Genoa Piacenza

Il Secolo XIX

Oggi allenamento a porte aperteCominciata la prevendita per sabato
notiziario
Genova. La settimana è di quelle anomale (con il turno di martedì), ma il tecnico Gian Piero Gasperini cambia il programma. O meglio decide di aprire le porte del Pio XII anche al giovedì, giornata solitamente dedicata ad un allenamento in tranquillità e a porte chiuse. Ma le chiude per la vigilia del venerdì.
Biglietti - La prevendita per la partita contro il Piacenza è iniziata al Genoa Store di Piazza Portello (ore 9-12.30 e 15-19) e le rivendite autorizzate Lottomatica. I biglietti a tariffa ridotta sono rivolti esclusivamente ai giovani di età compresa tra 8 e 14 anni, muniti di prova documentale da esibirsi, a specifica richiesta, alle biglietterie e/o agli ingressi. I prezzi: tribuna Inferiore Numerata Centrale:60 euro (30 ridotti); Tribuna Inferiore Numerata Laterale:50 (25); Tribuna Superiore Numerata:30 euro (20); Distinti:25 euro (15); Gradinata Sud:15 euro (10).
Scontri a Modena - Non sembra essere stata una trasferta tranquilla per molti sostenitori del Grifo che hanno raggiunto Modena. Molti di loro hanno denunciato di essere stati colpiti dagli agenti di polizia presenti allo stadio, poco prima dell'ingresso nell'impianto. Gli agenti avrebbero ricorso alle maniere forti di fronte ad un gruppo di supporter accalcati davanti ai cancelli della curva ospiti e temendo un assalto ai cancelli. Nei tafferugli sarebbero rimasti coinvolte anche alcune ragazze.

Genoa con i cerotti

La squadra. Infermeria affollata: indisponibili anche Juric e Pedro Lopez
Zeytulaev ko, Milanetto in dubbio, Greco torna in campo
Genova. Le ferite psicologiche sembrano già essere state superate. E archiviate. Andiamo avanti, non può essere differente, sussurra Dario Biasi a un gruppo di tifosi che gli chiedono notizie all'uscita del Pio XII.
Il reset che si è imposto il Genoa, dopo il black out dell'altra notte al Braglia di Modena è quanto di meglio si possa chiedere al gruppo rossoblù anche se per la verifica bisognerà attendere la gara di sabato con il Piacenza (ore 16).
Purtroppo non si può dire altrettanto per l'infermeria. E' un vero e proprio allarme infortuni quello che si trova ad affrontare e gestire il tecnico Gasperini. Molti i giocatori al palo o costretti ad attendere l'ultimo momento per verificare se potrà essere della partita. Juric, Rubinho, Pedro Lopez, Longo, Milanetto, Longo e Zeytulaev sono tutti in dubbio anche se il dopo Modena ha riservato una buona notizia: l'ecografia ha escluso lesioni muscolari alla coscia sinistro di Omar Milanetto. Il centrocampista ha voluto rassicurare di persona il tecnico e oggi dovrebbe tornare in gruppo. Il condizionale è d'obbligo come per Giuseppe Greco.
Si dissolvono in una notte, invece, i timori per Coppola e De Rosa, colpiti duramente a Modena e per i quali si temeva uno stop. Ieri i due si sono allenati e saranno in campo.
Anche Greco ieri pomeriggio ha inanellato giri di campo al fianco di Raffaele Longo, ma dopo qualche esercizio di allungamento ha fatto ritorno negli spogliatoi. Longo, da parte sua, si è invece aggregato al gruppo di compagni (Pires, Stellini, Botta, Aurelio, Barasso e Russo) che hanno sostenuto un'amichevole con la formazione Primavera di Torrente.
Longo non è certo al massimo della condizione, ma con il Piacenza potrebbe dar vita ad una staffetta con Milanetto.
Quattro (oltre a Figueroa) al momento i giocatori fuori gioco: Juric, Rubinho, Pedro Lopez e Zeytulaev. Juric risente di un vecchio problema alla schiena che ha ripercussioni sui muscoli della coscia e gli impedisce di rendere al meglio, mentre Rubinho dovrà osservare una decina di giorni di convalescenza per la botta di Modena.
Ieri poi è stato fermato anche Pedro Lopez, da settimane alla prese con un problema al ginocchio. La battaglia di Modena ha poi lasciato segni pesanti anche su un ginocchio di Zeytulaev.
L'uzbeko non si è allenato e oggi si dedicherà ad una giornata di piscina.
E' un Genoa con i cerotti quello che si presenta alla ripresa del campionato a Marassi, ma con la ferma convinzione di riprendere a correre.
Ovviamente la ripresa della preparazione è coincisa anche con una disamina più approfondita e sicuramente a mente fredda di una sconfitta inattesa, ma che non deve lasciare strascichi. E anche il giorno dopo i punti restano tre: episodi sfortunati, alcune scelte tattiche e l'assenza di Giuseppe Greco, oltre a una condizione fisica sulla quale pesano 24 ore in meno di recupero rispetto agli avversari.
Insomma un insieme di fattori che hanno provocato la sconfitta di Modena che ha amareggiato l'ambiente rossoblù.

Rubinho: Che bottaora è tutto a posto...
la grande pauraIl portiere dimesso:10 giorni di riposo
dal nostro inviato
Modena. La Grande Paura è passata: Rubens Fernando Moedin Rubinho lascia il Nuovo Ospedale Civile di Modena alle 11,16. Pollice in alto per indicare che va tutto bene, il portiere esce sulle sue gambe - accompagnato dal medico sociale Lucio Genesio che lo ha assistito da martedì sera - indossando la divisa da allenamento e i pantaloncini corti. Abbozza persino un rassicurante sorriso. Anche se il viso pallino e tirato, gli occhi gonfi e la barba incolta sono inequivocabili segni della notte trascorsa. Sto bene, sto bene - garantisce - Ho solo mal di testa... ho preso una botta....
Rubinho abbandona la moderna struttura ospedaliera nella zona di Baggiovara (l'inaugurazione è di appena pochi mesi fa) ancora stordito: Non so cosa sia successo, non ricordo nulla, aveva detto a caldo a coloro che lo assistevano. Ricordo la partita, ma nulla dell'incidente, ribadisce prima di salire a bordo della Fiat Stilo guidata dal medico sociale Lucio Genesio che lo riporta a Genova per sottoporlo a ulteriori accertamenti, al termine dei quale il brasiliano può finalmente tornare a casa pur restando sotto osservazione da parte dello staff sanitario al fine di lasciar trascorrere 36 ore dall'incidente per questioni di prudenza.
Ha trascorso una notte serena, garantisce il dottor Genesio alle 8,06 lasciando momentaneamente l'ospedale dove ha vegliato il portiere fino a quel momento. Rubinho era arrivato martedì sera al Nuovo Ospedale Civile accompagnato sull'ambulanza della Croce Blu modenese da Alberto Zangrillo, medico di fiducia e personale di Preziosi nonché rianimatore. Negli spogliatoi era tutto pronto per intubare il portiere, era stata preparata una canula, ma non è poi stata necessaria anche perché il brasiliano, pur in stato confusionale, aveva già ripreso conoscenza. Appena terminata la partita si è precipitato a Baggiovara anche Genesio, che ha supervisionato alle diverse Tac alle quali Rubinho è stato sottoposto con esito negativo.
Rubinho non ha perso sangue, e questo è stato da subito considerato un fattore importante: presentava solo qualche ematoma. L'ultima Tac è stata fatta di prima mattina; poi, per ulteriore precauzione, sono stati fatti anche gli esami del sangue. Genesio è rientrato in ospedale alle 9,09 per fare il punto della situazione con i colleghi modenesi. Alla fine i medici si sono trovati d'accordo nel ritenere le dimissioni la soluzione migliore.
La Grande Paura è passata: Rubens fortunatamente non è mai stato in pericolo di vita - sottolinea Genesio - E' stato assistito bene e completamente. Però in campo per alcuni interminabili minuti c'è stato il panico: in pratica la partita è finita con l'infortunio, perché nessuno più se la sentiva di andare avanti, essendo rimasto ancora sotto choc. Nicola Barasso, amico di Rubinho, era fra i più preoccupati: è sceso negli spogliatoi per sincerarsi delle condizioni del compagno. Lo stesso ha fatto il presidente gialloblù Luca Baraldi. È stata una situazione diversa dal solito - ammette Mila Zuntini, responsabile della Pubblica Assistenza Croce Blu di Modena - ma l'abbiamo gestita con tutti i crismi. Per noi è stato un normale intervento, sebbene in questa circostanza occorresse maggiore sangue freddo.
Sto bene, ho solo mal di testa, ripete Rubinho all'uscita dall'ospedale sulla strada per Maranello, più distante dallo stadio rispetto al vecchio Policlinico, ma maggiormente attrezzato per questioni di carattere neurochirurgico.
Nello scontro con Sforzini il portiere ha preso un colpo paragonabile a quello di un violento affondo di un pugile. Per procedere agli accertamenti, una volta arrivato a Baggiovara, i medici hanno dovuto tagliargli la maglietta. Gli sono state fatte Tac alla spina dorsale, al cranio, al busto, oltre ad esami radiologici.
In mattinata nuovi accertamenti sono stati resi necessari dal fatto che Rubinho si lamentava per il dolore, ma erano solo le conseguenze dell'impatto. Subito dopo i primi istanti di confusione, che hanno fatto seguito alla perdita di conoscenza, il brasiliano è parso vigile e orientato. Nonostante tutto, così, è riuscito a trascorrere una notte serena e a dormire qualche ora dopo avere telefonato alla moglie attorno a mezzanotte per tranquillizzarla. Terminato il periodo di osservazione - che dovrebbe essere solo una formalità - si prevede comunque una convalescenza di una decina di giorni.
Giuliano Gnecco



Visita notturna di Sforzini: Volevo sincerarmi delle sue condizioni

Modena. Quando mi hanno detto che le sue condizioni erano buone ho tirato un sospiro di sollievo. Però Ferdinando Sforzini, involontario protagonista del violento scontro con Rubinho, non riusciva a dormire senza aver incontrato personalmente il brasiliano. Ha festeggiato il gol e la vittoria cenando con i genitori e i compagni al ristorante "Il Cenacolo", non distante dallo stadio. Ma prima di rincasare, intorno alle 2,30, ha fatto visita al portiere all'ospedale di Baggiovara: Volevo sincerarmi personalmente delle condizioni di un compagno, di un collega - conferma l'attaccante emiliano - Abbiamo scambiato qualche parola, poi me ne sono andato più sereno.
Sforzini e Rubinho peraltro si conoscevano dallo scorso anno quando erano insieme al Verona (il brasiliano soltanto in prova per sei mesi). Non ho capito bene come siano andate le cose - premette il centravanti modenese - Quando è partito il lancio di Tisci ho guardato solo la palla, e sono saltato per cercare di colpire di testa. Ho sentito un impatto e mi sono trovato per terra. Sono rimasto un attimo stordito, quando mi sono ripreso mi sono reso conto che Rubinho era rimasto vicino a me privo di sensi. Mi sono spaventato; per qualche minuto ho giocato con preoccupazione, mi sono tranquillizzato solo quando mi hanno detto che Rubinho era in buone condizioni.
Se il brasiliano ha riposato solo qualche ora e il dottor Genesio non ha praticamente chiuso occhio, anche per Sforzini è stata comunque una notte tormentata: il violento impatto e la paura gli hanno guastato la gioia del primo gol con la maglia del Modena.

[Modificato da Danda63 21/09/2006 8.37]

Ansia ............

tanta.........

Fatonzona sabato saremo solo io e Simo, Pino lavora.
A che ora vai?

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Scritto da: Danda63 21/09/2006 9.05
tanta.........

Fatonzona sabato saremo solo io e Simo, Pino lavora.
A che ora vai?

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e se fosse bello???

Se vado, come sabato scorso

e se fosse bello vieni allo stadio a fischiare Iachini, non vorrai mica lasciarmi sola con la pargola
non puoi farmi questo

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Scritto da: Danda63 21/09/2006 11.18
e se fosse bello vieni allo stadio a fischiare Iachini, non vorrai mica lasciarmi sola con la pargola
non puoi farmi questo

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Potrebbe essere una delle ultime giornate di sole per mia mamma

E vai domenica daiiiii
lo dici alla mammafata, c'è danda sola

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Scritto da: Danda63 21/09/2006 12.26
E vai domenica daiiiii
lo dici alla mammafata, c'è danda sola

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Non lo so ..... vediamo dai!

mi metto anche in ginocchio.. vedi?

21/09/2006 11.45.32
Il mister: “I cerotti? Non fasciamoci la testa..”
Il tecnico fa comunque buon viso alle cattive notizie che arrivano dall'infermeria
.
E' il sogno di ogni allenatore poter scegliere a proprio piacimento. Non scrivere la formazione sulla scorta dei bollettini medici. Nervosismo? Manco per idea, non rientra nella filosofia del tecnico del Genoa: “Un gruppo come il nostro non può indugiare su questi aspetti, che pure hanno una loro incidenza, ma non possono e non devono costituire un alibi, sotto al quale trovare un riparo. Abbiamo ancora due giorni per recuperare qualche infortunato, però non cadiamo nella tentazione di fasciarci la testa prima del tempo, anche se in infermeria siamo pieni di cerotti. Ci sarà qualche cambiamento in formazione, dettato dalle assenze e dalle esigenze contingenti. Tra i pali rientrerà sicuramente Barasso. Il Piacenza? Un avversario tosto e con il morale alto per le due vittorie racimolate con Napoli e Bologna. E' una squadra che sa sfruttare gli spazi. Proveremo a impostare una partita d'attacco, come piace ai tifosi, stando attenti a non scoprirci le spalle e lasciare agli altri il contropiede”.

Il mister: "Pensiamo solo ai 3 punti"


Infermeria, Modena e Piacenza gli argomenti trattati dal tecnico nella conferenza pomeridiana

La partita con il Modena ha lasciato in eredità al Grifone infortuni e acciacchi più che scoramento: "Greco e Milanetto sono ancora in dubbio per la partita con il Piacenza" spiega Gasperini "potrò sciogliere ogni dubbio sul loro impiego solo nella rifinitura di sabato. Per Coppola e Zeytulaev si tratta solo di contusioni e quindi sono più ottimista". La sconfitta di martedì non preoccupa il mister: "In un campionato lungo e difficile come quello di Serie B è normale perdere dei punti. Il Modena è stato più cinico ma la prestazione della mia squadra è stata comunque confortante". Incalzato dai giornalisti circa l'impiego di Juric il tecnico risponde con le idee chiare:"Rossi aveva giocato tutte le partite fornendo prestazioni sempre positive, era giusto farlo rifiatare. Le alternative in quella posizione sono Fabiano, Botta e Juric, tre mancini, normale che ogni tanto ci siano degli avvicendamenti". Sabato arriva il Piacenza per il match clou della 4a giornata: "Non c'è un'attesa particolare" spiega Gasperini "sappiamo che in passato gli incontri con il Piacenza sono stati ricchi di pathos, ora però dobbiamo solo pensare ai tre punti". L'analisi del tecnico piemontese include il rispetto per gli avversari. "Il Piacenza è partito molto forte mostrando grandi doti atletiche, a livello tattico può adottare il 4-4-2 come il 4-3-3".

Prima volta con il signor Squillace
E’ stato designato per l’incontro con il Piacenza l’arbitro calabrese

Non ci sono precedenti per il Grifone con il signor Squillace di Catanzaro, il cui esordio in B è datato 2 ottobre 2004. Ventinove le gare dirette nel campionato cadetto (dieci espulsioni e due rigori concessi), dall’arbitro che verrà coadiuvato dagli assistenti Benedetto e Mancini, oltre che dal quarto uomo Ruini. Due invece gli incontri diretti con la squadra ospite: Catania-Piacenza 3-1 (7 gennaio 2006) e Pescara-Piacenza 2-0 (23 aprile 2006).

Eranio commenterà la gara al Ferraris
L’ex centrocampista del Grifo a Marassi in qualità di commentatore tecnico

Tra la folta pattuglia di inviati per le dirette televisive su Sky Calcio e Mediaset Premium, della partita più interessante che propone la quarta giornata di campionato, ci sarà un’antica conoscenza dei tifosi, oltre che una gradita presenza come quella di Stefano Eranio. Non più nella veste di osservatore, com’era capitato a giugno in occasione degli spareggi play-off, ma proprio come commentatore tecnico, per la telecronaca che andrà in onda sul digitale terrestre.

Cambiamento di programma
Pinin è in festa sabato

Ho una paura fottuta .........

Simpatica la mia amica (danda) sentita poco fà ... "oggi finisce male" (riferita alla partita) ... lo dice a me che non sono per niente ansiosa e tutti i genoani oggi hanno un conto salatissimo da pagare.

Miiiiiiii Iachini ti avessi nelle mani per 10 minuti ....

Il Genoa vince 2-0 con doppietta di Adailton

Genova, 23 settembre - Due gol di Adailton stendono il Piacenza e Gian Piero Gasperini commenta: 'Reazione positiva pur nelle difficolta''. Il tecnico del Genoa ha visto una squadra in ripresa dopo la sconfitta di Modena nel turno infrasettimanale: 'Avevamo delle assenze importanti, ma quando si gioca tre volte di fila nella stessa settimana gli infortuni possono capitare - ha spiegato - I giovani scesi in campo oggi hanno fatto bene'.

Il Piacenza si e' lamentato per l'annullamento di un gol a Stamilla sull'1-1.
Candidamente Gasperini spiega: 'Non saprei dire se era fuorigioco, ma ho la sensazione che guardalinee abbia alzato subito la bandierina'. Intanto, il Genoa ha nove punti in classifica dopo quattro giornate e non puo' nascondere le sue ambizioni. Il tecnico precisa: 'Abbiamo giocato una serie di partite importanti, con un certo numero di vittorie che non possono essere casuali. Abbiamo anche provato a giocare meglio rispetto a quanto abbiamo fatto oggi, e non ci mancano certi margini di miglioramento'.

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