@Davide, questo secondo capitolo potrebbe riservare delle sorprese anche per te. Mi ha fatto rivalutare Yanukovich e ho scoperto che la maggior parte dei protestanti non era sceso in piazza per chiedere l'ingresso in Europa.
Capitolo 2
Premessa: qui si fa qualche passo indietro rispetto al primo capitolo. Siamo sempre nel 2013, ma si riparte da prima che Yanukovich bloccasse l'adesione all'Europa.
Settembre 2013
Putin vede come una minaccia le relazioni tra Ucraina e l'Europa, perché la ritiene un tassello importante della EurAsinan Economic Union
La Russia, in contrasto con il
memorandum di Budapest, attua delle sanzioni all'Ucraina e gioca sull'esportazione del gas per scoraggiare il suo ingresso in Europa. Lo stesso fa con la Moldavia e la Georgia.
Yanukovich (tra settembre e dicembre) incontra diverse volte Putin per risolvere la situazione.
Novembre 2013
Crescono lentamente le manifestazioni ucraine pro-Europa, e si intensificano man mano che ci si avvicina al momento atteso per la firma di adesione.
La Russia aumenta le pressioni sull'Ucraina.
Yanukovich chiede aiuto all'Unione Europea (sostanzialmente denaro per contrastare l'impatto economico delle ritorsioni russe - si pala di miliardi di dollari). L'Europa si rincresce delle difficoltà causate da Putin. E nel contempo il Fondo Monetaria Internazionale impone all'Ucraina di aumentare le bollette per il gas (che i governi ucraini tenevano basse, ossia a portata della popolazione, ottenendo dal FMI i prestiti necessari per farlo).
Yanukovich - comprensibilmente, a mio modesto parere - non se la sente di andare allo scontro con i russi, ma la popolazione questa cosa non la capisce e intensifica le manifestazioni.
29 novembre, Yanukovich non firma l'accordo con l'Unione Europea.
30 novembre, alle ore 4:00 del mattino, c'è il primo atto di repressione violenta delle manifestazioni. In piazza Maidan c'è forse un migliaio di persone in atteggiamento pacifico, ma vengono aggrediti con spropositata violenza da alcune centinaia di Berkut (la polizia speciale antisommossa).
Inoltre il governo vieta ulteriori manifestazioni nel centro di Kiev per 5 settimane, decisione che impedisce la manifestazione programmata dall'opposizione per il 1° dicembre.
Dicembre 2013
1 dicembre, in risposta alla repressione del governo, scendono in piazza mezzo milione di persone.
300 persone a volte coperto, appartenenti a una organizzazione estremista, assalgono con un trattore il palazzo presidenziale. È il primo vero atto di violenza dei manifestanti. Ci sono prove video che i Tvtushki ("giovani atleti" pagati da polizia e uomini politici vicini al governo) erano immischiati. (Dettagli a 43:40 sul video.)
I Tvtushki picchiano, rapiscono, uccidono i manifestanti e, dopo il passaggio della polizia, smontano le barricate.
Le proteste proseguono, e i Berkut rendono protagonisti di numerose scene di violenza (i video sulla questione abbondano).
6 dicembre, Yanukovich incontra Putin a Soči. Si comincia a parlare di una soluzione alternativa all'ingresso nella Unione Europea.
8 dicembre, ci sono le manifestazioni più grandi. Tra il mezzo milione (secondo la questura) e il milione (per gli organizzatori) solo a Kiev.
Da un sondaggio fatto tra il 7 e l'8 dicembre su 1000 persone, risulta che il 70% manifesta contro la repressione, e solo il 53% è lì per chiedere a Yanukovich di firmare l'ingresso nell'Unione Europea.
L'80% degli intervistati, però, vuole le dimissioni di Yanukovich.
9 dicembre, uomini in divisa a volto coperto assaltano la sede del primo partito di opposizione. Sfasciano la sala server e sequestrano i computer. Stessa cosa capita alla sede di un giornale e di un sito internet vicini al partito di opposizione.
11 dicembre, circa 4.000 Berkut cercano di sgombrare piazza Maidan, senza riuscirci.
17 dicembre, firma dell'accordo tra Putin e Yanukovich, molto simile a quello del 2010. La Russia compra 15 miliardi di dollari di titoli di stato ucraini e abbassa il prezzo del gas, ma ogni 4 mesi può variare la tariffa come vuole. Inoltre Mosca può chiedere in qualunque momento che il debito gli venga ripagato.
Yanukovich viene criticato per questo nuovo accordo, ma la situazione economica del paese è tale che quei soldi gli sono necessari.
Noto con dispiacere che la questione dei giacimenti ucraini di gas non è stata ancora trattata. Inizio a disperare...
[Modificato da thors 09/03/2024 13:59]