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E la miss sfilerà tra i testimoni
di:Zin.-Men.
Del: 28-06-2006
CASO GENOA-VENEZIA Depositato il primo elenco di 59 testi dei pm Lari e Arena che hanno intenzione di convocare Chiara Oberti In aula anche Bazzani, Flachi, Carrozzieri, Di Canio oltre a Gallo, Romero e a tre ultrà rossoblù
Genova. Saranno più di cento. Sono i testimoni citati da accusa e difesa nel processo che, il 6 luglio, vedrà Enrico Preziosi scendere in campo (con Pino Pagliara, i due Dal Cin, Stefano Capozucca) di fronte al giudice monocratico Cascini per difendersi dall'accusa di frode sportiva.
Processo atteso dal patron rossoblù che ha rivendicato il giudizio, respingendo ogni ipotesi di patteggiamento (l'iter processuale avrebbe consentito un "accordo" su una condanna a sei mesi) per rivendicare la propria innocenza. E l'avere agito "comunque" per una sorta di legittima difesa in occasione dalla finale del torneo di B dello scorso anno, con la A perduta per la combine sanzionata dalla giustizia sportiva. Il primo elenco di testimoni depositato è quello dei pm Lari e Arena che hanno indicato 59 persone. Otto sono carabinieri (compresi i due che operarono il sequestro dei 250 mila euro, tuttora bloccati dalla magistratura come prova diretta del reato) e consulenti tecnici che hanno decrittato le intercettazioni e la famosa cassetta contenente la registrazione dell'incontro tra Enrico Preziosi e quattro tifosi (tre ultrà e il capo dei club associati del Genoa: Massimo Leopizzi, attualmente detenuto per altre vicende, Adolfo Pasini, Piermarco Pellizzari e Leo Berogno) tutti citati come testi.
Le curiosità non mancano. C'è pure un aspetto di mondanità con la citazione quale teste di miss Liguria e tifosa genoana Maria Chiara Oberti. Citata perché compare in alcune telefonate individuate, secondo l'accusa, come intercorse tra alcuni scommettitori. Il fronte scommesse emerge infatti dalla indicazione di alcuni testi e conferma come l'indagine, nata come tranche di un'inchiesta sulla clonazione delle carte di credito con un risvolto sul doping nelle palestre, avesse avuto anche un fronte sull'azzardo poi archiviato sul fronte penale. Fascicolo questo invece pendente da gennaio alla Procura Federale sportiva. Tra i testimoni ci sono anche alcuni calciatori che "nascono" come testi sempre dal filone del calcioscommesse: i sampdoriani Bazzani, Flachi e Carrozzieri, il laziale Di Canio, l'ex rossoblù Zanini con l'ex mister Cosmi, tutti già ascoltati dai pm genovesi e dagli inquirenti sportivi. Il giudice dovrà decidere sull'ammissione dei testi dell'accusa e di quelli che saranno indicati nei prossimi giorni dalle difese. Tra i nomi noti nel mondo sportivo e nella vicenda ruotata attorno a Genoa-Venezia ci sono l'ex presidente del Venezia, Luigi Gallo, con l'ex patron del Torino, Attilio Tilli Romero (entrambi indagati a Torino per la vicenda delle false fidejussioni per l'iscrizione ai campionati), citati in relazione al tentativo denunciato da Preziosi di pressioni sul Venezia. Ci sono poi i giocatori del Piacenza per la presunta (archiviata) tentata combine con gli emiliani nella penultima gara di campionato, dirigenti del Genoa (Scapini, Nicora, Bignone), i calciatori e dirigenti del Venezia compreso Martin Lejal, l'ex portiere lagunare indicato dalla giustizia sportiva e da quella penale come l'unico ad avere ammesso le anomalie di quella gara. E ci sarà anche Ruben Maldonado con il suo procuratore: il paraguyano (lo scorso campionato al Napoli) era stato indicato come l'oggetto dei contatti con il Venezia e i 250 mila euro sequestrati a Pagliara erano, per la difesa del Genoa, una tranche del pagamento dell'acquisto del calciatore. Una difesa, quella del Genoa, che come ha più volte anticipato l'avvocato Andrea Vernazza, con i colleghi Riccardo Passeggi, Mirko Mazzali, Alfredo e Carlo Biondi, votata all'attacco. A partire dalle tesi della legittima difesa, della contestazione delle intercettazioni e della competenza territoriale al giudizio.
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