visite, spero di non apparire troppo indecente.
" No - disse lo stregone del bosco - non si preoccupi, la mia nonna mi ha sempre tenuto al corrente di come le apparenze non contano per le racchie! Certo, fossi stata io una donna bella e avvenente avrei sì mostrato le mie grazie, e allora sì, se ne sarebbero viste delle belle...ma così, su due piedi e a bocce ferme, mi creda , mi coglie davvero una certa propensione a chiederle di suonarmi qualcosa al clarinetto che conservo in memoria del mio defunto padre.”
“ E’ per me un onore ed
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18/04/2008
18:00
C'era una volta una donna racchia che guardandosi allo specchio godeva della sua visione riflessa e diceva ma quanto sono bella senza una ciocca di capello bianco. Un bel giorno si ricordo' di avere una ciocca tenuta nascosta nel cantonale del soggiorno dentro una scatolina bianca, con un sigillo di ceralacca.
Come è noto in quel periodo, le donne racchie erano passibili di malocchi ed incantesimi, per cui lo stregone del bosco per preservare intatti i capelli ebbe una bella pensata.
Prese un'ampolla ci mise dentro una coda di rospo, due foglie di ortica, un gambo di sedano e uno di carciofo, poi aggiunse un paio di gocce di acqua di rose e decotto di cavolo e lo fece bollire a fuoco lento.
Appena gli ingredienti costituirono una massa compatta, lo stregone chiamò, suonando il campanello della donna racchia che arrivò trafelata, con i capelli ancora bagnati e un mollettone in testa mezzo penzolante. " Si accomodi " disse e lo fece con molta calma.
Lo stregone si pulì le scarpe, con il fazzoletto si asciugò il sudore che gli colava dai piedi.
La donna racchia, il cui nome era Genoveffa si mise in bella mostra aggiustandosi la minigonna ascellare di raso rosso, quindi prendendo per prima la parola disse: " Scusi l'abbigliamento, non aspettavo visite, spero di non apparire troppo indecente.
" No - disse lo stregone del bosco - non si preoccupi, la mia nonna mi ha sempre tenuto al corrente di come le apparenze non contano per le racchie! Certo, fossi stata io una donna bella e avvenente avrei sì mostrato le mie grazie, e allora sì, se ne sarebbero viste delle belle...ma così, su due piedi e a bocce ferme, mi creda , mi coglie davvero una certa propensione a chiederle di suonarmi qualcosa al clarinetto che conservo in memoria del mio defunto padre.”
“ E’ per me un onore ed un piacere farle
Nimwid
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18/04/2008
18:08
C'era una volta una donna racchia che guardandosi allo specchio godeva della sua visione riflessa e diceva ma quanto sono bella senza una ciocca di capello bianco. Un bel giorno si ricordo' di avere una ciocca tenuta nascosta nel cantonale del soggiorno dentro una scatolina bianca, con un sigillo di ceralacca.
Come è noto in quel periodo, le donne racchie erano passibili di malocchi ed incantesimi, per cui lo stregone del bosco per preservare intatti i capelli ebbe una bella pensata.
Prese un'ampolla ci mise dentro una coda di rospo, due foglie di ortica, un gambo di sedano e uno di carciofo, poi aggiunse un paio di gocce di acqua di rose e decotto di cavolo e lo fece bollire a fuoco lento.
Appena gli ingredienti costituirono una massa compatta, lo stregone chiamò, suonando il campanello della donna racchia che arrivò trafelata, con i capelli ancora bagnati e un mollettone in testa mezzo penzolante. " Si accomodi " disse e lo fece con molta calma.
Lo stregone si pulì le scarpe, con il fazzoletto si asciugò il sudore che gli colava dai piedi.
La donna racchia, il cui nome era Genoveffa si mise in bella mostra aggiustandosi la minigonna ascellare di raso rosso, quindi prendendo per prima la parola disse: " Scusi l'abbigliamento, non aspettavo visite, spero di non apparire troppo indecente.
" No - disse lo stregone del bosco - non si preoccupi, la mia nonna mi ha sempre tenuto al corrente di come le apparenze non contano per le racchie! Certo, fossi stata io una donna bella e avvenente avrei sì mostrato le mie grazie, e allora sì, se ne sarebbero viste delle belle...ma così, su due piedi e a bocce ferme, mi creda , mi coglie davvero una certa propensione a chiederle di suonarmi qualcosa al clarinetto che conservo in memoria del mio defunto padre.”
“ E’ per me un onore ed un piacere farle una suonata con
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