Marcello Zinola:
LA CORSA PER LA B Un gol di Lopez mantiene i rossoblù al secondo posto. Gli abruzzesi rischiano di uscire di scena. Giallo sull'avversario dei playoff: potrebbe essere la Salernitana
Teramo. Arrivederci tra quindici giorni. Forse no. Perché la Salernitana (guarda un po', ricorda nulla? Caso Ghomsi e la soffiata sul suo utilizzo con guazzabuglio giudiziario con tre punti in meno al Genoa?) anticipa addirittura la Lega con la notizia sul deferimento degli abruzzesi (?illecito amministrativo, che potrebbe costare dalla sanzione pecuniaria a due punti di penalità, riportando i campani ai playoff proprio sulla strada del Genoa) e spera in un "rebigo" giudiziario per risalire. Malavolta, presidente teramano replica a muso duro: «Conti in regola, sono fuori perché hanno perso sul campo» e mette lì una zeppetta su partite pilotate e finite male (Salernitana-San Marino). Il campo per ora dice Teramo- Genoa il 21 in Abruzzo e il 28 al Ferraris. Il campo parla ancora e spiega che Stellini è recuperato (ma si rischia di perdere Rossi per un malanno muscolare), la "testa" del Grifone c'è di nuovo e recupera con calma lo svantaggio. E a timbrare l'orologio riportato sul giusto fuso orario è uno dei più denigrati: Dante Lopez che i tifosi ipercritici hanno ribattezzato ?"Vaporella" ricordando il ferro da stiro paragonato ai suoi piedi. Il paraguayano gioca dall'inizio, mostra convinzione, grinta, esprime alcuni buoni colpi (un paio a smarcare i compagni in attacco), sfiora il gol (10' del primo tempo) sempre di testa e, soprattutto, segna con un tocco sotto con pallonetto su Mancini in uscita, l'1-1 fondamentale per conservare la seconda piazza e i playoff. Il Genoa scende a Teramo rivoluzionato rispetto alle ultime gare (Moretti, Giuntoli, Botta, Grabbi e Rivaldo in panca, gli ultimi due entreranno nella ripresa con il giovane paraguaiano su buoni livelli) e Vavassori rischiera Stellini che "c'è" e sfiora pure il gol in avvio ripresa (al 2'), leggendo come al solito la partita con attenzione, cambiando assetti e posizioni a seconda della necessità: «Io sono carico, spero e lo siano anche tutti gli altri», dirà a fine gara. Ed è un Genoa che se non è stellare, recupera fiducia in se stesso, esprime sprazzi di gioco accettabile, soffre nel primo tempo con Scarpi a togliere un paio di bollenti castagne dal fuoco, Lamacchi a contenere, pur perdendo qualche palla, un ficcante Franzese che con Dei, Nicodemo e soprattutto Leon, sono le spine che pungono il Genoa. Con il vecchio (ex)? Toro sampdoriano, Luiso che scalpita e incorna il provvisorio vantaggio abruzzese, Rossi bene sino all'infortunio. Importante la concentrazione e il non avere avuto le gambe molli dopo lo svantaggio anche perché era la prima vera partita fuori casa del Grifone quasi senza tifosi (118 gli irriducibili con striscione contro Preziosi, però poi emarginato sulla destra della gradinata ovest:?"Preziosi, sei una chiacchera") contro i 2000 "satanassi" a sostegno dei Diavoli locali. Non è stata una partita cattiva rispetto alla tensione dell'avvio e all'ora di gran ritmo teramano, ma era importante dare un segnale di prospettiva agli avversari che i playoff (vicenda Salernitana permettendo) incroceranno le ambizioni rossoblù. In altri termini: il Teramo se l'è giocata per un'ora, poi subito il pari, ha prevalso la paura. E l'ultimo quarto d'ora dei 96' minuti non ha più detto nulla di rilevante. Normale che accada e non è da ufficio inchieste. C'è pure il piccolo doppio giallo (più in sala stampa che sul campo, comunque con fair play) del mancato rigore concesso per un fallo su Luiso e per la palla che sarebbe stata respinta (6' del primo tempo) da Scarpi oltre la linea bianca prima di essere ribattuta sulla traversa dopo una punizione micidiale di Leon. Da ieri sera (libera uscita sino a mercoledì, giorno della ripresa) è partita l'operazione playoff, cuore caldo e testa fredda. I tifosi per Vavassori «se vogliono possono essere determinanti». Forse sarebbe meglio far parlare un po' anche i giocatori visto che anche ieri in sala stampa si è presentato il solo Vavassori: Lopez non parlerà bene l'italiano, ma un po' di ribalta la meritava. Non è ancora chiaro se la ripresa sarà al Signorini «ma se ci facciamo di questi problemi vuol dire che abbiamo qualche problema» dice Vavassori. Enrico Preziosi giudica così la gara: «li ho visti bene, sereni, sapevo che già in settimana Vavassori aveva visto "qualcosa". Spero bene per l'infortunio di Rossi». La Salernitana? «Noi la giochiamo sul campo, il Teramo è una buona squadra, determinata e caricata dall'entusiasmo». Arrivederci a Teramo. Ma non è detto: decide la Lega di C e si parla già di Ascoli o Fermo.
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Nadia
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Genoa you are red & blue